MILINDAPAÑHA
LE DOMANDE DEL RE MILINDA
LIBRO IV - Capitolo V

 

Mld:IV.5.1/3 - Le dimore

 

(Dilemma 41)

1. “Venerabile Nagasena, il Beato disse:

“Nell’amicizia del mondo nasce l’angoscia, nella vita domestica si alza la polvere della distrazione, la condizione di liberarsi dalla casa e dai vincoli dell’amicizia, che, e solo questo, è lo scopo dell’asceta.”

D’altra parte disse anche:

“Perciò lasciate che il saggio, considerando il proprio bene, costruisca piacevoli dimore, ed alloggiarvi uomini istruiti.”

Ora, venerabile Nagasena, se il primo di questi passi è stato realmente detto dal Tathagata, allora il secondo deve essere falso. Ma se il Tathagata realmente disse di far costruire piacevoli dimore, allora la prima affermazione deve essere falsa. Anche questo è un ambiguo dilemma ed ora è posto a voi, e voi lo dovete risolvere.”


2. “Entrambi i passi da voi citati, o re, sono stati detti dal Tathagata. E la prima è una dichiarazione in merito alla natura delle cose, un’affermazione inclusiva, una dichiarazione che non lascia spazio a nulla per essere completata, o da aggiungere altri commenti, su ciò che è conveniente, opportuno e corretto ad un asceta, e sul modo di vivere che un asceta dovrebbe adottare, il snetiero che dovrebbe percorrere, e la pratica che dovrebbe seguire.
Proprio come, o re, un cervo nella foresta, vagando nei boschi, dorme dove vuole, senza casa e senza dimora, così anche l’asceta dovrebbe avere tale opinione:

“Nell’amicizia del mondo è nata l’angoscia, nella vita familiare si alza la polvere della distrazione.”

 

3. Ma il Beato disse anche:

“Costruite piacevoli dimore e fate alloggiare uomini istruiti.”

che è stato detto solo per due questioni. E quali sono queste due? Il dono di una dimore (Wihâra) è stato lodato ed approvato, stimato e gradito da tutti i Buddha. E coloro che hanno fatto tale dono devono essere liberati dalla rinascita, dalla vecchiaia e dalla morte. Questo è il primo dei vantaggi nel dono di una dimora. Ed ancora, se vi è una dimora comune (Wihâra) le monache dell'Ordine avranno un posto per incontrarsi, e coloro che desiderano visitare (i monaci dell'Ordine), troveranno un facile motivo per farlo.

Invece, se non vi fossero dimore per i membri dell'Ordine sarebbe difficile far loro visita. Questo è il secondo dei vantaggi nel dono di una dimora (Wihâra). In riferimento solo a questi due aspetti che il Beato disse:
“Costruite piacevoli dimore e fate alloggiare uomini istruiti.”

Ciò non vuol dire che i figli del Buddha desiderino una vita domestica.”

“Molto bene, Nagasena! Così è ed io accetto le vostre parole.”

 

[Qui finisce il dilemma sulle dimore.]

 


Indice Milindapañha

Libro I Libro II Libro III Libro IV Libro V Libro VI Libro VII


Indice Libro IV Capitolo V

Le dimore Moderazione nel cibo La superiorità di Bakkula sul Buddha L'originalità dell'insegnamento del Buddha

La bontà del Buddha La derisione del Buddha La debolezza del Buddha Perché Gotama diceva di essere un Bramano

I doni al Buddha Il dubbio del Buddha