Italiani, Fratelli d'Italia,
Molte persone, di fronte alle
incertezze del nostro tempo e a una crisi esistente che non è solo
socio-economica ma valoriale, hanno scelto di guardare il futuro
attraverso le cupe lenti della rassegnazione, ponendosi in balia degli
eventi e dei potentati. Ma chi conosce l'Uomo sa che occorre reagire:
l'Uomo libero può sempre trovare dentro di sé e nella relazione con gli
altri la chiave per aprire la porta di un futuro luminoso. Solo
ricercando nel profondo dell'essere umano e del suo mistero, si possono
rinvenire le risorse per guardare al domani con fiducia, nonostante
tutto.
Il primo strumento utile è la
cultura, cioè la capacità di vedere la realtà, di coglierne l'essenza in
uno sguardo di insieme, logico, coerente e simbolico. Uno sguardo capace
di dare un senso al vissuto, di trovare soluzioni ai problemi, di
saltare gli ostacoli che la vita mette sul cammino, di aprire varchi in
quelli che sembrano vicoli ciechi, costruendo così una nuova coscienza
civile e una storia aperta.
L'essere umano non è un'isola
e trova il meglio di sé quando esce dalla gabbia del solipsismo e
incontra l'altro. Un 'altro' in cui scopre quell'eguaglianza profonda
che supera ogni diversità e rende l'estraneo familiare, Fratello del
proprio tempo di vita e di ricerca. Scoprendo anche che nell'Italia in
cui viviamo il male non è la fragilità delle Istituzioni ma la crisi
delle coscienze, la fiacchezza di sentimenti, l'assenza di fede vera
nella libertà. Sotto l'apparenza della libertà, domina l'animo del servo
e il vuoto interiore. Non è questa la libertà che il XX Settembre 1870
annunciava.
Si può e si deve invertire la
rotta, costruendo anche sulle rovine. Cultura e Fratellanza sono due
strumenti con cui si può ancora cambiare il mondo. E costruire il Tempio
dell'Umanità.
Da Villa "Il Vascello" Roma 20 Settembre 2013 |