Inno alla Dea delle Acque
(Yasht, V, 7-9; 61-65; 85-89; 132)
S'avanzò allora Zarathustra e disse:
Ardvi Sura Anahita (e tu da Mazda
Procedi creator), vieni, o leggiadra,
Deh! vieni, e del vigor sian dei puledri
Le candide tue braccia (1). Oh! vieni, o bella,
Con rapido volar, rapida, santa,
Con braccia che vigore han dei puledri,
Così pensando nella mente tua:
« Or chi mi loda? e chi mi onora intanto
Di haoma (2) con le offerte e con le carni
Purificate, rituali? A quale
M'accosterò che a me s'accosti, e laudi
Purgami intanto, e a me, offerendo, pensi
Di sua mente benigna? — Or per il suo
Regal splendore venerarla io voglio (3)
Con risonante lode, io venerarla
Vo' con laudabil lode, essa, la pura
Ardvi Sura Anahita. E vengo a lei
Con offerte. Oh! tu sii bene invocata,
Bene invocata, Ardvi Sura Anahita,
Con Haoma (4) insieme, con le offerte carni,
Con le verbene (5), con gl'inni che saggia
Lingua già pronunciò, con l'opre e i detti,
Coi sacrifizi e con le fauste voci!
. . . . . . . . . . . . . . .
E lei per primo (6) adorava offerendo
Vafra Navata (7) allor che ad alte grida
A sé il chiamò l'invitto e valoroso
Thraetaona. Ei la forma intanto assunse
Dell'augello ch'é il corvo, e poi tre giorni
E poi tre notti a ritornar si mosse
Vêr la sua casa. Non però scendendo
Giungere vi poté (8). Per ch'egli allora
Anche avanzò fin che l'aurora bella
In ciel' splendette. Al splender dell'aurora,
Ardvi Sura Anahita a invocar prese:
Ardvi Sura Anahita, oh! vieni al mio
Pronto soccorso. Tu m'apporta aita.
Mille a te offerte con haoma e con carni.
Offerte pure, rituali, presso
Le acque del Ranha (9), apporterò, s'io mai
Vivo la terra toccherò. creata
Da Aura Mazda, e vedrò la casa mia!
Ardvi Sura Anahita accorse allora,
E aspetto avea di leggiadra fanciulla,
Forte, aitante, alto succinta, pura,
Splendida il volto, eretta, aureo cingente
Un dïadema, i piè calzati, fulgida.
Per le braccia ella il prese, e ratto e senza
Indugio allor fu sì che giù discese
Vafra Navaza rapido alla terra
Che Aura Mazda creò, verso la sua
Propria dimora, incolume, del corpo
Forte così come pur dianzi egli era.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Saggio, intanto, avveduto a lei dicea
Aura Mazda così: Deh! vieni e scendi,
Ardvi Sura Anahita, a questa terra
Che Aura Mazda creò, dalle tue stelle!
Te adoreranno i principi valenti,
Duci di regioni, e i figli ancora
Dei duci, e te richiederanno i forti
Eroi perché lor dii possanza e gloria
E veloci destrieri. E i sacerdoti
Memori, e quei che osservano le leggi,
Te pregheranno di grandezza, e te
Di sapïenza [e di vittoria, data
Da Aura Mazda, vincente, alto operante] (10)
E le fanciulle nubili d'un saggio
Sposo te pregheranno, abile e forte
Sire alla casa; e te le incinte donne
D'un parto pregheran che sia felice.
Or tu, che il puoi, esaudi per cotesto,
Ardvi Sura Anahita, i supplicanti.
O Zarathustra (11) venne allora innanzi
Ardvi Sura Anahita, e discendea
Giù dagli astri alla terra che Aura Mazda
Un dì creò, dicendo: Ecco, signore
Te fece, [o santo Zarathustra,] (12) a questo
Terren mondo Aura Mazda. E me pur fece
Aura Mazda custode a tutto questo
Integro suo creato. Or però, in grazia
Del mio splendor, della mia possa, vanno
Armenti e bovi per la terra attorno
Ed uomini con essi. Io veramente
Tutti cotesti che Aura Mazda un tempo
Vari beni creò, sì vo guardando
Come un armento che di pacchi abbonda (13)
. . . . . . . . . . .
Per questa laude e questa offerta, adunque,
Per cotesto, deh! vieni e qui discendi,
Ardvi Sula Anahita, a questa terra
Che Aura Mazda creò, dalle tue stelle
Al sacerdote che ti adora e prega!
Vieni all'offerta che piena straripa (14),
Vieni al soccorso di chi giusto e pio
Fa l'offerta, datrice al supplicante
D'alcuna grazia, perchè un giorno i forti
Tutti vengano a te correndo in fretta
Come già venne a te sire Vistaspa!
1 - Cioè le correnti delle acque.
2 - Il succo haoma dell'offerta sacrificale, già ricordato tante volte.
3 - O Zarathustra, o il fedele invocante la benefica dea.
4 - Il genio divino, Haoma, della pianta da cui si estrae il succo sacrificale.
5 - Il fascio delle sacre verbene usate nel sacrifizio.
6 - Tra tanti altri eroi e monarchi del tempo mitico ed eroico.
7 - Personaggio sconosciuto della mitologia iranica che, in forma di corvo o di gallo, aiutò il re Thraetaona (il re Fredun del Libro dei Re, di Firdusi) in una impresa alla quale questo re lo aveva chiamato. Pare che nel ritorno smarrisse la via e che la Dea, da lui invocata, lo rimettesse sul buon sentiero.
8 - Volando per l'aria in forma d'augello, non poteva, pare, discendere a terra.
9 - Mitico fiume, detto nei Vedi indiani, con nome corrispondente, Rasa, identificato poi geograficamente all'Arasse.
10 - Glossa stata aggiunta da qualche interpolatone e qui messa tra parentesi quadre.
11 - È. Ahura Mazdao che parla al suo profeta.
12 - Si badi al modo singolare di riferire i discorsi, onde s'intende che si è dovuto fare qualche interpolazione come questa tra le parentesi quadre.
13 - Si notino le belle immagini primitive tolte alla vita pastorale.
14 - La sacra patera o coppa colma di succo sacrificale.