CAPITOLO TERZO La materia è una, & dalla sua unità estraggono i tre regni: il minerale, il vegetale & l'animale. È ciò che ha fatto dire a Platone queste parole misteriose: Tutto viene dall'unità, & tutto torna all'unità. I veri Filosofi, i degni Figli del tre volte grande Ermete, conoscono perfettamente questa materia unica nel suo principio, & trina nelle sue produzioni. Sanno che si trova ovunque, & che non possono fare un passo senza trovarla nella loro strada. Anche, quando ne hanno bisogno per il loro lavoro filosofico, sono certi di trovarla, per così dire, a portata della loro mano. Ma il resto degli uomini, la vede senza riconoscerla, & la tocca senza rendersene conto. Il numero di quelli che la cercano è grande! E quello di chi la possiede esiguo! La cupidigia delle ricchezze, l'avidità dei lussi, & generalmente tutte le istanze puramente umane, sono come altrettante luci che abbagliano gli uomini, & impediscono loro di vedere la verità; o come dei spessi veli che sottraggono ai loro occhi le perle & i diamanti che li circondano, & che calpestano continuamente ai loro piedi. Ciechi mortali, volete giungere alla conoscenza della nostra filosofia? Volete essere iniziati nei nostri sacri misteri? Cominciate con il liberarvi di questo interesse sordido & mercenario che vi tiranneggia senza pausa; ponete sotto i piedi questo orgoglio che vi corrode; & prendete la ferma risoluzione di non impadronirvi per voi solamente, o per la vostra sola famiglia, dei vantaggi che la natura o la fortuna vi presentano. Allora vi tenderemo una mano caritatevole, vi ammetteremo alla nostra compagnia, & vi riconosceremo per i nostri fratelli. Non c'è che un Dio, che è padre comune di tutti gli uomini. Quindi, non si deve avere che una sola famiglia sulla terra: tutti gli uomini devono vivere come fratelli. Considerato che sono soltanto i vizi quelli che impediscono questa bella unione, così è ai soli viziosi che chiudiamo l'entrata del nostro santuario, & per i quali non abbiamo nessuna pietà. In quanto a voi, cari principianti della santa filosofia, imitateci; non possedete niente in proprio, ma tutto in comune. È l'unico mezzo per rendervi favorevole il grande Ermete. Ma a che serve incitarvi alla virtù, visto che già vi muovete sotto i suoi stendardi? Ed è proprio grazie alla vostra condotta irreprensibile, che meritate di essere iniziati ai nostri misteri. Ascoltate, quindi, ciò che vado a dirvi, approfittatene, sarete felici, & io sarò soddisfatto. Dei tre regni, lasciate l'animale & il vegetale al volgo ignorante, & dedicatevi soltanto al minerale. Tra i tanti minerali che produce la natura, ce n'è uno unico in cui è racchiuso il grande segreto. Non indugiate a lavorarlo tuttotondo, & a cercare nel più profondo delle sue viscere, quella fontana nascosta che cela un'acqua che è il nostro vero mercurio filosofico. Questa acqua è il bagno degli elementi; è in lei che sono uniti & miscelati dalla natura, & determinati al genere minerale. Conoscerete questa acqua misteriosa dalle sue qualità: non è né calda, né fredda, né secca, né umida; o piuttosto è ogni cosa insieme, calda, fredda asciutta & umida. Sì, i miei cari emuli, essa rinchiude in se queste quattro qualità contrarie: riscalda senza bruciare, raffredda senza gelare, umetta senza bagnare, & asciuga senza alterare. Infine, questa acqua è l'acqua del mare filosofico sulla quale i Figli del Luce navigano senza temere nessuno pericolo, & dove i profani non mettono mai il piede senza fare naufragio: degno castigo per la loro temerarietà! Avendo questa acqua che è il nostro mercurio, unico principio della nostra Opera, come lo è dei sette metalli, avete tutto ciò che occorre; non resta più niente da cercare. Ma prima di possederla, bisogna avere questo sale, che è la nostra miniera. Eh! quale è questo sale, se non quel minerale che rinchiude dentro di se questa acqua di cui vi parlo, & che per questo chiamiamo dono, nei nostri libri: Venere ermafrodita, vale a dire, maschio & femmina insieme. Difatti, è maschio, perché è zolfo, & femmina, perché è mercurio. Come zolfo, è caldo & asciutto, ciò che conviene al maschile. È freddo & umido, ciò che ha rapporto al genere femminile. Degni Figli della Luce, non dimenticate mai queste parole misteriose di Platone: Tutto viene dall'unità, & tutto torna all'unità. Perché racchiudono tutto il nostro segreto; & come la materia si divide in tre regni, il minerale il vegetale & l'animale; parimenti, la nostra acqua misteriosa è composta di tre parti, di un corpo di un'anima & di un spirito. Ora, la composizione della nostra pietra filosofale, consiste unicamente nei suoi principi ben preparati, il corpo si sottilizza nello spirito, & lo spirito si fissa nel corpo, unendogli interamente la sua anima: ciò che accade rendendo questo corpo robusto, questo spirito sottile & penetrante, & questa anima potente. Successivamente a questa preparazione, unica nel suo effetto, ma tripla nel suo soggetto, giacché si tratta di preparare il corpo, l'anima & lo spirito; così come la natura non rimane mai in riposo fin quando non sia giunta al suo fine, così anche la nostra materia non tarderà a corrompersi, per generarsi di nuovo. La corruzione si conosce dal colore nero, & la generazione dal colore bianco; ciò che si chiama per allusione a questi due colori, il corvo & la colomba. Con ancora un poco di pazienza & di lavoro, il colore bianco si cambierà in rosso o arancione, & allora possederete tutto ciò che la nostra arte ha di più prezioso. Non mi dilungherò qui ad esortarvi di farne un uso conveniente, perché sono persuaso che la nostra Materia sarà sempre impenetrabile a quelli la cui intenzione non è retta. Dico più, se, per la più grande disgrazia che possa accadermi, la mia intenzione venisse a modificarsi, & volessi fare per me o rispetto a me, ciò che dovrei fare soltanto per gli altri, divenendo profano per questa visione puramente umana, la materia si rifiuterebbe al mio lavoro, & la natura ai miei disegni. |
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