La Qabalah parla del sentimento che l'uomo ha del mondo. Ciò che vediamo intorno a noi esiste soggettivamente unicamente rispetto a noi, perché il meccanismo della nostra percezione funziona per mezzo dei nostri organi dei sensi. Se questi fossero differenti, il nostro sentimento sarebbe completamente diverso, la nostra visione delle cose sarebbe differente. La più piccola modifica dei nostri organi dei sensi trasformerebbe la nostra percezione dell'ambiente naturale, le nostre impressioni sarebbero completamente differenti. Tutto ciò che percepiamo porta il nome di creazione. Il nostro sentimento essendo soggettivo comporta che il quadro che percepiamo è soggettivo. La scienza tenta di modificare le frontiere della percezione dei nostri organi dei sensi (microscopi, telescopio, sensori di ogni tipo, radar, ecc.), ma ciò non cambia l'essenza stessa della nostra percezione. Viviamo come chiusi nei nostri organi dei sensi. I nostri 5 organi dei sensi ricevono le notizie dell'esterno: visuale, sonoro, gustativo, olfattivo, tattile. Queste informazioni sono trattati in noi, le sentiamo, le valutiamo secondo un algoritmo, bene o meno bene. La possibilità ci è stata data dall'alto di creare un tipo di 6° organo sensoriale. Si acquista con l'aiuto della Qabalah. Studiando correttamente questa, secondo le sorgenti adeguate, uniti ad un gruppo che ha le stesse ispirazioni, sotto la direzione di un autentico maestro, noi possiamo modificare qualitativamente i nostri organi dei sensi affinché il Creatore ed i mondi spirituali si aprano a noi. La Qabalah dice che la sola cosa creata è il desiderio di dilettarsi. Il cervello esiste per far crescere la sensazione di diletto, per valutare questo in un certo modo, per quantificarlo correttamente. Il cervello è uno strumento ausiliare. Lo studio della Qabalah ha per oggetto che l'uomo provi veramente la struttura della creazione, la senta tanto chiaramente che sente il mondo che lo circonda. La visione spirituale dei due tipi di mondi, questo mondo ed i mondi spirituali, permette di avere una rappresentazione completa della forza divina che dirige il mondo. Si parla di una nuova sensazione che appare nell'uomo, non nel suo cervello, ma nel suo cuore, il quale reagisce bene sia alle sue reazioni interiori sia come una semplice pompa. In effetti, la sensazione è una sostanza puramente spirituale. Anche gli organi che permettono di provare questa sensazione sono puramente spirituali. Il cuore reagisce semplicemente perché deve fornire dell'energia all'organismo in funzione delle reazioni. Nella nostra condizione iniziale, non comprendiamo generalmente e non proviamo che qualcosa ci sia nascosta. Quando durante il processo di studio, cominciamo a comprendere, è già un passo avanti. In seguito, cominciamo a vedere come una forza spirituale con la quale siamo da allora in relazione, ci manda delle situazioni di cui la relazione di causa ad effetto ci diventa sempre più chiara. Si tratta già di un grado di rivelazione. L'uomo comincia a valutare le sue azioni in funzione di ciò che il Creatore gli manda, entra allora in un periodo di critica dei suoi atti, delle sue reazioni. Pensa "In questo caso di figura, il Creatore mi manda questo affinché lasci la presa, in questo caso, devo agire differentemente". Questa autocritica fa accedere l'uomo al livello di "uomo ", non è più il bipede che era fino ad allora. La capacità di sentire il Creatore appare, l'uomo vede allora quali sono le azioni che gli sono benefiche, e quali nocive. Le azioni benefiche sono chiamate Comandamenti; le azioni nocive sono chiamate infrangere i Comandamenti. L'uomo che ha oramai la conoscenza della relazione di causa ad effetto, comprende ciò che gli è utile, e ciò che non lo è. Va da sé che una volta che il processo