Il tuo browser non supporta il tag embed per questo motivo non senti alcuna musica

 

La grande opera d’amore

Non plus ultra

 

Misterioso e profondo è, in rapporto all'amore, il significato esoterico del segno zodiacale dei Pesci.

Fra tutti gli animali i pesci sono quelli che dimostrano la condotta d'amore più casta e più affettuosa. Al tempo degli amori il maschio corteggia lungamente la femmina di sua scelta, prepara nella sabbia o fra le anfrattuosità degli scogli il nido ed attende che la femmina, acconsentendo, vi vada a deporre le uova, ch'egli feconderà solitario. L'atto d’amore è così compiuto; senza unione, senza contatto, in un matrimonio esclusivamente psichico.

La figurazione del segno, rappresenta due pesci uniti da una lunga ombelicazione, che evidentemente simbolizza l'unione che si effettua attraverso un mezzo che, pur essendo invisibile, stabilisce una continuità fluidica fra i due sessi.

L'episodio mitico del mostruoso Tifone, figlio della Terra e dell’Inferno, che dalle cento teste di drago vomita fuoco e che, ebbro di libidine perseguita Venere, corrisponde - secondo i mitologi - al segno dei Pesci; perché é dalla castità che la Dea è aiutata a costruire una barriera insormontabile fra lei e l'insatirito mostro.

Al mago d'amore questo segno ammonisce ancora una volta che la sua forza risulterà inane, se oserà attaccare chi si é già resa invulnerabile oltre la barriera di un sincero voto di castità; tuttavia lo stesso segno rivela che esiste ancora la possibilità di un trionfo oltre tutte le barriere; ma che per raggiungerlo è d'uopo che l'amore terreno si trasmuti sin qualcosa di essenzialmente diverso e più alto, difficilmente comprensibile dai profani. Qui si tratta della Grande Opera d'amore, mistero magico e religioso che solo pochissimi hanno penetrato, perché riservato ai soli iniziati all'alta magia, a coloro i quali, cioè, attraverso il travaglio dell’esperienza e dello studio, hanno superato le acque e si trovano nelle condizioni di perfezione e di compiutezza.

Chi si accinge a compiere la Grande Opera, deve avere rinunziato ai piaceri fuggitivi ed illusori dell'amore umano, perché deve già sapere che essi non rappresentano che un pallido riflesso di quel che è la perfetta comunione col piano celeste di Venere. ove la voluttà diventa vertigine dell’anima d’ineffabile dolcezza.

L’amplesso carnale non ha più significato quando esso non é che uno spiraglio aperto e poi rapidamente rinchiuso sul vero cielo della Dea dell'amore, ove l'animo dell'iniziato può soddisfare, senza mai estinguerla. la sua sete amorosa al pari degli Dei.

L'insegnamento per raggiungere questo scopo. non può esser dato dettagliatamente. senza profanare uno dei misteri più segreti della Scienza: il lettore, perciò, si accontenti dell'adombramento che noi gli daremo e che potrà essere sufficiente per un tenace e serio seguace dell'Arte Ermetica.

Per compiere la Grande Opera della comunione sul piano effettivo di Venere, l'attore deve essere, dunque, molto progredito nella via; anzi tanto progredito da soffocare le forze oscure e passionali che affiorano dall'imo della sua astralità, ancora connessa alla carne ed al sangue.

Quando, secondo il Rito, avrà evocato il fantasma dell'amata, e l’avrà in sua balìa, quando l'altra sarà astralmente intervenuta astrettavi dalla potenza evocatrice sprigionata dall'iniziato, tutti gli istinti ed i desideri carnali balzeranno in guerra contro il nuovo ordine che li opprime e tenteranno di riattivare nel Corpo fisico di lui la sua stessa astralità già libera per la operazione. Un attimo di debolezza in questo momento farebbe naufragare l’opera, una insufficiente preparazione del mago annienterebbe ogni risultato. Deve perciò, il magista, presentarsi col Sole del suo cuore assolutamente sgombro da ogni nube e da ogni scoria del basso, mantenersi teso verso il fine propostosi, ed immobilmente, senza contatto, suscitare nell'ambiente uno stato di vibrazione sempre crescente, finché tutta l’astralità presente non sia in sincronia con questa frequenza sempre più elevata. Le astralità vibranti giungeranno al limite-luce, luce verde-nera, cioè il Cielo di Venere sarà scoperto ed il possesso sottile e silenzioso si compirà attraverso una vertigine che può essere protratta per un tempo indeterminato.

É questo il mistero nascosto sotto il simbolo dei Pesci, l'ultimo mistero amoroso della catena zodiacale, che noi abbiamo in parte rivelato per non lasciare grandi lacune in questo breve studio magico-amoroso.

*
* *

Ora che il circolo zodiacale si è chiuso sul casto segno dei Pesci, e che il lettore, attraverso le dodici allegorie ha assistito allo svolgersi del rapido film dell'amore magico, ci permettiamo un fraterno consiglio: “Coloro i quali non siano profondamente convinti delle verità contenute in questo scritto, faranno bene a gettare nel cestino questo libercolo e dimenticarne gli insegnamenti, che per essi diventano inutili e vane ciancie, che non trovano riscontro nella vita reale e comune.

Coloro, invece, che vi trovassero qualcosa di esatto e sentissero interiormente risuonare un'eco

concordante con le nostre parole, ma che non fossero ancora familiarizzati con operazioni occulte, prima d'intraprendere qualsiasi lavoro, si formino una cultura ed una esperienza magica, senza di che ogni tentativo abortirebbe.

Coloro, infine, che già fossero sulla via, rammentino che tutto quanto é riportato in questo libro, è stato acquisito attraverso esperienza diretta e che quel che riguarda la psicologia femminile é frutto di lunga pratica e risulta da accurate ed innumerevoli ricerche psicologiche svolte sotto tutte le latitudini e presto quasi tutte le razze che abitano il nostro pianeta”.

 

Indice

Premessa Ariete Toro Gemelli  Cancro Leone Vergine Bilancia

Scorpione Sagittario Capricorno Acquario Pesci