Donne Vamp e Sex Appeal Naturae non artis opus
I segni zodiacali non furono creati dalla fantasia esaltata dei primi osservatori del cielo stellato, come da molti erroneamente è creduto; essi furono invece ideati dai Maestri della più remota antichità, i quali intesero fissare in simboli dei punti stabili della Vita Universale, come altrettanti centri conservatori di leggi cosmiche invariabili, interessanti i tre regni dell’Essere: il materiale, lo spirituale ed il divino. Nella esegesi occulta, non bisogna, quindi, mai perdere di vista che i simboli e le allegorie che la tradizione ci trasmette attraverso i millenni senza alterazioni, hanno un contenuto esoterico di carattere assoluto, e che, pertanto, essi adombrano leggi generali e comuni che trovano, e devono trovare, in ogni campo la loro applicazione. Trattando dell’amore terreno, noi dobbiamo cercare i punti di contatto fra i simboli ed il fenomeno amoroso, ponendo al centro dei dodici segni l’amore, il quale percorrendo l’uno dopo l’altro le dodici figurazioni, troverà in esse tutte le sue variazioni e tutti i suoi aspetti. Nel segno della Vergine, raffigurato nello zodiaco celeste da una giovinetta alata recante un ramoscello nella mano destra, il Mito pone il precetto dell’obbligo dell’amore di sé, ma questo precetto non va inteso nel senso di egoismo, né in quello di amor proprio, di dignità o di fierezza, bensì in un significato particolarissimo, singolarmente contessuto col problema dell'amore. La Vergine, a sé stante, rappresenta indubbiamente l’anima umana, il Me di ciascun individuo, in difesa del quale il Mito impone un amore centripeto per la conservazione della sua integrità. L’obbligo all’amore di questo Me ed il dovere di difenderlo, presuppongono dai pericoli: E precisamente di essi che ci occuperemo ora. Esistono particolari nature, fra gli uomini e fra gli animali, dotate di capacità assorbenti tanto vistose, che ad avvicinarle ci si accorge ben presto che qualcosa di sottile defluisce da noi verso questi esseri, depauperandoci di vitalità. Si manifesta, cioè, come un’emorragia di forza vitale, che scorre da noi verso gli altri e che, a lungo andare, fa deperire il nostro corpo fisico consumandolo lentamente fino a ridurlo agli estremi. Questo fenomeno, constatato e catalogato da migliaia di osservatori, si chiama vampirismo e si manifesta tutte le volte che una natura vampirica si avvicina ad una natura meno assorbente, che si lascia sottrarre forza vitale, opponendovi scarsa resistenza. Le forze vampiriche emanano dai plessi nervosi e si distribuiscono nel corpo astrale, ove, disposte a vortici, attirano gli elementi "pranici" (1) dall’ambiente. Gli ammalati in via di guarigione, i vecchi di sana costituzione, le donne fortemente sessuali, manifestano un vampirismo molto accentuato, ed è per questo che i bambini, che sono sempre esuberanti e saturi di forza vitale, non si debbono lasciare lungamente vicini agli ammalati ed ai vecchi, sotto pena di vederli deperire con conseguenze spesso molto gravi. Molte donne offrono esempi di vampirismo incosciente assai caratteristici: esse depauperano gli uomini più solidi e robusti in pochissimo tempo, e non soltanto per gli eccessi sessuali cui li sottopongono. É pericoloso unirsi con una donna che abbia al suo attivo un paio di vedovanze: è molto probabile che questa abbia inconsciamente ed indirettamente provocata la morte dei suoi precedenti mariti per la debilitazione alla quale il suo vampirismo li aveva portati, si che le forze di resistenza alle malattie comuni ne furono molto diminuite. Il popolo, che nella sua ignoranza riesce sempre ad avere una grande somma di buon senso, chiama queste donne Vamp, termine inglese che si traduce donna fatale, ma che ci lascia supporre un significato più speciale e più vicino al vero. La donna vamp sugge vitalità e con essa intelligenza dal soggetto; se ne impadronisce, lo avvolge, lo paralizza, come una piovra la sua preda, e lo consuma. Col diminuire delle sue forze vitali, il soggetto perde di conseguenza ogni energia volitiva, si abbandona supinamente alla dolcezza di