è diventato cosciente, nessuno infrangerà niente, perché le ragioni che trascinano un castigo e una ricompensa, gli sono note. Dopo avere avuto accesso alla conoscenza del Creatore, l'uomo ha la possibilità di agire correttamente in ogni caso di figura, col massimo dell'efficacia. L'uomo che agisce secondo questo schema è chiamato "giusto" perché percepisce il Creatore, i benefici ricevuti per le sue buone azioni, ed i benefici supplementari per ciò che non infrange. Il giusto giustifica il Creatore. Man mano l'uomo osserva sempre di più i Comandamenti, è penetrato sempre di più dalla luce. Questa luce interiore è chiamata Thorah. Come il Creatore si svela a lui, l'uomo si eleva sempre più in alto sui gradi spirituali, e ciascuno di questi gradi corrisponde al compimento di un'azione spirituale, un Comandamento e, facendo questo, riceve una nuova porzione di luce. Diventa un grande giusto poi raggiunge il grado dove può osservare i Comandamenti con totale abnegazione di sé, che questa osservazione sia un bene o un male per lui. Vede il Creatore come assolutamente buono e le Sue azioni come perfette. Tutto questo è la conseguenza di un certo grado di rivelazione del Creatore. Con la sua progressione sui 6000 gradi, l'uomo vede che tutto ciò che ha fatto e ciò che fa il Creatore per lui e per i suoi simili, è impresso totalmente dal desiderio unico di far piacere illimitato alla creazione, è penetrato allora da un sentimento di infinita gratitudine, del desiderio di ringraziare il Creatore orientandone unicamente le sue azioni verso il dare senza riserva al Creatore, processo interiore che corrisponde al desiderio di voler fare di più e sempre di più per il Creatore. L'uomo comprende allora che il Creatore non voleva che il suo bene anche nel passato. Prima l'uomo era tuttavia ad un grado non riparato, gli sembrava dunque che il Creatore lo colpisse, gli mandasse dei guai. La luce divina rimane sempre la stessa, ma quando penetra in un desiderio antagonista, suscita un sentimento antagonista. I mondi spirituali si comprendono solo quando è raggiunto il limite degli stati negativi e positivi. Non bisogna temere nessuno degli stati che ci sono mandati. Studiando la Qabalah, molti problemi che non esistevano nel passato, sorgono. Senza lo studio della Qabalah, sarebbero sopraggiunti in un certo numero di anni. Il processo è stato accelerato. Un giorno può essere considerato come 10 anni. Non sono gli avvenimenti che sopraggiungono a ciascuno che sono ridotti, ma l'aumento della velocità della loro successione che li comprime riducendone la durata. Se l'uomo frequenta i corsi, li ascolta correttamente, cerca di sentire abbassando il suo ego, la sua fierezza, la sua intelligenza e le sue conoscenze apparenti, comincia a riempirsi di ciò che sente ed a prestare attenzione. Lo studio della discesa dei mondi dall'alto verso il basso attira sull'uomo la luce divina che corrisponde ai gradi studiati. La luce pulisce progressivamente i suoi recipienti, li ripara e li rende altruistici. Ci può essere in un gruppo di studenti che studiano da decine d'anni, e altri che hanno cominciato solo da alcuni mesi, ciò non li priva in nessun caso della possibilità di progredire. Oggi, gli studenti che cominciano sono dotati al contrario, di un desiderio più forte di comprendere. La loro anima ha più esperienza, è preparata meglio. Lo stage di Qabalah non gioca nessun ruolo in sé. È importante che lo studente si unisca al desiderio globale del gruppo, che fondi in esso, che si abbassi rispetto agli altri. Grazie all'unione col gruppo, è possibile in alcune ore raggiungere dei livelli spirituali ai quali non è possibile accedere che in parecchi anni se si studia da soli. È molto importante tenersi lontano dalle persone che si prendono per i