Rabbi Pinas visita Rabbi Shimon

Rabbi Pinhas aveva l’abitudine di frequentare Rabbi Rehoumaï, un grande uomo che dimorava sulla riva del mare di Génésareth. Oppresso dagli anni, perse la vista. Un giorno disse a Rabbi Pinhas: sono venuto a conoscenza che il figlio di Jochaï, nostro collega, possiede una perla preziosa e ho maturato il desiderio di vederla. Essa diffonde una luce scintillante, simile a quella del sole quando il mattino esce dalla sua custodia e illumina il mondo.

Questa luce discende dal cielo sulla terra, e illuminerà il mondo fino il giorno in cui 1’Antico dei tempi sederà sul trono, in modo che questo si compia. Il custode di questa perla, la cui luce illuminerà tutto il mondo, è della mia famiglia; felice il tuo destino! Parti, dunque, figlio mio, vai alla ricerca di questa perla che illumina il mondo, perché l’ora ti è propizia.

Rabbi Pinhas lasciò Rabbi Rehoumaï e s'imbarcò su un vascello in compagnia di due altri uomini. Vedendo due uccelli planare nell’aria sopra le onde del mare, esclamò: uccelli, uccelli, voi che attraversate le acque, indicatemi il luogo in cui soggiorna il figlio di Jochaï? Dopo una breve pausa, riprese: uccelli, uccelli, andate e portatemi notizie. Alzandosi in volo gli uccelli si allontanarono.

Nel giro di poco tempo, Rabbi Pinhas li vide, uno di loro teneva nel suo becco un biglietto sul quale erano scritte queste parole: “Il figlio di Jochaï ha già lasciato la grotta, con il proprio figlio Rabbi Éléazar”.

Si recò, allora, presso Rabbi Shimon e trovandolo debilitato con il corpo coperto di piaghe, pianse [11b] esclamando: sono spiaciuto nel vederti in questo stato! Rabbi Shimon rispose: al contrario, io sono felice che tu mi abbia visto in questo stato, perché se tu non mi avessi trovato così, io non saprei ciò che conosco. Rabbi Shimon iniziò, allora, una lezione, accennando ai comandamenti della Legge e dimostrando come tutte le prescrizioni che il Santo, benedetto egli sia, ha dato agli Israeliti, si trovano compendiate nel racconto del Genesi. Ecco le sue parole.