MILINDAPAÑHA Mld:IV.8.85/88 - La dimora del Nibbana
(Dilemma 82) 85. “Venerabile Nagasena, esiste un luogo – o ad oriente, o a sud, o ad occidente, o a nord, o sopra, o sotto, o all'orizzonte – dove vi possa essere il Nibbana?” “Allora in tal caso, Nagasena, il Nibbana non esiste, e coloro che lo realizzano, la loro realizzazione risulta vana. Vi darò una spiegazione di ciò. Proprio come, venerabile, vi sono campi dove cresce il grano, fiori dove risiede il profumo, cespugli dove vi crescono dei fiori, alberi dove maturano frutti, miniere dove vengono estratte gemme, tanto che chi desidera uno di questi oggetti può recarsi in quei luoghi e trovarle – allo stesso modo, Nagasena, se il Nibbana esiste deve esserci un luogo dove si realizzi. Quindi siccome non c'è, io dichiaro che non vi è nessun Nibbana, e coloro che lo realizzano, la loro realizzazione risulta vana.”
86. “Non vi è nessun luogo, o re, dove dimora il Nibbana, tuttavia il Nibbana esiste, e colui che vive rettamente, con retta concentrazione, realizza il Nibbana. Come esiste il fuoco, tuttavia non vi è un luogo dove il fuoco stesso dimori. Ma se un uomo strofina due pezzetti di legno produce il fuoco; allo stesso modo, o re, il Nibbana esiste, sebbene non vi sia una dimora precisa. E colui che vive rettamente, con retta concentrazione, realizza il Nibbana. “Qual è allora, Nagasena?” “La virtù, o re, è la dimora. Se saldo in virtù e in retta concentrazione – sia nella terra degli Sciti o dei Greci, sia in Cina o in Mongolia, sia ad Alessandria o in Nikumba, sia a Benares o nel Kosala, sia nel Kashmir o a Gandhara, sia sulla vetta di una montagna o nei mondi celesti – colui che vive rettamente realizza il Nibbana. Proprio come, o re, l'uomo che ha occhi sarà capace - sia nella terra degli Sciti o dei Greci, sia in Cina o in Mongolia, sia ad Alessandria o in Nikumba, sia a Benares o nel Kosala, sia nel Kashmir o a Gandhara, sia sulla vetta di una montagna o nei mondi celesti – di osservare l'immensità del cielo e vedere oltre l'orizzonte – allo stesso modo, o re, chi vive rettamente e con retta concentrazione - sia nella terra degli Sciti o dei Greci, sia in Cina o in Mongolia, sia ad Alessandria o in Nikumba, sia a Benares o nel Kosala, sia nel Kashmir o a Gandhara, sia sulla vetta di una montagna o nei mondi celesti – sarà capace di raggiungere la realizzazione del Nibbana.” “Molto bene, Nagasena! Mi avete esposto il Nibbana e la sua realizzazione, mi avete elencato i vantaggi della virtù, mi avete spiegato la suprema meta, avete innalzato lo stendardo del Dhamma, avete manifestato l'occhio del Dhamma, avete mostrato che i retti mezzi usati dai saggi non sono né sterili né senza frutti. Così è ed io accetto le vostre parole.”
Qui finisce il dilemma sulla dimora del Nibbana Qui termina il Capitolo Ottavo. |