Soggetto |
© Federico Pignatelli
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La Lily |
Il segreto della protezione spirituale è rivelato attraverso una dissertazione riccamente metaforica data da Rabbi Chizkiyah. Il Maestro spiega che le forze spirituali che proteggono e ci custodiscono sono chiamate i 13 Attributi della Misericordia. Questi sono emanati nel nostro mondo fisico attraverso le prime 13 parole della Thorah. Quando dei giudizi sono statuiti contro di noi, queste 13 forze possono salvaguardarci dalla loro azione. | |
I Fiori |
Molti segreti spirituali sono contenuti in questa sezione. Il racconto del germogliare e il fiorire di un fiore riflettono il processo della creazione spiegato nel Mondo Superiore così come nel Mondo più Basso che è il nostro universo fisico. Come un seme contiene il fiore intero, il pensiero originale della creazione contiene la creazione nell'insieme, incluso il suo fine e la sua completa perfezione. Le lettere ebraiche, che parlano di questi secreti, ci danno il potere per percepire le conseguenze future che già sono incluse nelle nostre azioni presenti, proprio come un fiore è già incluso in un seme. Lo Zohar parla dei Grandi Patriarchi, i quali furono anche essi compresi nel pensiero originale e seme della creazione. Questi padri spirituali, secondo il testo, rappresenterebbero i condotti universali tramite i quali l’umanità potrebbe mettersi in comunicazione con la Luce del Creatore. Questi grandi uomini ci aiutano a fortificare sia legame con il Creatore sia con le nostre radici spirituali. | |
Chi creò Êléh? |
Lo Zohar esamina le complessità del processo spirituale della Creazione, ed esamina i misteri che accomunano questo mondo con i mondi spirituali e superiori, le lettere ebraiche, ed i Patriarchi. Il testo spiega come l'imperscrutabile Infinito Creatore concentrò e diminuì una porzione della propria Luce per manifestarla in uno splendore tale che gli uomini mortali potessero riceverla. | |
Chi creò Êléh in alto? |
Rabbi Šim’on bar Yoha’y Ben Yochaï descrive a suo figlio, Rabbi El'azar, il suo incontro mistico con il Profeta Elia (Eliyahu). Precisa, in seguito, che i segreti superiori della Creazione, celati nelle parole della sezione che precede [Chi creò Êléh?] furono svelati al Maestro [Eliyahu]. | |
La Madre (Ima) presta le proprie vesti a sua Figlia (Malcouth) |
Lo Zohar spiega come durante il processo della Creazione, la Sephirâ [il livello] di Malcouth prende in prestito delle "vesti" dal livello superiore, il mondo noto come Binâ, per rendere possibile la creazione del nostro regno fisico. Ciò fu necessario perché Malcouth mancò dell'abilità di richiamare e conservare, da sola, la Luce necessaria per edificare la nostra dimensione. | |
Le lettere creatrici |
L’energia cosmica, che si manifesta tramite le lettere ebraiche, si presenta dinanzi al Creatore per richiedere che fossero queste ultime (le lettere) gli strumenti per la creazione del mondo. Il Creatore accordò questo privilegio alla lettera Beth, giacché questa lettera è l’iniziale della parola ebraica Baroukh [Benedetto]. Lo Zohar descrive poi gli attributi unici di ognuna delle ventidue lettere e l'energia spirituale che da loro emana. Tutte queste forze ed il loro potere di benedire sono trasferiti a noi quando analizziamo il testo ed apprendiamo la lezione che contiene. | |
Della Saggezza |
Lo Zohar rivela come ogni Creazione avviene per il tramite del potere della Saggezza di H'cmâ. Questo insegnamento è contenuto nella parola Bereshit, termine ebraico per indicare la Creazione. | |
Le cinquanta Porte |
