Tre Ordini di Lettere Dopo la precedente necessaria divagazione, fatta per comprendere meglio la struttura dei "segni" ebraici, ed i grandi significati, non espliciti, che il Sepher Yetzirah trasmette, ritorniamo ad un’analisi più approfondita della divisione che il testo fa delle lettere, cercando di cogliere la natura di tale ripartizione. Il Sepher Yetzirah afferma che le ventidue lettere dell’Alfabeto ebraico sono i mattoni basilari di tutto l’edificio del creato. Analizzando tali "mattoni", il testo li classifica in tre gruppi: tre madri, sette doppie e dodici semplici. Cerchiamo ora di entrare in dettaglio, sempre tenendo presente che per la Qabalah, come per l’esoterismo in genere, i numeri non sono entità quantitative, di valore arbitrariamente scelto, ma hanno delle qualità vibratorie particolari. La Qabalah è una "Via" iniziatica che prende linfa da una religione, quindi, di là degli insegnamenti laici che si possono senz’altro ricevere, essa fa largo uso di metafore e immagini religiose, traducibili molte volte e non a caso, in oggetti antropologici. La divisione in tre deriva alla Qabalah dall’ideazione di un luogo inaccessibile della Mente Divina, chiamata Radla (l’Estremità Inconoscibile), dove risiederebbe una potenza che va oltre ogni logica umana. Questa parte della Divinità, proprio perché indefinibile da ogni "forma" umana, può essere avvicinata solo tramite l’Emunà Peshutà, in altre parole dalla fede pura e semplice. Come già rilevato nel testo, riteniamo che ogni immagine religiosa possa in un ambito laico di ricerca essere tradotta in termini antropologici, anche se a volte con analogie arbitrarie. In un ambito particolare, di filosofia del linguaggio, potremmo dire che la parte inconoscibile della divinità rappresenti il luogo del linguaggio che non rientra nelle strutture "pubbliche" del parlare, quella parte di noi stessi che contribuisce a dare significato a ciò che diciamo, ma, incomprensibile razionalmente, non può essere comunicata agli altri, in altre parole, quanto non può rientrare nelle strutture formali della langue, nelle sue possibilità di veicolare senso a causa dell’incapacità di quest’ultima di vestire le profondità della sostanza umana. • Introduzione • Epoca ed influenze • Il Soggetto • Le Sephiroth • Sviluppo del Testo • Analisi della Lettera Ebraica • • Tre Ordini di Lettere • Le Madri • Le Doppie • Le Semplici • I Trentadue Sentieri • • Le Tecniche Ermeneutiche • Regola delle Pietre e delle Case • Introduzione alla Meditazione • • La Meditazione in Abulafia • Tecniche estatiche di Abulafia • Conclusioni •
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