sedicenti cabalisti, delle persone che trasportano ogni tipo di filosofie, dei fanatici religiosi che sono molto lontani dalla Qabalah; bisogna leggere dei lavori autentici e studiare solo in un solo gruppo con un professore. Studiando simultaneamente altre sorgenti, lo studente reca danno a se stesso ed a tutto il gruppo. Quando ho cominciato a studiare la Qabalah, volevo conoscere la struttura del nostro mondo, del cosmo, dei pianeti, delle stelle, ecc. volevo sapere se esisteva altrove una vita in questo universo, quale era il legame tra tutti questi elementi. Mi interessavo alla vita biologica, al suo senso, alle sue forme. Faccio il medico specialista di cibernetica biologica. Volevo conoscere il sistema della regolazione degli organismi. É così che sono stato portato dall'alto alla Qabalah. Come ho progredito nella Qabalah, gli argomenti che mi appassionavano una volta hanno smesso di interessarmi, ho compreso che la Qabalah non trattava in nessun modo di queste domande che riguardano il corpo animale, la sua vita, il livello animale e la morte che non sono legati allo spirituale. I mondi spirituali scendono nel nostro mondo e formano tutto ciò che lo popola: la natura no-animata, vegetale, animale ed umana. Il nostro mondo può essere studiato per mezzo della Qabalah avendo la conoscenza delle radici spirituali e della loro relazione col nostro mondo. Per esempio, lo studio del Talmud Esser Sephiroth, capitolo 12, ci permette di vedere in quale modo si svolge la nascita dell'anima nei mondi spirituali. Se si legge letteralmente, ci si accorge che la formazione dell'anima non si distingue per niente dalla formazione dell'essere umano nella matrice di sua madre, durante la gravidanza, la nascita, l'allattamento, ecc. è della medicina pura. Si comprende allora perché il nostro mondo è la sede di tali conseguenze delle leggi spirituali dello sviluppo. Lo sviluppo dell'anima è esposto in una lingua che descrive lo sviluppo del corpo nel nostro mondo. Tutti gli oroscopi, l'astrologia, le predizioni ed altri non hanno niente in comune con la Qabalah, riguardano solamente il corpo, sono delle particolarità animali di provare le cose. Sappiamo bene che i cani ed i gatti sentono l'imminenza di certi fenomeni naturali, la loro sensazione non ha niente a che vedere con la Qabalah. Molte persone cercano di acquistare questo tipo di capacità, pensano che gli permetteranno di trasformarsi, di cambiare la loro vita, il loro destino, ecc. Non è in effetti possibile cambiare il proprio destino se non si agisce sulla propria anima, se non si impara a condurla. Come apprendiamo le leggi dei mondi spirituali, cominciamo a comprendere quelle del nostro mondo. Tutte le scienze, la fisica, la chimica, la biologia diventano più semplici e si comprende meglio se li si avvicina del punto di vista della Qabalah. Quando l'uomo si trova ad un certo grado spirituale, le scienze materiali che hanno tratto all'organizzazione di questo basso mondo, perdono la loro attrattiva ai suoi occhi. Le sostanze altamente organizzate rivestono spiritualmente sempre più interesse. Il cabalista sogna di elevarsi più in alto del grado al quale si trova, e di non scendere. Dal suo grado, può vedere molto chiaramente le radici dello sviluppo di ogni scienza. Il Baal Sulam ha descritto la relazione tra le scienze materiali e le scienze spirituali. Il Gaon di Vilna, eminente cabalista, amava studiare le caratteristiche paragonate delle leggi spirituali e delle leggi del nostro mondo, ha scritto anche un libro di geometria. Trovandosi in uno dei mondi spirituali ne ha tratto una relazione che passa da tutti i mondi, con la scienza del nostro mondo. In questo corso, non avendo assolutamente nessuna conoscenza dei mondi spirituali, ne studieremo semplicemente la