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Sepher ha-Bahir o "Libro della Luce" (Luminoso) è il testo più antico della letteratura cabalistica (a tale proposito sarà illuminate la lettura del capitolo "Il problema" del testo dello Scholem "Le origini della Kabbala" ed. Il Mulino 1973). Da dire che a questo libro sono stati attribuiti due titoli: Midrasch di Rabbi Nechounia ben Nakanah perché è con un intervento di questo Rabbi che inizia il libro; e Sepher ha-Bahir, o Libro della Chiarezza, a causa di un riferimento fatto dallo stesso Rabbi Nechounia a Giobbe, capitolo 37, versetti 21-22: «Ora, adesso non si vede la chiara luce; essa è nascosta fra le nuvole; ma poi soffia il vento le disperde e la luce appare. Dal Nord arriva lo Splendore».
Questo testo è costituito da una raccolta di massime o brevissimi commenti sui versetti della Bibbia e si presenta come un dialogo fittizio fra due Dottori delle scritture. Qui per la prima volta viene esposta la dottrina delle Sephiroth, forse intese nel senso della nuova Qabalah, l'ipotetico è di rigore perché le Sephiroth non vi sono presentate con i nomi che conservano attraverso tutta la Qabalah teorica, ma con l'antica denominazione di Maamarim (parola creatrice).
Nel sito è presente una sezione interamente dedicata al Sepher ha-Bahir.
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