Prima della lettura delle lettere
(Estratto di un trattato di chimica di Eckartshausen)
Si oculus tuus fuerit simplex totum corpus tuum lucidum erit. (Luca, 11: 34) (2) L'occhio interiore dell'uomo, è la ragione, potentia hominis intellectiva, mens.
Se questo occhio interiore è illuminato dalla luce divina, allora è il vero sole interiore grazie al quale tutti gli oggetti vengono a nostra conoscenza.
Finché la luce divina non illumina quest’occhio, il nostro mondo interiore vive nelle tenebre. L'aurora della nostra interiorità comincia quando questa luce si alza.
Questo sole dell'anima illumina il nostro mondo intellettuale, come il sole esterno illumina il mondo esterno.
Come, al levare del sole esteriore, gli oggetti del mondo sensibile ci diventano poco a poco visibili; così, all'alba spirituale, gli oggetti intellettuali del mondo spirituale o razionale vengono a nostra conoscenza.
Come la luce esterna ci illumina sulla Strada del nostro pellegrinaggio, così la luce interiore ci illumina sulla via della salvezza.
Ma, come l'occhio esterno dell'uomo è esposto a differenti pericoli, l'occhio interiore lo è parimenti. L'occhio interiore deve essere conservato sano, puro ed inalterabile: allora può elevarsi, come l'occhio esterno verso il cielo; e, come l'occhio esterno può guardare il firmamento, le stelle ed il sole, così l'occhio interiore può vedere tutto il Cielo, gli angeli e Dio stesso - così come è scritto: Signatum est super nos lumen Vultûs tui (Ps. 4); Ostendam omne bonum tibi (Ex. 33, 19) (3).
Quale grande destino ha l'uomo interiore!
Il suo spirituale può elevarsi fino agli angeli ed alle intelligenze sovra-angeliche; può avvicinarsi al Trono della Divinità, e vedere in sé tutte le magnificenze dei mondi divino, spirituale e fisico; Averte oculum tuum, ne videat vanitatem (4).
Devia la tua anima, il tuo occhio interiore, da tutte le cose che non sono Dio; chiudilo alla notte degli errori e dei pregiudizi, e aprilo solamente al Sole spirituale.
Questo Sole spirituale è J.-C.! Perché, come il sole esterno possiede la luce ed il calore, rende tutto visibile e tutto fa fruttificare; così questo sole interiore rende tutto suscettibile di essere conosciuto nello spirito ed attivo nel cuore: perché la Saggezza e l'Amore sono le sue forze, la Ragione e la Volontà dell'uomo i suoi organi. Esso perfeziona i nostri poteri con la Saggezza e la nostra volontà con l'Amore.
SULLO SVILUPPO DELLE FORZE UMANE
Più un corpo ha organi per la ricezione, lo sviluppo e la propagazione di influenze diverse, più certamente la sua esistenza è ricca e perfetta, perché ha più potenziale vitale. Tuttavia possono dormire in noi parecchie forze per le quali non abbiamo organi e che, di conseguenza, non possono agire.
Queste forze latenti possono essere svegliate, ovvero possiamo organizzare noi stessi affinché diventino attive in noi. L'organo è una forma nella quale agisce una forza; ma ogni forma consiste nella direzione determinata dalle parti verso la forza agente. Organizzarsi per l'azione di una forza vuol dire semplicemente dare alle parti una tale forma o situazione affinché la forza possa agire. È in ciò che consiste l'organizzazione.
Ora, come per un uomo che non ha affatto organi, e dunque nessun occhio per la luce, la luce non esiste realmente, mentre tuttavia tutti quelli che hanno questo organo ne godono; così molti uomini non possono godere di qualcosa di cui altri possono godere. Voglio dire che un uomo potrebbe essere organizzato in modo tale che senta, ascolti, veda, gusti cose che un altro non potrebbe sentire né ascoltare né vedere né assaggiare, perché l'organo gli manca.
Così, in questo caso, tutte le spiegazioni sarebbero infruttuose; perché l’uno mischia sempre le idee che ha ricevuto dal suo organo particolare con le idee dell'altro, e può gustare e comprendere qualcosa nella misura in cui essa viene percepita con le sue proprie sensazioni. Come noi riceviamo tutte le nostre idee dai sensi e come tutte le operazioni della nostra ragione sono delle astrazioni di impressioni sensibili, così non possiamo farci nessuna idea di molte cose, perché ancora non abbiamo sensazioni di queste cose. Ci diventa percettibile solo ciò per cui siamo dotati di un organo (di percezione).
Da ciò sembra essere dimostrato che gli uomini organizzati per lo sviluppo delle forze superiori non possono dare a quelli che non sono organizzati a ciò nessuna idea, se non molto vaga, della verità superiore. Così tutte le nostre dispute ed i nostri scritti servono poco. Gli uomini hanno il dovere di essere prima organizzati per la percezione della verità. Se anche scrivessimo degli in-folio tutti interi sulla luce, i ciechi non vedrebbero più chiaramente. Si deve dar loro anzitutto l'organo della visione.
Adesso, la domanda è: “In che consiste l'organo di percezione della verità? Che cosa rende l'uomo capace di riceverla?” Rispondo: “Nella semplicità del cuore”; perché la semplicità mette il cuore in una situazione adatta a ricevere puramente il raggio della ragione e ciò organizza il cuore per la ricezione della Luce.
2. Se il tuo occhio sarà semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso.
3. Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. (Salmo 4:7); Ti mostrerò Colui che ogni bene in sé comprende (Esodo 33:19)
4. Devia il tuo occhio, che non si fissi sulle vane apparenze.
• Indice •
• Biografia dell'autore • Introduzione • Per Meditare • Prima Lettera • Seconda Lettera •
• Terza Lettera • Quarta Lettera • Quinta Lettera • Sesta Lettera • Appendice •