Durante il processo della creazione, forze spirituali furono liberate per mettere in moto la nascita dell'universo ed i mondi divini. Così come lo Zohar descrive il processo tramite il quale furono liberate queste forze, ugualmente noi acquisiamo il potere stesso per aprire forze spirituali dentro di noi. Questo paragrafo rivela anche un altro segreto riguardo la parola Berechith. La parola divisa, rivela due termini: “Bara" e "Shith" che vogliono dire "creò sei". Queste due parole fanno riferimento al piano spirituale di Zeir Anpin che contiene sei Sephiroth [le dimensioni]. Queste sei dimensioni [H’esed, Guebourâ, Tiphereth, Netzâ, Hod e Yesod] sono compresse e chiuse nel piano dell’Uno chiamato Zeir Anpin. Con la comparsa della teoria del superstring, la fisica moderna ha rivelato un modello di realtà che assomiglia molto a quello descritto dallo Zohar. I cabalisti ed i sostenitori della teoria del superstring, concordano nell’affermare che dieci dimensioni comprendono la realtà, e che sei di queste dimensioni furono compattate in una al momento della creazione, o Berechith. | |
Anagramma: B'hibar'am, B'Avraham (Quando loro furono creati, con Avraham) |
Il mondo caotico si completò e si ordinò con la venuta di Abramo (Abraham) giacché tramite di esso si rivela e si manifesta la Luce della Misericordia [H’esed]. Lo Zohar spiega come la Luce della Misericordia si diffonda separando ciò che è caos, e come, tale luce, incarni l'energia positiva all'interno del nostro mondo. Meditando attentamente il testo si risveglia in noi il desiderio di separarci dal disordine e lentamente risvegliamo la Luce spirituale che rimuove il caos dalle nostre vite. | |
La visione di Rabbi Hiyâ |
Rabbi Hiyâ fu degno di elevarsi nei mondi spirituali e più alti ed incontrarsi col cabalista santo, Rabbi Šim’on bar Yoha’y ben Yochaï e con suo figlio, Rabbi El'azar. Lo Zohar racconta la visione di Rabbi Hiyâ e del suo incontro col grande Maestro, nell'Accademia superiore, dove Rabbi Šim’on bar Yoha’y insegna alle anime più eccelse. Il Messia stesso assiste alle lezioni di Shimon. La meditazione di questa visione spirituale, tutta incentrata sulla Saggezza, ci conferma la possibilità di metterci in rapporto con i Mondi superiori. | |
Lo studio della Thorah |
Da questa sezione dello Zohar apprendiamo che lo scopo primario nella vita è completare la creazione perfetta attraverso la nostra trasformazione spirituale e la nostra propria crescita. Rabbi Šim’on bar Yoha’y raccomanda, ai propri studenti, di non disquisire o parlare di saggezza spirituale se non si è appresa direttamente dalla bocca di un Maestro. In caso contrario, avverte, si può provocare la morte e si può portare la distruzione nel nostro mondo fisico. La forza per attuare gli emendamenti spirituali nella nostra vita, completando così il progetto della creazione, ci è fornita nel momento in cui analizziamo questa sezione. Noi acquisiamo l’ammaestramento per rimanere sempre sulla via della vera saggezza, e conquistare la forza per evitare la tentazione di rivolgerci ad insegnamenti più facili ma anche più pericolosi. | |
Il conduttore di asino |
Rabbi El'azar, il figlio di Rabbi Šim’on bar Yoha’y, viaggiava, un giorno, a dorso di un asino accompagnato da Rabbi Abba, uno dei più grandi discepoli di Rabbi Šim’on bar Yoha’y. Un modesto conducente di asino spingeva il loro animale dalla parte posteriore per aiutare i due Rabbi lungo il loro viaggio. Il conducente di asino interviene su una conversazione con due saggi ed inizia a rivelare secreti spirituali. Rabbi El'azar è sulle prime sconcertato e sospettoso, ma presto comprende che quell’uomo semplice rivela delle grandi verità. Il conducente di asino continua con una lunga dissertazione su molti misteri superni. Rabbi El'azar e Rabbi Abba si rendono conto della dignità e nobiltà spirituale della persona che li accompagna. Alla fine della dissertazione, riconoscono il conducente di asino: sono di fronte a Rabbi Hamnuna Saba, il grande saggio che aveva lasciato qualche tempo prima il mondo fisico. Non appena riconosciuto, Rabbi Hamnuna Saba scompare e ritorna nei Mondi Superiori. Quando lo Zohar parla di viaggi e soprattutto di viaggi dei saggi, esso sottintende più di ogni altra cosa i percorsi spirituali che tutti noi dovremmo effettuare. In realtà, Rabbi El'azar e Rabbi Abba concretarono una ascesa spirituale e ricevettero ausilio e sostengono dal saggio Rabbi Hamnuna Saba che li assistette nel loro percorso verso un livello più alto di coscienza. Chiunque, non appena si muove lungo i sentieri spirituali, riceve il soccorso di anime superiori. | |
