© Federico Pignatelli Le luci dei sette Vasi frantumati, le quali partecipavano delle tre Sephiroth superiori, contenevano ancora in loro stesse le dieci Sephiroth. Con loro fu formato un Kether, un H'cmâ ed un Binâ, le quali includevano [in ognuna di loro] un sistema di dieci Sephiroth, e che si giustapposero a dei livelli differenti. Questo perché il sistema Kether, sorpassava di un ternario quello di H'cmâ e questo, a sua volta, superava di un ternario quello di Binâ. Sono questi tre sistemi, ordinati a livelli, che costituiscono le tre Teste: la Testa ignorata, la Testa del Non-Essere e la Testa del Longanime, chiamato anche Arikh Anpin, Macroprosopo o Lungo Viso. Le luci della natura delle sette Sephiroth inferiori serviranno a realizzare il Re Seir Anpin o Piccolo Viso, e la sua Sposa o Regina. Questo avverrà, però, grazie all'intervento di due altre persone: Abba ed Imma, il Padre e la Madre. Dio fece abbracciare H'cmâ e Binâ del mondo dei punti, ed una fiamma, scaturita da Arikh, li configurò in marito e moglie. Poi li tagliò in due nel mezzo del petto, in modo tale che Binâ restò con la sinistra di H'cmâ e H'cmâ con la destra di Binâ. In seguito Arikh unì Guebourâ ed H’esed ognuna ad 1/4 di Thiphereth. H'cmâ fu allora il Padre, e Binâ la Madre. Essi sono in copula eterna, sebbene si affermi che la rottura dei Vasi le abbia unite, temporaneamente, schiena con schiena. H'cmâ, Binâ e Daath di Arikh sono chiamati i tre cervelli di Arikh. Le Sephiroth Netzâ e Hod e la parte inferiore di Thiphereth si ripiegarono su Guebourâ ed H’esed; anche Yesod e Malcouth risalirono. La fiamma di Arikh che configurò il Padre e la Madre era formata da quattro emanazioni di H’esed e da cinque di Guebourâ. Le prime scendendo, le altre risalendo si combinarono disponendo i Chasadim all'interno ed i Geburoth verso l'esterno. In tale maniera furono formate due Persone, le quali sopra l'ombelico furono chiamate il Padre e la Madre (Abba ed Imma), mentre sotto, Israël Sabha (l'Anziano di Israël) e Tebunah (Intelligenza). I Chasadim o Benevolenze rappresentano gli oggetti intelligibili; i Geburoth o Rigori, il potere di comprendere; e così il Padre ha restituito la Luce alle cose intelligibili e la Madre ha ristabilito il potere di comprenderli. Tutto sommato, si vede che il Padre e la Madre conseguono, inizialmente, da uno scambio parziale tra i due lati di H'cmâ e Binâ, in un secondo tempo da una concentrazione su Thiphereth delle quattro Sephiroth che la circondano, e da una risalita della parte inferiore. Le emanazioni della Benevolenza avvolgono, in seguito, quelle del Rigore. Prima di affrontare la formazione di Seir e della sua Sposa, i quali, in qualche modo, rappresentano la Restaurazione dei Vasi, è utile precisare, per quanto possibile, i ruoli delle Persone che abbiamo incontrato. Il racconto sembra indicare che le persone di Arikh, del Padre e della Madre siano soggetti successivi alla Rottura dei Vasi, e tuttavia prima di questa rottura già si parla del Padre e della Madre, ma si afferma che essi esistevano sotto la modalità di punti. La formazione che si opera dopo la rottura dei vasi, indica, probabilmente, che questi modi di manifestazioni, chiamate Padre e Madre, sono discesi da un dominio in cui l'unità divina abbaglia, e si sono rivestiti, in qualche modo, di una modalità più distinta in cui gli influssi si differenziano per meglio adattarsi alle creature. Non dimentichiamo che tutto questo processo è dominato da Adam Qadmon, il