questo svenamento successivo e continuo ed é condotto a rinunziare ad ogni indipendenza. La sua personalità diventa il succube passivo ed inerte della personalità dell’altra, che si arricchisce di energia e di potenza. La vittima è, ormai, un relitto morale e materiale che attende, indifferente ed abulico, l’ultima ondata che lo sommergerà nei gorghi della vita e, forse, della morte. In tutti i casi di passione morbosa, noi abbiamo potuto accertare un vampirismo in atto e, talvolta, così spinto e specializzato che la vamp, allontanata dal suo soggetto, perdeva la floridezza, lo spirito, le attrattive che - invece - raggiungevano il maximum allorquando vampirizzava la sua vittima. Nelle donne vamp v’é qualcosa delle piante parassite, le quali suggiono la linfa elaborata da altre piante per vivere rigogliose. Il mistero della malattia delle perle, le quali sul seno di alcune donne avvizziscono e perdono il loro splendore, consiste appunto nel potere assorbente di queste donne, che sottraggono la vitalità a quei preziosi prodotti organici, che quasi ne muoiono. Il potere vampirico della donna diventa estremo nei periodi mensili: é accertato che esso diventa tanto mortifero, da indurre la putrefazione nei grassi animali e vegetali, e che uccide, fulminandole, le piante più rigogliose e robuste che sono eventualmente toccate da lei. L’iniziato che sa queste cose, quando gli capita d’incontrarsi con una donna cosiffatta, deve chiamare a raccolta tutte le sue forze per costituire una barriera insormontabile alle influenze deleterie della vamp. Egli avverte nella sua esercitata sensibilità, il tentativo di suggiamento vorticoso dell'aura promanante dalla vamp, che lo avvolge e lo costella di ventose astrali; dal dolce, languido torpore che si diffonde per tutto il suo essere, chiaramente percepisce che la vampirizzazione si sta esercitando con un certo successo. Prima che una corrente stabilisca il defluire continuo delle sue forze astrali verso l'altra, prima che il suo corpo eterico sia completamente avvolto e ceda all'aspirazione esercitantesi dall'esterno, egli provvede alla difesa coi mezzi dei quali le conoscenze magiche l’han dotato. Queste difese consistono principalmente nell'irrobustire le forze spirituali profonde con autosuggestioni appropriate e con il resistere vittoriosamente all'impulso sessuale che la donna vamp suscita quasi sempre nell’altro sesso. Le vibrazioni speciali che la vamp diffonde intorno a sé, estremamente polarizzate in senso negativo, esercitano un tremendo potere attrattivo e non sul maschio soltanto. Dalla vamp si sprigionano effluvi sottili, che agiscono su tutto il sistema del gran simpatico come gli afrodisiaci e determinano in chi l'avvicina, una sovreccitazione sensuale, che gli inglesi, con termine appropriatissimo, chiamano sex-appeal. Il richiamo sessuale si avverte in tutta la sua animalità e diventa lo stimolo d’un amore che, presto, trasmoderà in passione. L’amplesso di una vamp non soddisfa né sazia; ma illanguidisce ed amplia il desiderio in ragione diretta della debilitazione che produce. Colui che é preso nelle spire vampiriche difficilmente ne potrà venir fuori illeso, perché il suo sangue ed i suoi nervi, impoveriti di fluido vitale, indeboliscono le forze di resistenza della ragione; mentre il corpo astrale assoggettato all'astralità dell’altra, ne diventa come un’appendice quasi incapace di vivere di vita propria. Il magista che riconoscesse di trovarsi in presenza di una vamp, opponga un ideale muro di amianto fra sé ed il fuoco micidiale delle irradiazioni della sua nemica, diffidi di se stesso e delle proprie forze e non si esponga temerariamente ad un pericolo gravissimo, a meno che non sia tanto innanzi nell’iniziazione da poter affrontare con certezza di successo, questo che é uno dei più grandi pericoli per lui.
Note: 1- Elementi pranici: Elementi componenti la vitalità. Da "prana" o etere vitale secondo le dottrine indù.
Premessa Ariete Toro Gemelli Cancro Leone Vergine Bilancia Scorpione Sagittario Capricorno Acquario Pesci
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