In "Principio" la Saggezza |
Lo Zohar spiega la nozione dell'Albero della Conoscenza del Bene e del Male e come nel nostro mondo, esistano delle presenze positive e negative. Leggendo questa sezione apprendiamo in quale maniera è possibile mettersi in rapporto con il lato positivo dell’esistenza, e contemporaneamente proteggerci da elementi negativi. | |
La notte della Sposa |
Lo Zohar esamina la festa di Shavout, quando la presenza del Creatore si esplicita pienamente nel nostro mondo fisico. Shavout ci mette in rapporto con quanto avvenne su Monte Sinai, quando l'unione tra la presenza di Dio [La Luce o Shechinah] ed il mondo fisico produsse perfezione totale. Quel giorno la Luce si irradiò, dal Sinai, con una tale intensità che le forze oscure della morte e della perversione furono bandite, e gli israeliti sperimentarono la vera immortalità; ugualmente, le forze irradiate dal testo aramaico dello Zohar risvegliano l'energia spirituale dell'immortalità, e rimuovono il potere della morte dalle nostre vite. I cabalisti rivelano, in questa sezione, un segreto sull’energia chiamata Morte: non solo colpisce il corpo fisico, dicono, ma è anche la forza che, in maniera occulta, agisce sulle rotture delle relazioni, sulla prosperità e la felicità in ogni sua forma. | |
I cieli e la Terra |
Lo Zohar esamina alcune forze particolari ed esseri dell'oscurità che dimorano nei mondi più bassi, ma che spesso si muovono all'interno del nostro. Molti turbamenti e confusioni della vita originano da queste entità. Lo Zohar ci elargisce dei poteri non solo per bandire l'oscurità, ma anche tutte quelle energie negative che gli danno accrescimento. | |
I poteri dei Giusti |
I poteri spirituali del Creatore spesso sono concessi ai Giusti. Così, al Profeta Elijah e a Elisha fu dato il potere di resuscitare il morto. A Elijah fu dato il potere di fermare e far piovere a volontà. Joshua era capace di arrestare il corso del sole. I segreti rivelati dallo Zohar confermano che l'uomo può avere il potere di fare miracoli. I cabalisti ci insegnano che Dio non compie miracoli, ma solamente l’uomo è in grado di farli. È la nostra mancanza di conoscenza spirituale dei secreti superiori che ci impedisce di compiere atti miracolosi ogni giorno della nostra vita. Quando promuoviamo un miracolo, ovvero determiniamo un intenso cambiamento spirituale all'interno del nostro essere, i Mondi Superiori riverberano le nostre azioni dirigendo forze superiori nel nostro mondo e atti meravigliosi sono portati a compimento. | |
Chi è Zoth (Questo)? |
Durante la notte, quando dormiamo, forze negative si uniscono alle nostre mani. Simili a dei magneti, le nostre mani attirano queste forze per la ragione che, durante le ore di veglia, noi conduciamo a effetto azioni negative. Le mani concretizzano con l’azione i pensieri inopportuni che risiedono nei nostri cuori e nelle nostre menti. Per questa ragione, non si devono recitare preghiere o formulare benedizioni senza aver prima lavato le mani. Questa sezione risveglia energia positiva, purificatrice, e ci rende atti all’uso puro delle nostre mani. | |
Condividere con il povero |
Se una persona è in agiatezza favorita dalla sorte ma non condivide alcuna porzione del suo con il povero, una severa punizione può sopraggiungergli. Inoltre, condividere per ottenere riconoscimenti o per ostentazione è cosa indegna nei Mondi Superiori. La sincera condivisione, presuppone il cedere più di quanto è comodo. La vera generosità è quando il benefattore non sa a chi dà, ed il beneficiato non sa da chi ha ricevuto. Comprendendo questo precetto ci si può grandemente arricchire, ed è il modo più diretto per sospendere alcuni giudizi che ci sovrastano. | |
