MILINDAPAÑHA
LE DOMANDE DEL RE MILINDA
LIBRO IV - Capitolo I

Mld:IV.1.71/72 - I limiti di tre mesi

 

71. “Venerabile Nagasena, è stato detto dal Beato: “Il Tathagata, Ananda, ha meditato e totalmente praticato, sviluppato, accumulato ed asceso all’apice dei quattro sentieri dello stato di Arahant, e così li ha conosciuti perfettamente tanto da essere capace di usarli come mezzi di crescita mentale, e come base di sviluppo – ed egli, Ananda, se lo volesse potrebbe rimanere vivo per un intero kalpa, o per quella parte di un kalpa che deve ancora trascorrere.” E poi disse ancora: “Alla fine di tre mesi da questo momento il Tathagata morirà.” Se la prima di queste affermazioni è vera, allora il limite di tre mesi deve essere falso. Se la seconda è vera, allora la prima deve essere falsa. Perché i Tathagata non si lodano senza una ragione, i Beati Buddha non mentono, ma dicono sempre la verità e sono sinceri. Questo è anche un dilemma a due facce, profondo, sottile, difficile da esporre. Ora a voi è posto. Rompete questa rete di eresia, mettetela da parte, fate a pezzi gli argomenti dell’avversario!”

72. “Entrambe queste affermazioni, o re, furono fatte dal Beato. Ma Kalpa in quel contesto indica la durata della vita umana. Ed il Beato, o re, non esaltava il suo potere nel dire quelle parole, ma stava esaltando il potere dello stato di Arahant. É come se un sovrano possedesse un cavallo veloce come il vento; e per esaltare la sua velocità dicesse davanti alla corte, ai sudditi, agli ufficiali, ai bramani ed ai nobili: “Se solo volesse, questo nobile mio destriero, potrebbe attraversare tutta la terra fino agli oceani in un baleno!”. Ora egli non vuole provare la velocità del cavallo davanti alla corte, anche se l’animale poteva attraversare tutta la terra fino agli oceani in un baleno. Analogamente, o re, il Beato così parlò per lodare il potere dello stato di Arahant, e così parlò seduto tra deva ed uomini, tra uomini dalla triplice saggezza e dalla sestuplice profonda visione – gli Arahant liberi e puri – quando disse: “Il Tathagata, Ananda, ha meditato e totalmente praticato, sviluppato, accumulato ed asceso all’apice dei quattro sentieri dello stato di Arahant, e così li ha conosciuti perfettamente tanto da essere capace di usarli come mezzi di crescita mentale, e come base di sviluppo – ed egli, Ananda, se lo volesse potrebbe rimanere vivo per un intero kalpa, o per quella parte di un kalpa che deve ancora trascorrere.” E quel potere, o re, era presente nel Tathagata, il quale avrebbe potuto vivere per quel tempo: eppure egli non mostrò quel potere a quella assemblea. Il Beato, o re, è libero ed incondizionato da future rinascite, e le ha tutte condannate. Perciò è stato detto, o re, dal Beato: “Monaci, come una piccolissima quantità di escrementi ha cattivo odore, così io non trovo nessuna bellezza nel più piccolo soffio di una vita futura, neppure se durasse il tempo di uno schioccare di dita.” Ora il Beato, o re, che considerava ogni tipo e condizione di vita futura come sterco, poteva nutrire un bramoso desiderio di qualche vita futura, solo a causa del suo potere di Iddhi?”
“Certo che no, venerabile.”
“Allora fu soltanto per esaltare il potere di Iddhi che egli fece quelle affermazioni.”
“Molto bene, Nagasena! É così ed io accetto le vostre parole.”

 

[Qui finisce il dilemma sui tre mesi.]

Qui termina il Primo Capitolo.

 La perfetta conoscenza del Buddha  Le sette tipologie di menti  La seconda tipologia di mente La terza tipologia di mente
 
La quarta tipologia di mente  La quinta tipologia di mente  La sesta tipologia di mente  La settima tipologia di mente

 L’ultima tipologia di mente   Devadatta  Vessantara il re  Il re Sivi  La durata della fede  La purezza del Buddha  

 I vantaggi della meditazione  I limiti di tre mesi