MILINDAPAÑHA
LE DOMANDE DEL RE MILINDA
LIBRO IV - Capitolo III

Mld:IV.3.24/26 - Adorazione delle reliquie


24. “Venerabile Nagasena, disse il Tathagata: “Non preoccuparti di onorare i resti del Tathagata, Ananda.” E d'altra parte disse anche:

“Onorate quella reliquia che è degna di onore,
Agendo in questo modo rinascerete nei paradisi.”

Ora se la prima ingiunzione era giusta la seconda deve essere sbagliata, e se la seconda è giusta la prima deve essere sbagliata. Anche questo è un dilemma ambiguo. Ora è posto a voi e voi dovete risolverlo.”

 

25. “Entrambi i passi che avete citato sono stati detti dal Beato. Ma furono rivolti ai figli del Glorioso, non a tutti gli uomini: “Non preoccuparti di onorare i resti del Tathagata, Ananda.” Il riverire non fa parte dei figli del Glorioso, ma piuttosto il comprendere la vera natura di tutte le realtà composte, la pratica del pensiero, la contemplazione in accordo con le regole del Satipatthana, la reale essenza di tutti gli oggetti mentali, la lotta contro il male e la devozione al proprio bene spirituale. Queste sono le cose che i figli del Glorioso dovrebbero fare, lasciando ad altri, sia uomini sia deva, il riverire.

 

26. Ed è così, o re, proprio come è compito dei principi della terra sapere tutto sugli elefanti, sui cavalli, sui carri, sugli archi, sulla scherma, sui documenti e sulle leggi, sul mantenere le tradizioni del clan dei Khattiya, sul come combattere e sul come guerreggiare, mentre l'agricoltura, il mercanteggiare, curare il bestiame sono compiti assegnati ad altri, in genere ai Vessa ed ai Sudda. O proprio come il compito dei Bramani e dei loro figli è conoscere il Rig-veda, il Yagur-veda, il Sama-veda, l'Atharva-veda, i segni fortunati (sul corpo), le leggende, i Purana, la lessicografia, la prosodia, la fonologia, i versi, la grammatica, l'etimologia, l'astrologia, l'interpretazione dei sogni e dei presagi, i segni, lo studio dei sei Vedanga, le eclissi di sole e di luna, i pronostici mediante il corso delle comete, il tuonare dei deva, l'unione dei pianeti, la caduta delle meteore, i terremoti, le conflagrazioni, i segni celesti e terreni, lo studio dell'aritmetica, la casistica dell'interpretazione dei presagi osservando cani, cervi, ratti, miscele di liquidi, versi di uccelli, mentre l'agricoltura, il mercanteggiare, curare il bestiame sono compiti assegnati ad altri, in genere ai Vessa ed ai Sudda. Così fu, o re, il senso della frase: “Non dedicatevi a quelle cose che non sono affare vostro, ma solo a quelle che lo sono.”, questo intendeva il Tathagata quando disse: “Non preoccuparti di onorare i resti del Tathagata, Ananda.” E se, o re, non avesse detto così, allora i monaci avrebbero preso la sua scodella e le sue vesti, e sarebbero stati occupati a riverire il Buddha mediante questi oggetti.”

“Molto bene, Nagasena! Così è ed io accetto le vostre parole.”

 

[Qui finisce il dilemma sull'adorazione delle reliquie.]

 


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La precedenza del Dhamma Il male del predicare Lo stolto discepolo  L'albero parlante L'ultima malattia del Buddha

Adorazione delle reliquie La scheggia di roccia L'Asceta Entusiasmo del Buddha  Bontà e punizione

L'espulsione dei Venerabili