Cosi come è stato già evidenziato, sull'origine dell'eresia Catara, da parte della storiografia ufficiale, ancora si deve giungere ad una spiegazione cristallina e definitiva. Saltando a piè pari la tesi marxista che, in pratica delle eresie fa di tutta l'erba un fascio: ... molti tentativi ereticali furono manifestazioni popolari per riformare la chiesa ed avvicinarla al popolo, innalzando il popolo ...
che è anche, in una certa misura, la tesi di Gioacchino Volpe il quale indica le esigenze sociali economico-finanziarie delle masse inquiete come motore primo delle spinte ereticali, e consci che l'elencazione delle varie ipotesi sull'origine dell'eresia Catara ci condurrebbe troppo lontano e, del resto, le eresie dalla nascita della chiesa di Roma al XIII secolo furono molte: dai Marcioniti ai Manichei, dai Priscilliani ai Pauliciani, dai Bogomilli ai Patari, dai Valdesi ai Catari. Vero è che la caratteristica comune di tutte le eresie fu il "dualismo"; è appunto questo dualismo, patrimonio comune di tutte le eresie che sono state accomunate al Catarismo, che spiega e giustifica, i travasi, i contatti, le complicità tra l'una e l'altra di queste "religioni". Comunque stiano le cose sull'origine del Catarismo non si può nell'accostarsi al Catarismo, prescindere dall'eresia Manichea, dove l'innesto manicheo germoglia su di un terreno già plasmato dalle più profonde ed inestirpate radici celto-pagane. Ed è proprio in questa preesistente, e mai scomparsa cultura celta, che i Catari rappresentarono l'anima mistica degli Occitani. Le gesta ora nobili, ora esecrande, di Esclarmonda di Foix e di Simon de Monfort, dei Puri e Perfetti Catari e degli inquisitori domenicani i "domini canes", come amavano definirsi i persecutori di eretici sulle orme di Domenico di Guzman, i roghi di Béziers e di Carcassona, gli assedi e la disperata resistenza degli ultimi difensori armati dell'antica anima pagana, rivestita dei panni evangelici, contro una legge di morte e di peccato, non possono lasciarci, tuttora, indifferenti e neutrali. Le leggende ancor vive tra le balze scoscese del baluardo pirenaico, i roghi e le battaglie, gli eroismi ed i tradimenti non possono se non evocare l'eterna lotta, delineata da Mani, della Tenebra contro la Luce, del Dogma contro la Ragione. |