Londra: Stampato da J. e E. Hodson… e venduto dall’Editore. 1806 [in Francese ed Inglese su pagine a fronte.]

Questo testo è probabilmente un’invenzione successiva ma è ciononostante interessante. Non ho potuto trovare un manoscritto del “Testamento” malgrado fosse menzionato nella bibliografia di testi alchemici di Borel. Fu probabilmente scritto in Francia nel tardo XVIII secolo, nel corso di un risorgere dell’interesse per Flamel. Esso rivendica troppe volte la sua autenticità, e offre una storia improbabile circa come sopravvisse dai tempi di Flamel. Forse se l’editore (o l’autore) avesse semplicemente omesso di indicare alcunché circa le sue origini, sarebbe stato più persuasivo in merito all'autenticità. A dispetto di ciò, esso contiene, in ogni modo, una chiara esplicazione del procedimento alchemico.

 

La serie di sette figure si crede sia una fedele riproduzione dell’originale del “Libro di Abramo l’Ebreo”, di cui Nicholas Flamel si suppone sia venuto in possesso nel XIV secolo, e che lo avrebbe ispirato ad intraprendere la sua ricerca dei segreti dell’alchimia.

Non vi sono precedenti manoscritti di queste figure, ma vi sono molte riproduzioni meravigliosamente colorate, databili dalla fine del XVII al XVIII secolo. Le figure spesso appaiono in ordine differente di come sono inserite nel testo che presentiamo.

  

La traduzione è di Eleonora Carta.

 

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