CAPITOLO I

 

Dell'Interpretazione Teologica, che può essere data a questi Geroglifici, secondo il senso di me, l'Autore.

 

Ho dato a questo Cimitero, un Ossario, che si trova proprio davanti al suo quarto Arco, nel mezzo del Cimitero, e contro uno dei Pilastri di questo Ossario ho fatto disegnare con del carboncino, e dipinto grossolanamente, un uomo tutto nero, che guarda dritto a questi Geroglifici, riguardo ai quali è scritto in Francese: It voy merveile done moult Ie m'esbahi; che sarebbe, Vedo una meraviglia, che crea in me grande stupore: Questa, come anche tre tavole di Ferro e Rame dorato, ad Est, Ovest e Sud dell'Arco, è dove quei Geroglifici si trovano, nel mezzo del Cimitero a rappresentare la sacra Passione e Resurrezione del Figlio di Dio e ciò non deve in altro modo essere interpretato, se non secondo il suo comune senso Teologico, e fatto salvo che questo uomo nero, può bene essere proclamato una meraviglia di Dio nella trasmutazione dei Metalli, che è raffigurata in questi geroglifici, verso i quali egli così attentamente volge il suo sguardo, come vedere seppelliti così tanti corpi, che si leveranno ancora dalle loro Tombe nel temibile giorno del giudizio. D'altra parte io non credo sia necessario interpretare in senso Teologico il vaso di Terra sul lato destro di queste figure, all'interno del quale c'è una Penna ed un Calamaio, o piuttosto vaso di Filosofia, se tu togli le corde, e unisci la Penna ed il Calamaio: né agli altri due piace, che sono sui due lati delle figure di San Pietro, e San Paolo, all'interno uno dei quali, c'è una N che significa Nicholas, e dentro l'altro una F che significa Flamel. Pertanto questi vasi non significano nient'altro, ma che nella loro forma, ho fatto l'Opera tre volte. In più, a chi anche crederà che io abbia posto questi vasi nella forma di Scudo per rappresentare questa Penna e Calamaio, e le lettere maiuscole del mio nome, lasciamolo pure credere se vuole, poiché entrambe queste interpretazioni sono vere.

Né tu devi interpretare in senso Teologico le scritte che seguono, in questi termini NICHOLAS FLAMEL ET PERNELLE SA FEMME, che sarebbe, Nicholas Flamel, e Pernelle sua moglie, allo stesso modo come ciò non significa niente, se non che io e mia moglie abbiamo donato quest'Arco.

E così per la terza, quarta e quinta Tavola seguenti, ai lati delle quali è scritto: COMMENT LES INNOCENTS FVRENTOCCIS PAR LE COMMANDEMENT DV ROY HERODES che significa Come gli Innocenti furono uccisi dal comando del Re Erode. Il senso teologico è facilmente comprensibile dalla scritta, dobbiamo solo parlare del resto, che si trova sopra.

I due Dragoni uniti insieme l'uno dentro l'altro, di colore nero e blu, in un campo oscuro, che sarebbe a dire, nero, dei quali uno ha le ali dorate, e l'altro non le ha affatto, sono i peccati generati naturalmente, per i quali ciascuno ha il suo peccato originale, e nasce da un altro: Di essi alcuni possono facilmente essere cancellati, perché si compiono facilmente, perché ci volano incontro in ogni momento; e quelli che non hanno ali non possono mai essere cancellati, tale è ad esempio il peccato contro lo Spirito Santo. L'Oro che si trova sulle ali significa che la più gran parte dei peccati è commessa per l'empia fame dell'oro; che porta tante persone a prestare dedicarsi instancabilmente ad ottenerlo: ed i colori nero e blu mostrano che questi sono i desideri che provengono dalle fosse oscure dell'inferno, dalle quali dobbiamo interamente allontanarci. Questi due Dragoni possono anche in aggiunta rappresentarci le Legioni di spiriti maligni che sono sempre presso di noi, e che ci accuseranno, davanti al giusto giudice, nel temibile giorno del Giudizio, perché non chiedono né cercano altro che condannarci.

