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Terzo Logos
Questa invocazione é una delle più belle e delle più forti in simile genere di letteratura. Vi è effettivamente un ritmo occulto che stringe i vari attributi coi nomina arcana e li sospinge in un crescendo di esaltazione culminante nella serie dei nomi divini, ove sembra che l'espressione travolga sé stessa, si svincoli dalle articolazioni e si vibri in forme fatte di atti verbali, in presenze, in folgorazioni. Dice il testo che il logos va ripetuto finché i sette Dei (il corpo settumplice della divinità siderea superiore) siano compiuti, cioè realizzati, scolpiti nella luce interiore. Allora, dopo un nuovo Silenzio, in cui si libera e si fissa l'esaltazione dell'invocazione, ecco che effettivamente le porte si schiudono (il tuono e lo scroscio segnano di nuovo il salto, il cambiamento di stato, il punto neutro o laya la caduta di potenziale per usare una immagine fisica) e gli Dei appaiono di fatto e la coscienza é rapita e trasportata in alto, fra di essi.
I Nomi, dice il testo, vanno pronunciati in Fuoco e Spirito - nella congiunzione ermetica del Solare e del Lunare, del Mercurio e dello Zolfo, della forza secca aurea maschile e del soffio fluidico umido femminile e con l'adeguata, retta intenzione. I vari attributi vanno assunti come tanti pezzi di combustibile che, gettati nel fuoco, eccitano via via una sempre più alta fiamma.

 

Indice

Il Testo Formula Propiziatoria Logos Invocatorio Prima Istruzione

I Logos e Seconda Istruzione II Logos III Logos IV Logos

V Logos VI e VII Logos VIII Logos IX Logos