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Provvidenza e Fortuna, sii propizia a me che scrivo questi primi Misteri da trasmettere al solo Figlio, (cui sarà data) l’immortalità, all'Iniziato degno di questa nostra Potenza. (Misteri) che il gran Dio Sole-Mithra mi comandò, a mezzo del (suo) stesso Arcangelo, di trasmettere; (siimi) propizia affinché io solo, Aquila, raggiunga il Cielo e contempli tutte le cose Logos Invocatorio
Origine prima di mia origine AEÈIOYÒ; Principio mio primo principio PPP 000 PHR; Spirito dello spirito, del soffio primo in me M M M; Fuoco, quello che ha dato nella mescolanza delle mescolanze in me, (Fuoco) o del fuoco in me ÈYÈIAEÈ; Acqua dell'acqua in me, (Acqua) prima dell'acqua in me. OOO AAA EEE; Essenza terrestre prima dell'essenza terrestre in me YÈVÒÈ; Corpo Perfetto di me - di N. (nome) della N. (madre) - che Braccio onorato e Destra mano incorruttibile hanno formato nel mondo oscuro e trasparente, inanimato e che venne animato YÈI AYI EYÒIE! Se a Voi sembra bene, (fate) che io, dalla mia più inferiore natura (ancora) trattenuto, sia elevato alla Nascita Immortale, affinché io, di là dall'insistente bisogno che terribilmente mi piega, possa contemplare l'immortale Principio per (virtù del) spiro immortale ANCHRE PHRENESUPHIRINCH, per (virtù del) l'Acqua immortale ERONOYIPARAKOYNETH, per la Terra e per l'Aria EIOAÈPSENABÒTH; affinché io possa rinascere all'intelligenza KRAOCHAXRO, affinché io mi dia principio (lett.:cominci) e respiri in me il Santo Respiro NECHTHEN APO TOY NECHTHINARPIÈTH, affinché io miri il Fuoco Sacro KYPHE, affinché io contempli l'abisso dell'Oriente Acqua orrenda NYÒ THEGÒ ECHÒ OYOCHIECHÒA, e mi ascolti l'Etere che dà vita diffuso d'intorno ARNOMÈTHPH; poiché io - mortale nato da mortale utero (ma ora) fatto migliore dalla forza della Forza somma e dalla Destra mano incorruttibile - (io) voglio oggi guardare con occhio immortale, con imperituro Respiro l'immortale Eone e Signore delle Corone di Fuoco. Essendo stato purificato da sacre cerimonie, pura in me sussistendo per breve tratto l'umana forza d'animo mia, io di nuovo la riceverò di là dalla insistente e pungente necessità che mi piega, (per la quale é) vano (ogni) lamento: io, il N. (nome) della N. (madre) (questo voglio) secondo l'inflessibile ordine di Dio EYÈYIAEÈIA ÒEIANIYAIIEÒ. (Ma) poiché a me, nato mortale, non sarebbe (lett.: é) possibile innalzarmi insieme all'aureo folgorio dello splendore immortale, (a te comando) ÒÈY AEÒ ÈYA EÒÈ YAE ÒIAE: Sii ferma, o natura dei mortali destinata a perire, e lasciami subito (il passo) di là dall'inesorabile e premente bisogno. Poiché io sono il Figlio, io respiro MOYOPROCHÒ PRÒA, io sono MOY PRÒ - respirando PRÒE (sono)! Prima Istruzione Prendi respiro dai raggi (solari) inalando tre volte quanto (più profondamente) puoi, ed (ecco) che ti vedrai sollevato in alto e che passi oltre ogni altezza onde ti sembrerà di essere in mezzo all'aria. Non udrai (più) nessuno, né uomo, né (altro) essere vivente, (come) pure (non) vedrai più nulla, in questo tempo istesso, delle cose mortali della terra, ma tutto ciò (che) vedrai (sarà) immortale. Vedrai anche l'ordinamento divino (proprio al) giorno e all'ora (presente), (vedrai) gli Dei che volgono ascendendo verso il cielo, gli altri discendendo, e (ti) sarà palese l'andamento degli Dei visibili attraverso il Disco (del) Padre mio - Dio. (Vedrai) anche il cosiddetto Flauto, in modo analogo, il principio del Vento al servizio dell'Opera. Infatti vedrai come (un) flauto pendente dal Disco, verso le parti dove (hanno) scaturigine (le correnti celesti e soffia da) se, (come un) infinito vento di levante; (ma) se poi venisse a mostrarsi l'altro (vento, quello volto) verso le parti di levante, similmente verso queste parti (lo) vedrai (però come) il reciproco della cosa vista. E tu vedrai anche gli Dei che ti guardano fisso e in atto di scagliarsi su di te. Posa allora il dito destro sulla bocca e di:
Primo Logos SIGHE’ SIGHE’ SIGHE’ Silenzio! Silenzio! Silenzio! Simbolo dell'incorruttibile Dio vivente, proteggimi, o Silenzio NEKTHEIRTHANMELY! Quindi sibila a lungo: S! S! e poi soffia dicendo: PROPROFENGÈ MORIOS PROPHYR PROPHENGE NEMETHIRE ARPSENTEN TITET MIMEÒYE NARTHPHYRKEKÒ PSYRIDARIÒ TYRÈPHILBA! E allora vedrai gli Dei guardarti benevolmente e non più in atto di scagliarsi contro di te, ma procedenti invece secondo l'ordine proprio delle (loro) azioni.
