MILINDAPAÑHA
LE DOMANDE DEL RE MILINDA
LIBRO IV - Capitolo I

Mld:IV.1.10 - Gli onori al Buddha

 

Allora Milinda il re, dopo aver ottenuto il permesso, si prostrò ai piedi del maestro e, con mani giunte in segno di rispetto, disse: “Venerabile Nagasena, alcuni capi di altre sette così affermano: ‘Se il Buddha accetta dei doni non può essere completamente trapassato. Egli è ancora in unione col mondo, continuando la sua esistenza in qualche parte del mondo e partecipando ancora alle realtà mondane; e quindi ogni onore a lui attribuito risulta vano e vuoto. D’altra parte se fosse completamente trapassato, distaccato dal mondo, al di là di ogni esistenza, allora non gli si offrirebbero onori. Perciò ogni atto a lui rivolto diventa vuoto e vano perché colui che è completamente liberato non può accettare onori.’” Questo è un dilemma con due corna. Non è argomento per coloro che sono privi di conoscenza, ma solo per i saggi. Distruggete questa eretica rete e mettetela da parte. A voi ho posto questo enigma. Offrite ai futuri figli del Glorioso occhi per vedere l’enigma per lo sconcerto degli avversari.”

“Il Beato, o re, - replicò il monaco – è completamente liberato. Ed il Beato non accetta doni. Anche ai piedi dell’Albero del Risveglio egli rifiutò ogni tipo di omaggio, tanto più ora che è completamente trapassato con una forma di trapasso che non lascia alcuna radice (per la formazione di una nuova esistenza). Perciò, o re, così è stato detto da Sariputta, il capo della fede:
“Sebbene adorati, questi Ineguagliabili, analogamente
da dei ed uomini, tutti loro non badano
a doni o ad onori. Essi né li accettano
né li rifiutano. In ogni era
tutti i Buddha così furono e così saranno!”


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