Thorah e Preghiera |
Lo Zohar rivela come lo studio della Thorah ci possa mettere in correlazione con l’Albero della Vita, regno dell'adempimento puro e di Luce spirituale infinita. Questo Albero della Vita, realizzato studiando la Thorah, irradia una Luce protettiva e potente che si diffonde nelle nostre vite, non appena meditiamo questi passi dello Zohar. | |
Rabbi Pinas visita Rabbi Šim’on bar Yoha’y |
Lo Zohar racconta del viaggio di Rabbi Pinhas, che si recava in visita da Rabbi Šim’on bar Yoha’y, ne descrive il favore che gli rendono degli uccelli che recano nel loro becco una lettera con l’informazione che Rabbi Šim’on bar Yoha’y e suo figlio El'azar avevano lasciato la caverna in cui erano stati segregati 13 anni, sotterrati fino al collo, per studiare lo Zohar. Rabbi Pinhas lo incontra e si addolora nel vederlo in uno stato di così profonda prostrazione fisica. Shimon lo conforta affermando che il suo stato fisico è benedetto giacché è soltanto un omaggio soddisfatto per tutta la conoscenza dello Zohar ed è grazie a quello stato che lui è quello che è; inizia, quindi, un insegnamento sui precetti della Thorah affermando che tutti sono contenuti nei primi versetti del Berechith. Riferendo questo passaggio alla nostra quotidianità, ne apprendiamo che anche noi si è in grado di risvegliare una volontà ed un autocontrollo tali da superare tendenze distruttive che sono radicate nel Desiderio egoista di ricevere senza nulla dare. | |
I Precetti della Thorah |
Lo Zohar espone degli insegnamenti che concernono quattordici precetti spirituali significativi: | |
I Precetti della Thorah |
(A) Il primo precetto: il Timore del Signore. Questo è il primo indispensabile passo per lo sviluppo verso la Luce del Creatore. Violare questo precetto particolare è trasgredire tutti i precetti della Thorah. | |
I Precetti della Thorah |
(B) Il secondo precetto: l’Amore Perfetto per il Signore Come definito dallo Zohar, l’amore perfetto per il Signore è quello senza riserve. Non è dipendente da ciò che riceviamo o non riceviamo. Leggendo questi passi si accresce il nostro Timore ed Amore per il Signore. | |
I Precetti della Thorah |
(C) Il terzo precetto: Dio Uno e unico. Lo Zohar tratteggia gli strumenti con cui possiamo sviluppare ed accrescere la consapevolezza continua di Dio, è incluso il racconto della preghiera dello Schéma Israel. | |
I Precetti della Thorah |
(D) Il quarto precetto: Yhvh è Élohïm e non c’è nessuna distinzione. Lo Zohar rivela che le percezioni di separazione e la diversità sono illusioni causate dai limiti della coscienza umana. La supponenza della realtà di separazione e di divisione è l'arma più potente del serpente primordiale, e questa credenza è la radice delle nostre cattive inclinazioni e dell'egocentrismo. | |
I Precetti della Thorah |
(E) Il quinto precetto: Lo Studio del Thorah Lo Zohar disquisisce sull'importanza fondamentale dello studio della Thorah. | |
I Precetti della Thorah |
(F) Il sesto precetto: Procreare L'atto di procreazione apre, letteralmente, le porte chiuse della Luce spirituale nei Mondi Superiori. Attraverso questo atto, noi conseguiamo il dono di richiamare, su questo piano, delle anime giuste. Risveglia anche, nel nostro mondo fisico, un energia positiva ed enorme. | |
I Precetti della Thorah |
(G) Il settimo precetto: Eseguire la Circoncisione l'ottavo giorno Le parole di questo precetto c'aiutano a rimuovere forze negative dalle nostre vite. | |
I Precetti della Thorah |
(H) L'ottavo precetto: Amare il neofita che si circoncide e chiede di porsi sotto le ali della Presenza di Dio. Lo Zohar con questa prescrizione fa riferimento a chi abbraccia la crescita spirituale e la vera trasformazione. Comprendendo questo precetto, conquisteremo l’attitudine ad assistere altri nel loro lavoro di vera trasformazione spirituale. | |
I Precetti della Thorah |