Seconda Istruzione Quando dunque vedrai il cosmo superiore libero e ben chiaro e nessuno degli Dei ed Angeli in atto di scagliarsi, aspettati di udireun grande fragore (come) di tuono, cosicché tu rimarrai stordito. (Ma) tu dí di nuovo:
Secondo Logos
Silenzio! Silenzio! Sono un astro che procede con voi e che splende dall'abisso OXYOXERTHUTH! Appena che avrai detto questo, subitamente il Disco (solare) comincerà ad espandersi. E dopo che tu avrai pronunciato questo secondo logos - cioè due volte Silenzio e il resto - sibila due volte e soffia due volte, ed immediatamente dal Disco vedrai proiettarsi numerose stelle pentagrammate (che in breve) riempiono tutto lo spazio. (Allora) dì di nuovo: Silenzio! Silenzio! e (poiché) il Disco (si) sarà dischiuso, vedrai una immensa ruota e delle porte di fuoco ben chiuse. Chiudendo gli occhi, pronuncia (allora) rapidamente il logos che segue:
Terzo Logos
Odimi, ascolta me - N. (nome) figlio di N. (madre) o Signore che hai chiuso allo spirito gli ignei serrami del Cielo! (Tu) dal duplice corpo, (tu) che dimori nel Fuoco PENPTERUNI, Creatore della Luce, possessore delle Chiavi SEMESILAM, respiro ardente PSYRINEY, anima di Fuoco IAÒ, soffio di Luce AOI, gioia del Fuoco AILURE, bello di Luce AZAI AIÒN ACHBA; (tu) Signore della Luce PEP PER PRE PEM PIPI il cui corpo é Fuoco PHMUÈNIOK, datore di Luce, propagatore del Fuoco AREIEÌCHITA, sprigionatore di Fuoco GALLABALBA; (tu) che nella Luce hai la vita AIAIÒ (e) del Fuoco sei la potenza PYRIKIBOOSÈIA; (tu) che muovi la Luce SANKERÒB e la Folgore scateni IEÒÈIÒÈIÒ, gloria di Luce BAIEGENNÈTE, accrescitore di Luce SUSINEPHI, (tu) che domini la Luce empirea SUSINEPHI ARENBARAZEI MARMARENTEY, (tu) condottiero di astri! Aprimi PROPROPHENGE EMETHEIRE MORIOMOTY RÈPHILBA! Poiché a causa dell'amaro, pungente bisogno che mi spinge io invoco gli immortali venerati tuoi Nomi viventi, quelli che ancor mai scesero in natura mortale, che ancor mai si articolarono in lingua d'uomo, in voce o lingua mortale ÈEÒ . OÈEÒ . IÒÒ . OÈ . ÈEÒ . ÈEÒ .OÈEÒ . IÒÒ . OÈÈE . ÒÈE . ÒOÈ . IÈ . ÈÒ . OÒ . OÈ . IEÒ .OÈ . ÒOÈ . IEÒOÈ . IEEÒ . EÈ . IÒ . OÈ . IOÈ . ÒÈÒ . EOÈ . OEÒ . ÒIÈ . ÒIÈEÒ . OI .III . ÈOÈ . ÒEÙ . ÈÒ . OÈE . EÒÈIA . AÈAEÈA . ÈEEÈ . EEÈ . EEÈ . IEÒ . ÈEÒ . OÈEEOÈ . ÈEÒ . EYÒ OÈ . EIÒ. ÈÒ .ÒÈ . ÒÈ . ÒÈ . EE . OOOYIÒÈ
Dì tutto ciò con fuoco e spirito dal principio alla fine, poi di nuovo una seconda volta (e così via) finché (tu) abbia compiuto i sette immortali Dei del cosmo. Dopo aver detto questo, udrai tuoni e uno sconvolgersi di tutto ciò che (ti) circonda (e) ti sentirai, allora, intimamente scosso. Ancora una volta dì: Silenzio (con l') invocazione (che segue). Dopo di che apri gli occhi, e vedrai le porte schiuse e il mondo degli Dei che é all'interno di esse; e per la gioia e il diletto della visione, il tuo spirito accorre e si innalza. Allora, fermo, aspira dal divino, guardando fissamente nel tuo spirito. E quando la tua anima sia ristorata, dì: Quarto Logos Vieni, Signore. ARKANDARA PHÒTAZA PYRIPHÒTAZA BYTHIX ETIMENNEROPHORATHÈ NERIÈ PROTHRIPHORATHI Detto che avrai questo, i raggi solari faranno convergenza in te. Tu sarai il centro di essi. Quando ciò sarà compiuto in te, vedrai un giovane Iddio, bello, dalla capigliatura di fiamma, in tunica bianca e mantello scarlatto, con una corona di fuoco. Immediatamente salutalo col saluto del Fuoco:
Quinto Logos Salve, Signore, (tu) dalla Potenza grande, Re di influenza grande, sommo fra gli Dei; Sole, Signore del Cielo e della Terra, Dio degli Dei, possente é il tuo alito, possente la tua forza. Signore, se a te sembra bene, annunciami al supremo Dio che ti ha generato e prodotto, giacché un uomo - io, N. (nome) figlio di N. (madre), nato dal mortale utero di N. e da succo spermatico, oggi questo essendo stato rigenerato da te; (io,) reso immortale fra miriadi (di esseri) in questo istante per volontà di Dio trascendente bene - (un uomo, dico) chiede di adorarti secondo l'umano potere. Appena che tu abbi pronunciato ciò, Egli si porterà al Polo, e tu lo vedrai andare come su una via. (Allora) guardando (lo) fisso, emetti un prolungato muggito, a mo' di suono di corno, espelli tutto intero il respiro comprimendo (simultaneamente) le costole; bacia gli amuleti e di dapprima verso destra:
Sesto Logo Proteggimi, PROSYMÈRI Detto questo, vedrai le porte aperte e sorgere dalla profondità sette Vergini in bisso, con viso serpentino. Queste sono dette le Sorti dominanti, auree arbitre del Cielo. Vedendo (tutto) ciò, rendi saluto così: Salve a voi, o sette Dee celesti dei Destini, Vergini auguste, buone, sacre, la cui vita ha il modo stesso di MINIMIRROPHOR; voi, santissime guardiane delle quattro colonne: Salve (a te), la prima - KREPSENTHAÈS! Salve (a te), la seconda - MENESKEÈS! Salve (a te), la terza - MEKRAN! Salve (a te), la quarta - ARARMAKÈS! Salve (a te), la quinta - EKOMMIÈ! Salve (a te), la sesta - TIKNONDAÈS! Salve (a te), la settima - ERUROMBRIÈS! Settimo Logos Allora vengono innanzi ancora sette Dei, dai visi di tori neri, cinti di lino alle reni, con sette diademi d'oro. Sono i cosiddetti Signori del Polo celeste, che tu (parimenti) devi accogliere (salutando) ciascuno col nome suo proprio Salve, Guardiani del Pernio, voi sacri e forti giovani che ad un comando volgete insieme l'Asse vorticoso della Ruota Celeste, e tuoni e fulmini, terremoti e saette scatenate contro la razza degli empii. A me peri, che amo il Bene e Dio venero, (accordate) salute di corpo, perfezione di intelletto (lett.: di vista), fermezza di sguardo, e calma, nelle presenti ore buone di questo giorno, o Signori di me e grandi Dei possenti! Salve (a te), il primo - AÌ ERÒNTHI! Salve (a te), il secondo - MERKEIMEROS! Salve (a te), il terzo - AKRIKI UR! Salve (a te), il quarto - MESARGILTÒ! Salve (a te), il quinto - KIRRÒALITHÒ! Salve (a te), il sesto - ERMIKTHATHÒPS! Salve (a te), il settimo - EORASIKÈ! Quando essi si disporranno qua e là nel loro ordine, fissa intensamente nell'aria e vedrai cadere fulmini e luci risplendenti, e la terra (sarà) scossa e un Dio discenderà, immenso, di radiante presenza, giovane, con aurea capigliatura, in tunica bianca e corona d'oro e vesti cadenti, portante nella destra la spalla d'oro del Vitello. Questi é l'Orsa, che muove e volge il cielo, in alto e in basso secondo le stagioni. Poi dai suoi occhi vedrai sprigionarsi dei lampeggiamenti, ed astri dal suo corpo. Immediatamente emetti un lungo muggito premendo lo stomaco affinché tutti insieme i cinque sensi siano eccitati; prolunga sino alla fine e, baciando di nuovo gli amuleti, dì:
Ottavo Logos