scienza, pronunceremo delle parole. Nient'altro che parlare, ci leghiamo impercettibilmente sulla strada spirituale dell'or makif che si tende dal grado spirituale dove si trova. La lettura delle opere dei cabalisti fa avanzare progressivamente per mezzo dell'or makif. La differenza dei livelli e della natura delle anime dei cabalisti spiega la diversità di espressione dei testi di Qabalah e la differenza di intensità della luce che attiriamo nello studente. Tuttavia, la luce che emana dei differenti Libri della Thorah e particolarmente della sua parte intrinseca, la Qabalah, è immutabile. Il cabalista Moshé ha scritto il racconto del suo soggiorno nel deserto. Se percepiamo questo racconto nel suo senso letterale, la Thorah non potrà avere impatto su noi. Se comprendiamo ciò che questo racconto contiene, il Pentateuco diventa allora un'opera di Qabalah dove sono descritti i gradi della comprensione dei mondi spirituali, ciò che desiderava trasmettere Moshé. Ne è parimenti del Cantico dei Cantici che può essere letto e sentito differentemente, o come un canto d'amore, o come la scoperta spirituale che commenta lo Zohar che lo pone al livello della relazione suprema col Creatore. È importante trovare delle sorgenti cabalistiche il cui tenore obbliga a pensare al Creatore, allo scopo che dovete inseguire. È una garanzia di successo. Le sorgenti da cui il testo fa una deviazione dello scopo non possono condurre a niente di buono. La luce avvolgente è attirata in funzione del nostro desiderio, se questo non è orientato verso l'inseguimento di un scopo autentico, la luce non scintillerà. Da dove viene la cifra di 600.000 anime? Corrisponde al partsuf costituito da 6 Sephiroth, ciascuna delle Sephiroth essendo costituita di 10 Sephiroth che si è elevata al livello 10.000. Da dove la cifra 600.000. Siamo continuamente la sede dei desideri, qualunque siano. Il nostro sviluppo dipende dal loro livello. Per cominciare, al livello più basso, troviamo i desideri animali, poi i desideri di ricchezza, di gloria, di situazione sociale, ecc. Passiamo poi al livello dei desideri di conoscenza, di cultura, di musica. Alla cima si trova il desiderio di spiritualità. Questi desideri nascono progressivamente dalle anime, durante parecchie discese in questo mondo o, come diciamo, con lo sviluppo delle generazioni. Per cominciare, sono le anime che vivevano solo con la loro natura animale che è scesa, poi le generazioni hanno conosciuto il desiderio di agente, del potere che ha fatto posto al desiderio per le scienze e per la spiritualità, alla quale la scienza non può fare accedere. L'uomo non può provare simultaneamente due desideri, altrimenti ciò significa che non sono molto definiti e, dopo averli contornati, analizzati correttamente, si constata che si tratta di un solo e stesso desiderio. Parecchi desideri possono apparire allo stesso tempo, tra i quali l'uomo ne sceglie uno, se ha la capacità di valutare correttamente il suo livello. Il recipiente-keli spirituale si è spezzato in 600.000 frammenti, il suo schermo è sparito. Bisogna ricreare questo schermo e, sono i frammenti che devono fare questo lavoro per "vivere" il sentiero da percorrere, provare chi sono e, a partire da essi , creare il Creatore. Il recipiente spirituale è costituito da due parti: uno che va dalla pé fino al tabur che è chiamato kelim di ashpaa, cioè corrispondente ai desideri di dare senza riserva; sebbene internamente siano egoisti, funzionano secondo il principio di dare senza riserva; l'altra parte che va da tabur verso il basso, corrisponde ai desideri puramente egoistici che funzionano secondo il principio di ricevere. Quali siano bene e quali male, non è la domanda. In effetti la differenza è che i desideri della parte superiore sono sottili, quelli della parte