L'uomo e la donna che si trovano presso di essi, di un colore arancione, sopra un campo azzurro e blu, indicano che l'uomo e la donna non devono riporre le loro speranze su questo Mondo, perché il colore arancione suggerisce disperazione, or il lasciare andare della speranza, come qui; ed i colori azzurro e blu, sopra cui sono dipinti, mostrano che dobbiamo pensare alle cose celestiali che sono da venire, e dire come il ruolo dell'uomo sia, HOMO VENIET ADIVICIVM DEI, cioè l'Uomo deve sottoporsi al giudizio di Dio che mostrerà a noi misericordia.

Poco distante da questo, in un campo verde, sono dipinti due uomini ed una donna che risorgono, dei quali uno viene fuori da una Sepoltura, gli altri due fuori dalla Terra, tutti e tre i di un colore eccessivamente bianco e puro, con le mani levate davanti agli occhi, ed i loro occhi al Cielo in alto: Sopra questi tre corpi vi sono due Angeli che suonano Strumenti musicali; come se avessero chiamato questi morti al giorno del Giudizio; per cui sopra questi due Angeli si vede la figura del nostro Signore Gesù Cristo, che tiene il mondo nella sua mano, e sopra la testa di lui un Angelo sta sistemando una Corona, assistito da altri due, che dicono secondo i loro rotoli, O pater Omnipotens, o'Jesu bone, che sarebbe O padre onnipotente, o buon Gesù. Sul lato destro di questo Salvatore è dipinto San Paolo, vestito in abiti bianchi e gialli, con una Spada, ai cui piedi c'è un uomo vestito in un abito di colore arancio, sul quale appaiono pieghe o grinze di nero e bianco, (la cui pittura mi ricorda la vita) e domanda perdono per i suoi peccati, tenendo le mani unite insieme, da mezzo alle quali provengono queste parole scritte in un rotolo DE LE MALA QVE FECI ovvero Cancella i mali che ho commesso.

Dall'altro lato sulla sinistra, si vede San Pietro con la sua Chiave, vestito in giallo rossiccio, che tiene la sua mano su una donna avvolta in un abito di colore arancione, che si trova inginocchiata, e rappresenta la vita di Pernelle, che tiene le mani unite insieme, avendo un rotolo su cui è scritto CHRISTE PRECOR ESTO PIVS, ovvero Cristo, ti prego di essere pietoso; dietro cui si trova un Angelo inginocchiato, con un rotolo che dice SALVE DOMINE ANGELORVM, cioè Ti saluto o Signore degli Angeli. V'anche un altro Angelo sulle sue ginocchia, dietro la mia Immagine, sullo stesso lato di San Paolo, che similmente tiene un rotolo che dice O REX SEMPITERNE, cioè O Dio Immortale. Tutto questo è così chiaro, secondo la spiegazione delle Resurrezione e del giudizio futuro, che può essere facilmente adattato a questo. Così sembra che questo Arco non sia stato dipinto per nessun altro proposito se non quello di rappresentare questo. E pertanto non abbiamo bisogno di soffermarci ancora a lungo su questo argomento, poiché anche il più piccolo e più ignorante, potrà bene comprendere come dare questa interpretazione.

Prossimo ai tre che si stanno sollevando ancora, arrivano due Angeli ancora di un colore Arancio sopra un campo blu, i cui rotoli dicono SVRGITE MORTVI VENITE AD IVDICIVM DOMINI MEI, ovvero Sorgete voi morti, venite al Giudizio del mio Signore. Questo anche serve all'interpretazione della Risurrezione: come anche l'ultima Figura seguente, che rappresenta Un uomo rosso vermiglio, sopra un campo di colore Violetto, che tiene il piede di un Leone alato, dipinto anch'esso di rosso vermiglio, e che tiene le fauci spalancate, come dovesse divorare l'uomo: Per cui si può affermare che questa è la Figura di un peccatore infelice che dormiva in una Letargia di corruzione e vizi, e che muore senza pentimento né confessione; e senza dubbio, in questo Giorno terribile, sarà condotto dal Diavolo, qui dipinto nella forma di un ruggente Leone rosso, che lo inghiottirà e divorerà.

 

 


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Indice: Nicolas Flamel