(Tu,) MOKRIMO PHERI MOPHERERIZÒN di me - N. (nome) di N. (madre) - resta con me nella mia anima. Non ti dipartire da me, giacché a te comando EN THO PHEN EN THROPIÒTH. Fissa intensamente il Dio muggendo a lungo, e così salutalo: Nono Logos
Salve, Signore, Dominatore dell'Acqua; salve, Origine della Terra; salve, Sovrano dello Spirito! Signore, nella palingenesi io muoio integrato, e nell'integrazione ho raggiunto il compimento. Nato da nascita animale, (ora) liberato, sono trasportato di là dalla generazione (mortale) come Tu hai stabilito, come Tu hai decretato, e come Tu hai compiuto (,o) Mistero!
L’appendice che segue è collocata immediatamente dopo il Rituale, ma con ogni probabilità é da attribuirsi a una diversa redazione che non quella del testo stesso. La riproduciamo, in ogni caso, a beneficio del nostro Ospite. (I) lo sono PHEROYRA MIURI Dopo aver detto questo, sarai subito in grado di profetare. Sarai liberato in spirito e non sarai in te stesso quando (il Dio) ti risponde. (Egli) ti darà l'insegnamento per mezzo di massime, e, mentre parla, sarà visibile. Tu rimani come muto. Compirai tutto questo con spontaneità, e poi (ti) ricorderai indelebilmente le cose dette dal grande Dio, anche se l'insegnamento orse di migliaia di massime.
(II) Se vuoi che anche ad un simmiste sia dato l'insegnamento, puoi farlo) purché ascolti egli, solo con te, le cose dette, viva castamente in tua compagnia per (sette) giorni, stia isolato, respirando anche (egli) il fluido.
(III) Se anche tu fossi solo (nella operazione) e (dopo questa) trattassi le cose dette dal Dio, (ecco che) tu parli ispirato, come in estasi.
(IV) Se poi (tu) volessi insegnare a quegli, (puoi farlo) giudicando (prima) se, come uomo, é sicuramente degno (di ricevere l'insegnamento); avendo (il Dio) profetizzato in modo tale da essere a lui favorevole, perché egli si immortali, suggeriscigli la prima invocazione, (ma) non l'essenziale: Prima origine di mia origine (, ecc.). Subito dopo questo, siccome (tu sei già) iniziato, dì (ciò che rimane dell'invocazione) vicino al suo capo, con debole voce, perché non senta, consacrando la sua vista al mistero (che compie). Questa consacrazione all'immortalità si opera tre volte all'anno. Se alcuno volesse, o figlio, ascoltare (il Dio) per mezzo di una istruzione (data ad un altro), non (lo) si favorirà.
(V) Se (tu) volessi ammaestrare un altro, prendi il succo dell'erba cenˆrtij, spalmandone gli occhi di colui che vuoi (ammaestrare) per mezzo di foglie di rose, ed egli vedrà chiaramente, sì da meravigliarti.
(VI) Azione maggiore di questa non trovi nel cosmo. Chiedi le cose che vuoi al Dio ed (Egli) te le darà. Questa é la natura del Grande Dio.
(VII) Sovente, servendomi del rito, mi meravigliai grandemente. Mi disse infatti il Dio: Io non ho bisogno della consacrazione, ma (posso) profetare (come) per mezzo di un fiume irrompente e che trascina via il grande mistero della purificazione, (che può essere) ristabilita (come se fosse ritualmente conseguita,) per mezzo di venticinque uccelli vivi; (posso anche) profetare una volta al mese, invece di tre volte all'anno, durante il plenilunio (di ciascun mese). Indice Il Testo Formula Propiziatoria Logos Invocatorio Prima Istruzione I Logos e Seconda Istruzione II Logos III Logos IV Logos V Logos VI e VII Logos VIII Logos IX Logos
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