MILINDAPAÑHA
LE DOMANDE DEL RE MILINDA
LIBRO II - Capitolo II

 

Mld:II.2.1 - Colui che rinasce

 

Il re disse: “Colui che rinasce, Nagasena, rimane lo stesso o diventa un altro?”
“Né lo stesso né un altro.”

“Datemi un esempio.”
“Cosa pensate, o re? Voi una volta eravate un bambino, un piccolo e tenero essere, in posizione fetale. Era quell’essere lo stesso di voi una volta adulto?”
“No. Quel bambino era una cosa ed io ora un’altra.”
“Se voi non siete quel bambino, ne consegue che voi non avete avuto né madre né padre, né maestro. Voi non siete stato istruito in cultura, nel comportamento e in saggezza. E come, grande re!La madre del primo stadio dell’embrione è diversa dalla madre del secondo stadio, o del terzo, o del quarto?La madre del bambino è una persona diversa dalla madre dell’uomo adulto? La persona che va a scuola è la stessa di quando ha concluso gli studi o un’altra? Colui che commette un crimine è uno ed un altro colui che viene punito con il taglio delle mani?”
“Certo che no. Ma cosa volete dire con ciò, venerabile?”
“Il monaco replicò: “Io direi che sono la stessa persona, ora che sono adulto, come quando ero un bambino in fasce, in posizione fetale. Perché tutti questi stati sono tutt’uno mediante il corpo.”

“Datemi un esempio.”
“Immaginate un uomo, o re, che accenda una lampada, brucerebbe tutta la notte?”
“Sì, penso di sì.”
“Ora, è la stessa fiamma che brucia nella prima veglia notturna e nella seconda?”
“No.”
“Allora vi è una lampada nella prima veglia ed un’altra nella seconda, ed ancora un’altra nella terza?”
“No. La luce arriva dalla stessa lampada per tutta la notte.”
“Proprio così, o re, è mantenuta la continuità di una persona o cosa. Uno rinasce, l’altro trapassa; la rinascita è, come fosse, simultanea. Così né come lo stesso né come un altro un uomo prosegue nell’ultima fase della sua coscienza.”

“Datemi un altro esempio.”
“É come il latte, che una volta munto dalla mucca, si modifica, dopo un po’ di tempo, prima si caglia, e poi dal caglio diventa burro, e dal burro diventa ghee. Ora è giusto dire che il latte era la stessa cosa del caglio, o del burro, o del ghee?”
“Certo che no, perché l’uno è un prodotto dell’altro.”
“Proprio così, o re, è mantenuta la continuità di una persona o cosa. Uno rinasce, l’altro trapassa; la rinascita è, come fosse, simultanea. Così né come lo stesso né come un altro un uomo prosegue nell’ultima fase della sua coscienza.”

“Ben detto, Nagasena.”