MILINDAPAÑHA
LE DOMANDE DEL RE MILINDA
LIBRO II - Capitolo I

 

Mld:II.1.3 - Come discutono gli studiosi

 

Il re disse: “Reverendo signore, volete ancora discutere con me?”
“Se volete discutere come uno studioso, Maestà, bene; ma se volete discutere come un re, allora no.”
“E come discutono gli studiosi?”
“Quando gli studiosi discutono una questione si confrontano e si persuadono fra di loro; uno di loro si convince dell’errore per poi riconoscere il proprio sbaglio; vi sono varie distinzioni e varie ragioni; tuttavia non sono mai irritati. Così discutono gli studiosi, o re.”
“E come discute un re?”
“Quando un re, Maestà, discute una questione, portando avanti un punto, se non si è d’accordo con lui su quel punto, egli è capace di punirlo, dicendo: ‘Infliggete tale e tale punizione a quell’individuo!’ Così discutono i re, Maestà.”
“Benissimo. Come uno studioso, e non come un re, discuterò. Parlate come volete, come con un fratello, o con un novizio, o con un discepolo laico, o addirittura con un servo. Non abbiate paura!”
“Molto bene, Maestà.” – disse Nagasena con gratitudine.
“Nagasena, ho una domanda da porvi.” – disse il re.
“Vi prego di porla, Maestà.”
“L’ho già posta, venerabile.”
“Ed io ho già risposto.”
“Cosa avete risposto?”
“E voi, Maestà, cosa mi avete domandato?”
Milinda il re pensò: “Questo monaco è un grande studioso. É molto bravo a discutere con me. Ed io avrò molte questioni su cui interrogarlo, ma prima di potergli chiedere tutto questo, il sole tramonterà. Sarebbe meglio continuare il dibattito domani a casa.” Così disse a Devamantiya: “Fate sapere al venerabile che il dibattito con il re sarà ripreso domani a palazzo.” E così dicendo, salutò Nagasena, e montato sul suo cavallo andò via, borbottando: “Nagasena, Nagasena!”
Devamantiya consegnò il suo messaggio a Nagasena, il quale accettò volentieri la proposta. Così di mattina presto Devamantiya, Anantakaya, Mankura e Sabbadinna si recarono dal re e dissero: “Deve venire oggi il venerabile Nagasena, Maestà?”
“Sì.”
“Con quanti monaci deve venire?”
“Con quanti ne vuole.”
Sabbadina disse: “Lasciatelo venire con dieci.” Ma il re confermò ciò che aveva appena detto. Sabbadinna nel ripetere il suo suggerimento, il re replicò: “Tutto è stato preparato. Perciò io dico: “Venga con quanti ne vuole.” Ancora Sabbadinna disse: “Lasciatelo venire con dieci.” “Pensate che non siamo capaci di sfamarli tutti?”
Allora Sabbadinna si vergognò.