MILINDAPAÑHA LE DOMANDE DEL RE MILINDA LIBRO I L'antica narrazione paragrafi 25/26/27 25. Così il giovane Nagasena andò da suo padre e sua madre, e disse: “Questo asceta afferma di sapere il miglior inno del mondo, ma non può insegnarmelo se non entro nel suo Ordine come suo discepolo. Mi piacerebbe entrare nell’Ordine per imparare quell’inno.” I suoi genitori acconsentirono. Essi desideravano che imparasse l’inno, anche a costo di ritirarsi dal mondo; e credevano che una volta imparato sarebbe ritornato. Allora il venerabile Rohana condusse Nagasena all’eremo di Vattaniya, al Vigamba Vatthu, e dopo aver trascorso la notte in quel luogo, lo condusse sul Pendio Custodito, e là, fra l’innumerevole comunità di Arahat, il giovane Nagasena fu ammesso all’Ordine come novizio. 26. Quindi, quando fu ammesso all’Ordine, il venerabile Nagasena disse al venerabile Rohana: “Indosso le vostre vesti, adesso insegnatemi quell’inno.” Allora il venerabile Rohana pensò fra sé: “Da dove iniziare l’insegnamento? Dai Discorsi (suttanta) o dalle cose più profonde della fede (Abhidhamma)?” Come vide che Nagasena era intelligente e poteva avere la padronanza dell’Abhidhamma con facilità, gli diede la sua prima lezione su ciò. Il venerabile Nagasena, dopo aver ascoltato e ripetuto una sola volta, conosceva a memoria l’intero trattato dell’Abhidhamma – cioè il Dhamma Sangani, con le sue grandi divisioni in buone, cattive e neutre qualità, e la sua suddivisione in coppie e in triadi – il Vibhanga, con i suoi diciotto capitoli, di cui il primo libro è il libro degli elementi costitutivi degli esseri – il Dhatu Katha, con i suoi quattordici libri, di cui il primo tratta della compensazione e della non-compensazione – il Puggala Paññati, con le sue sei divisioni che trattano della differenza tra i vari elementi costitutivi, e la differenza tra i vari sensi e delle proprietà che essi apprendono, e così via – il Katha Vatthu, con le sue mille sezioni, cinquecento sui nostri vari punti di vista, e cinquecento su quelli dei nostri oppositori – il Yamaka, con le sue dieci divisioni in proposizioni complementari riguardo alle origini, agli elementi costitutivi, e così via – e il Patthana, con i suoi ventiquattro capitoli sull’origine delle cause, delle idee, ed il resto. Ed egli disse: “Basta così, Signore. Non c’è bisogno di continuare. Ciò sarà sufficiente a rendermi capace di ripeterlo.” 27. Allora Nagasena andò all’innumerevole comunità degli Arahat e disse: “Vorrei esporre l’intera mole dell’Abhidhamma Pitaka, senza abbreviazioni, ordinandola sotto i tre vertici di buone, cattive e neutre qualità.” Ed essi lo lasciarono fare. E in sette mesi il venerabile Nagasena recitò interamente i sette libri dell’Abhidhamma. E la terra tuonò, i deva applaudirono, i deva del regno di Brahma acclamarono, e dal cielo cadde dolcemente una pioggia di polvere profumata di legno di sandalo e di fiori di Mandarava! L’innumerevole comunità degli Arahat, all’istante, sul Pendio Custodito, ammise nell’Ordine il venerabile Nagasena, allora all’età di vent’anni, alla piena appartenenza nel grado più alto dell'Ordine. |