. | | DIO DENTRO DI NOI L'anima. Il terzo e il quarto grado dell'ascesa
CAPITOLO TERZO
La conoscenza di Dio mediante la sua immagine riflessa nelle facoltà dell'anima
1... I due gradi, che sono stati oggetto della nostra riflessione, portandoci a Dio attraverso le orme, visibili in tutte le creature, ci hanno anche condotto a questo: a rientrare, cioè, in noi stessi, nel nostro spirito, ove rifulge l'immagine divina... Nel nostro spirito, infatti, che è immagine della Santissima Trinità, risplende, come da un candelabro, la luce della verità, che rischiara la nostra mente. Bisogna che tu rientri, perciò, in te stesso. Il tuo spirito, infatti, ama di amore potente, se stesso. Ma non potrebbe amare se stesso, se non si conoscesse; e non si conoscerebbe se, a sua volta, non possedesse la memoria: il nostro intelletto, infatti, comprende solo quello che gli viene presentato, dalla memoria. Da questo puoi anche capire - non con la scienza della carne, ma attraverso la riflessione dello spirito - che la tua anima possiede tre facoltà. La considerazione delle attività e delle potenzialità dell'anima ti metterà perciò in grado di poter vedere Iddio per mezzo di te stesso, che sei la sua immagine. Questo vuol dire: vedere Dio nello specchio e nell'enigma.
L'anima e la sua facoltà
2... La prima operazione è quella della memoria che conserva e ripresenta non solo oggetti presenti, corporali e temporali, ma anche cose successive, semplici ed eterne...
3... la seconda operazione è quella dell'intelletto, e consiste nella percezione dei termini, delle proposizioni e delle conclusioni...
4... La terza operazione è quella della volontà e si attua nella sfera del consiglio, del giudizio e del desiderio...
5... La considerazione, infine dell'ordine, e dei rapporti vicendevoli tra queste facoltà porta al riconoscimento della santissima Trinità...
6... A questa riflessione che l'anima compie su Dio uno e trino, partendo dalle sue tre facoltà che la rendono immagine di Dio, possono portare il loro contributo le scienze che perfezionano , informano e offrono all'anima una triplice rappresentazione della santissima Trinità. La filosofia, infatti, è naturale, razionale e morale...
7... Tutte queste scienze hanno norme certe e infallibili: quasi raggi luminosi che si riversano dalla legge eterna nel nostro spirito. Il quale, illuminato da così grandi splendori, può giungere da se stesso, seppure non è cieco, alla contemplazione della luce eterna. I sapienti restano stupiti di ammirazione nel considerare l'irradiazione di questa luce; mentre gli insipienti, che per capire avrebbero bisogno di creare, ne restano confusi. E si avvera il detto del Profeta: Tu hai confuso gli insipienti con la tua luce, che sfolgora dai monti eterni.
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