inferiore, sono forti. Questo è perché i kelim della parte superiore sono dotati di un schermo contrariamente a quelli della parte inferiore. La parte superiore del partsuf è chiamata Israele, quelli della parte inferiore Goyim. Sono allora i desideri più sottili che sono riparati per primi, quelli che non necessitano di molto tempo per la loro riparazione, poi i desideri situati sotto il tabur, più egoistici. I desideri chiamati Israele devono effettuare innanzitutto la loro riparazione, poi quelli chiamati Goyim. Al termine di questo processo, tutti si fondano in un solo e stesso insieme per ricreare il keli globale. Questo è perché non c'è differenza tra Israele e le Nazioni, se non nella durata della riparazione. Poniti allora la domanda: se Israele corrisponde alle anime-desideri più sprovvisti di egoismo, allora perché oggi vediamo che gli ebrei sono i più egoisti del mondo? Perché il tempo della loro riparazione è arrivato, sono i loro desideri che sono messi a nudo, dunque si trovano ad un livello di sviluppo più avanzato. Le Nazioni non possono procedere ancora alla loro riparazione, i loro desideri sono dissimulati, allo stato latente. Quando il tempo sarà arrivato, vedremo a che punto il desiderio delle Nazioni è molto più intenso di quello d'Israele. Appena queste anime cominceranno a procedere alla loro riparazione, le anime riparate d'Israele potranno elevarsi grazie ad esse. Gli esili degli ebrei fuori dalla terra d'Israele, la loro dispersione tra le Nazioni ed il ritorno in Israele è stata resa necessaria per far estrarre dalle Nazioni le scintille di anime che potranno essere alleate con Israele per la loro riparazione congiunta. A causa della loro futura riparazione, i kelim egoisti, le Nazioni, i Goyim, hanno ancora delle esigenze verso Israele, verso i kelim altruistici, molti tra il popolo d'Israele non si sono riparati e ritardano così la riparazione delle Nazioni. Ne segue dell'odio, l'odio dell'ebreo. Se Israele non si occupasse che della riparazione delle sue anime e non pensasse ad ogni tipo di altre cose, il comportamento delle Nazioni al suo riguardo si sarebbe addolcito nettamente, non avrebbero più rivendicazioni riguardo gli ebrei, al contrario porterebbero il popolo ebraico sulle loro spalle come dice Isaia, 14:2; 49:22. Israele che non risponde ai suoi obblighi, suscita nelle Nazioni un forte odio, anche tra le nazioni che non sanno ciò che è un ebreo. Affinché la generazione attuale possa avere la conoscenza dei mondi spirituali, occorre che legga certe opere. Oggi, c'è il Talmud Esser Sephiroth, da alcuni secoli, ci sono le opere dell'Ari che permettono di acquisire questa conoscenza, e prima delle opere dell'Ari c'era lo Zohar. Per permettergli di accedere ai mondi spirituali, ogni generazione si vede dare un'opera specifica che corrisponde allo sviluppo delle anime che la compongono. Una volta che la conoscenza dei mondi spirituali è acquisita, l'uomo può leggere tutte le opere delle generazioni precedenti perché vede in quale modo ciascuno di essi gli corrisponde. Corrispondere ad un mondo spirituale, essere alla sua immagine, significa osservare internamente tutte le leggi di questi, è allora che l'anima cresce. Una volta che il momento del perfezionamento è arrivato per l'uomo, tutti i mondi, il nostro mondo materiale ed i mondi spirituali, si fonderanno in un solo e unico tutto, l'uomo potrà vivere allora in tutti i mondi. Se l'uomo compie qualcosa di materiale, la sua azione si svolge anche nei mondi spirituali. Tutti i Comandamenti del nostro mondo non hanno impatto che sul livello spiritualmente non animato e sono la proiezione dei mondi spirituali sul nostro, ogni osservazione dei Comandamenti ha per principio il mettersi in una certa armonia rispetto ai mondi spirituali. |