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Quarto Logos
Abbiamo accennato che l'invocazione č una e settuplice. Si rivolge ai sette dei planetari e all'Uno, all'Eone solare loro radice che ne conchiude il regno e che č il solo che potrā di nuovo schiuderlo. Infatti č esso che viene invocato dal nuovo logos ed é esso che appare per primo - soltanto dopo la gerarchia settenaria degli Dei e delle Dee.
L'Uno che detiene le chiavi celesti č senza dubbio il Chronos mithriaco. L'epiteto di tu dal doppio corpo ha riscontro nelle effigi che lo raffigurano con testa di leone a fauci spalancate (un simbolo del Fuoco divoratore) e corpo umano. Porta inoltre le ali, un serpe ne avvolge il corpo per poi posarli la testa in mezzo alla fronte (nuovo riferimento al luogo dell'occhio ciclopico), stringe in una mano le folgori, nell'altra appunto una chiave (o, in altre effigi, uno scettro - e, questa figurazione corrisponde a quella propria ad alcune immagini di Giano). I suoi piedi calpestano il segno lunare - proprio come nel simbolo del Rebis - come lui cosa doppia, ermafrodita - degli alchimisti, e di quella Vergine che i cristiani adorano e non sanno che cosa significhi; e, come la Fenice, esso si trae dal fuoco.

 

Indice

Il Testo Formula Propiziatoria Logos Invocatorio Prima Istruzione

I Logos e Seconda Istruzione II Logos III Logos IV Logos

V Logos VI e VII Logos VIII Logos IX Logos