MILINDAPAÑHA
LE DOMANDE DEL RE MILINDA
LIBRO IV - Capitolo VII

Mld:IV.7.11/12 - É, ma non nel mondo

 

(Dilemma 64)

11. “Venerabile Nagasena, nel mondo dei Buddha, dei Pakkeka-Buddha, dei discepoli dei Tathagata, dei supremi sovrani, dei re di un solo paese, dei deva e degli uomini si trova il ricco ed il povero, il felice e l'infelice; uomini che sono divenuti donne, e donne che sono divenute uomini; vi sono buone e cattive azioni, ed esseri che sperimentano il risultato delle loro virtù e dei loro vizi; troviamo creature nate da uova, nell'acqua, in sedimento, o venute alla luce da una semplice ed apparente nascita; creature senza piedi, bipedi e quadrupedi, e creature con molti piedi; troviamo Yakkha e Rakkhasa, Kumbhanda, Asura, Danava, Gandhabba, Peta e Pisaka, Kinnara, Mahoraga, Naga e Supanna, maghi e stregoni; ci sono elefanti, cavalli, mandrie, bufali, cammelli, asini, capre, pecore, cervi, maiali, leoni, tigri, leopardi, orsi, lupi, iene, cani, sciacalli e molte specie di uccelli; vi è l'oro e l'argento, la perla, il diamante, la calce, la roccia, il corallo, il rubino, la pietra di Masara, l'occhio di gatto, il cristallo, il quarzo, il ferro, il rame, l'ottone ed il bronzo; vi è il lino, la seta, il cotone, la canapa e la lana; vi è il riso, l'orzo, il miglio, il grano kudrusa, i fagioli, il frumento, il seme oleoso e la veccia; vi sono profumi preparati da radici, la linfa, il midollo, la buccia, le foglie, i fiori, i frutti e tante altre cose; troviamo l'erba, i cespugli, gli alberi, le erbe medicinali, le foreste, i fiumi, le montagne, i mari, i pesci e le tartarughe; tutto è nel mondo. Ditemi, venerabile, allora cosa non vi è nel mondo?”

12. “Vi sono tre cose, o re, che non potete trovare nel mondo. E quali sono? Tutto ciò, che cosciente o incosciente, non è soggetto alla decadenza ed alla morte – ciò non lo troverete. Quella qualità di ogni cosa, (organica o inorganica), che non è impermanente – ciò non lo troverete. E nel senso più alto non esiste nulla come l'essere.”

“Molto bene, Nagasena! Così è ed io accetto le vostre parole.”

 

Qui finisce il dilemma su cosa non vi è nel mondo