quale, probabilmente, rappresenta il Verbo Creatore. Questo Verbo, che è il Figlio di Dio uguale a suo Padre, tramite cui il Padre si rivela, e per il cui tramite tutto è stato fatto, questo Verbo, dicevamo, si manifesta per gradi. Abbiamo, dunque, l'Adam Qadmon occulto, che talvolta si identifica ad Aïn Soph; poi si configura come Attik Jomin, ed allora si dice formato dalle Sephiroth superiori comprese in Kether del Mondo dei punti. In lui non è presente alcuna nozione di sesso, ma piuttosto concetti che fanno riferimento ad un davanti e ad un dietro, tanto è vero che soltanto il suo davanti si manifesta. Si concepisce, quindi, in Attik una decade di Sephiroth. Le tre superiori non sono ricoperte da nulla. Le ultime Sephiroth di Kether, con cui è formato Attik, costituiscono Arikh, il Macroprosopo. Arikh ha in se i due sessi, maschio a destra, femmina a sinistra. Al lato destro corrisponde il nome hm = 45 , a quello sinistro il nome bn = 52. Il secondo ternario delle Sephiroth di Attik, è ricoperto dal primo ternario delle Sephiroth di Arikh; i 2/3 superiori dei suoi Netzâ e Hod sono ricoperti da H’esed e Netzâ, Guebourâ e Hod di Arikh, infine il suo Yesod, da Thiphereth di Arikh. Arikh raggiunge con il suo Malcouth il limite del mondo di Atziluth; però esso estende le sue gambe ed i suoi piedi attraverso il mondo di Briah o mondo della Creazione, quello dove si è effettuata la rottura dei Vasi. Ripiegherà, in seguito, le sue gambe per riportare fino ad Atziluth le luci, che saranno raccolte dopo quest'evento. Dopo la rottura dei Vasi, Arikh è formato (almeno relativamente al mondo Briah). Scende in Briah al terzo inferiore di Netzâ e Hod di Attik; e qui sfuggono dall'estremità dei piedi di Attik come due mammelle. Poi cresce e sale in Atziluth per ricoprire, questa volta, le sette Sephiroth inferiori di Attik (che si ripiega, probabilmente, i suoi estremi inferiori fino in Atziluth). È allora che si formano il Padre e la Madre, secondo quanto è stato detto. Questi, una volta formatisi, scendono anche in Briah, per risalire in seguito a ricoprire i 2/3 superiori di Netzâ e Hod di Attik. Attik ha il nome hm avanti, bn indietro, ma si manifesta soltanto tramite la sua faccia anteriore; Arikh ha il nome hm a destra, il nome bn a sinistra. Quando il Padre e la Madre sono faccia a faccia, il Padre ha il nome ub la Madre hyha (yodata) =161. Il dorso a dorso risponde all'involuzione dei nomi (Retrocedere, dimenticare hkct = 728). L'unione si stabilisce, inizialmente, tra i nomi bu e gs. Tale unione genera una luce nuova che esce dalla fronte, il nome hm. Questo comprende gli accenti (Taamin), i punti (Nekudoth), gli apici (Taggim) e le lettere (Othioth) che rispondono rispettivamente ad Attik, Arikh, Abba ed Imma, Seir e la sua Sposa. I punti del nome hm formarono il nome bn che fu la sposa di hm. Questo nome si divise in quattro, come il precedente e trova riscontro con le spose di ciascuna delle persone. L'effetto di questo nuovo stato fu che ogni persona si distese fino al limite di Atziluth, si rivestirono le une con le altre e ciascuna fu la neschamah di un'altra. I Vasi che si riempirono per questa mediazione poterono, allora, sopportare la luce. Di più, le luci poterono produrre delle operazioni mentre prima i vasi erano soltanto dei punti, e le luci restavano inattive. • Indice della Sezione • • I Preliminari • Le Luci e i Vasi • La Rottura dei Vasi • Le Tre Teste - Microprosopo • • Le Gerarchie • Le Pienezze • Le Note •
|