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Il Talmud non è, a rigor di logica, un testo di Qabalah. Considerato, però, che tutte le scuole e tutti i maestri vi fanno costante riferimento, si è reputato opportuno includerlo tra le opere di riferimento.
Il Talmud (תלמוד) (che significa insegnamento, studio, discussione dalla radice ebraica LMD) è uno dei testi sacri dell'Ebraismo: diversamente dalla Torah, il Talmud è riconosciuto solo dall'Ebraismo, che lo considera come la Torah orale, rivelata sul Sinai a Mosè e trasmessa a voce, di generazione in generazione, fino alla conquista romana. Il Talmud fu fissato per iscritto solo quando, con la distruzione del Secondo Tempio, gli ebrei temettero che le basi religiose di Israele potessero sparire. Esistono due raccolte talmudiche: quella di Gerusalemme, terminata nel V secolo della nostra era e quella di Babilonia, portata a termine all'inizio del VI secolo. Tutte e due espongono l'identica Mishnah, vale a dire l’interpretazione della Thorah (Legge Scritta) da parte dei Tannaim, però la prima raccoglie la Ghemarah palestinese, ovvero i commenti alla Mishnah degli Amoraïm (commentatori) di Palestina, la seconda riporta quelli di Babilonia. Quest'ultima è di gran lunga più corposa. Il Talmud di Gerusalemme comprende un sottile in-foglio, mentre quello di Babilonia è composto da dodici volumi. Tale differenza è dovuta al fatto che gli studi talmudici furono a lungo fiorenti in Babilonia anche molto tempo dopo che la vita sociale ed intellettuale era scomparsa in Palestina.
Nel sito è presente una sezione interamente dedicata al Talmud.
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