| Introduzione Il significato delle immagini e dei racconti che costituiscono il simbolismo antico si ricollega da una parte allo schematismo (fonetico, numerico, geometrico) dall'altra all'animismo (caratteri, tendenze, proprietà). È riconducendo le cose e le azioni concrete alla loro architettura schematica, e ancora alla loro caratteristica animica che si può trasformare in nozioni esplicite le intuizioni suggerite dalle figure stesse. Lo schematismo è il polo della rappresentazione esterna e della concezione cosmologica. L'animismo è il polo della rappresentazione interna e della concezione psicologica.
Ora, tra i simboli, alcuni rispondono alla preoccupazione di accordare la cosmologia e la psicologia, l'oggettivo ed il soggettivo, l'universo e l'uomo. Queste sono le immagini mezze umane, mezze animali. La testa di animale che sormonta un corpo umano sembra indicare una funzione cosmica speciale compiuta tramite l'attività intelligente. È l'espressione immaginosa che corrisponde alla legge scientifica. Invece di tradurre il fatto con una relazione generale ed astratta, eleva l'esempio concreto al valore di un modo che si impone all'attività dell'uomo. La testa umana collocata su un corpo di animale rammenta la subordinazione del movimento e della vita alla sintesi mentale. È l'espressione immaginosa che corrisponde al principio metafisico. Invece di formulare l'idea con una costruzione di concetti, suggerisce un modo di attività razionale che deve permettere all'uomo di realizzare questa sintesi. La Sfinge appare come il simbolo più antico che riassume questo ultimo ordine di idee. Sembra essere il geroglifico di questa definizione: l'uomo è l'animale ragionevole.
Come l'animalità e la ragione si conciliano nell'essere umano? Come si riferisce questa unione al destino dell'uomo? Tali sono i problemi che riassume il simbolo della Sfinge.
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