(I) Il nono precetto: La Carità per il bisognoso e aiutarlo con il cibo. Lo Zohar discute l'importanza spirituale della vera condivisione. È chi dà che veramente riceve, ed è chi riceve che veramente dà. Il testo cerca di risvegliare il nostro desiderio di condividere, e ci aiuta a comprendere che dividendo otterremo più benefici della persona con cui condivideremo. | |
I Precetti della Thorah |
(J) Il decimo precetto: Indossare i Tephilin e rendere completa l'Immagine Suprema. Avvolgere il braccio sinistro con i Tephilin aiuta ad estinguere il Desiderio egoista di ricevere soltanto senza nulla dare in cambio. Il corpo umano è come dispositivo di accordatura che riceve segnali spirituali dai Mondi Superiori. Il lato sinistro, specialmente il braccio, è l'antenna per l'energia spirituale che motiva il desiderio umano. Se non controllati, i nostri desideri possono svilupparsi senza sosta, e divenire radice di comportamento immorale ed intollerante. Un altro segreto dei Tephilin riguarda la nostra emulazione del Creatore nella quotidianità. Imitando il Creatore, noi ci portiamo più vicino a Lui e alla sua Luce. I Tephilin sono strumenti con il potere di integrare la nostra essenza in modo tale che si possa assomigliare all'Essenza caratteristica del Creatore. Per nostra somiglianza e omogeneità spirituale, la Sua Luce principierà a risuonare nelle nostre esistenze. Possiamo iniziare a creare un'affinità con Dio leggendo e riflettendo su questi passi. | |
I Precetti della Thorah |
(K) L'undicesimo precetto: Versare la decima I cabalisti ci istruiscono che soltanto attraverso il versamento della decima e dividendo una porzione del nostro, noi veramente proteggiamo e meritiamo di avere tutto quello che possediamo, ora o nel futuro. | |
I Precetti della Thorah |
(L) Il dodicesimo precetto: Offrire la primizia dei Frutti degli Alberi In tutte le circostanze della vita, offrendo "la prima porzione" si attrae la vera Luce di benedizione a ciò che resta. Ecco perché il nostro primo atto al risveglio dovrebbe essere un pensiero positivo verso Dio, questo sarà il seme dell’intero giorno. Il resto del giorno fiorirà con la radianza del Signore, se Lui è incluso all'interno del seme. Questa Prescrizione ci aiuta a ricordare di offrire la prima porzione del giorno al Signore dell'Universo. | |
I Precetti della Thorah |
(M) Il tredicesimo precetto: Compiere la Redenzione Rituale per il proprio primogenito e collegarlo al Potere della Vita Lo Zohar concede un segreto riguardo ad un primogenito. Quando il bambino è sottoposto al rituale di separazione dalla forza della morte, questi è automaticamente unito all'Albero della Vita, un reame di delizia infinita e di bontà. E giacché il primogenito è il seme di tutti i bambini a venire, questa cerimonia proteggerà tutti i futuri bambini che nasceranno in quella famiglia. | |
I Precetti della Thorah |
(N) Il quattordicesimo precetto: Osservare lo Shabbat Qui lo Zohar presenta due lezioni. La prima concerne il potere del 7° giorno della settimana il quale è identificato come la fonte ultima di tutte le Benedizioni per gli altri sei giorni. La seconda lezione si riferisce al potere dello Shabbat di rimuovere tutti gli angeli negativi e i giudizi sospesi sul mondo. Shabbat ci permette di cominciare di nuovo la settimana in un stato puro e senza macchia. Quando la Luce di Shabbat si allontana, le nostre azioni insensibili ed impure, generano una progenie di nuovi angeli che diffondono la devastazione nel mondo. Leggendo e meditando questa sezione con un cuore puro e mente aperta, saremo aiutati a porci in relazione con la fonte di Shabbat. È anche un potente strumento per allontanare, dalle nostre vite, gli angeli negativi e i giudizi sfavorevoli. Fine dei Preliminari
É possibile consultare questa parte dello Zohar, chiamata "PRELIMINARI" nella traduzione, con relativo commento, di Michael Laitman. Lo Zohar - La Luce della Kabbalah -
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