Il documento che presentiamo ai nostri ospiti è una traduzione, dalla lingua Francese, eseguita dal carissimo F:. Federico Pignatelli. Parte della "Sesta Parola dei Filosofi" è estratta dal testo:

 

Il Libro delle figure Geroglifiche. Edizioni Mediterranee - Roma -

 

Il testo, che fa parte della serie Biblioteca Ermetica, oltre al "Libro delle Figure Geroglifiche" include, il "Desiderio Desiderato" e il "Sommario Filosofico", testi attribuiti al Flamel.

 

 

Il Tesoro di Filosofia ci fa conoscere la santità di Quello a cui appartiene ogni cosa, il Cielo, la Terra ed il Mare, e tutte le altre cose che sono state create. Da lui procedono tutti i Tesori della Saggezza, essendo egli solo il Creatore di tutto, e che ha avuto il potere di trar fuori ogni cosa dal Nulla, legando ed unendo le cose eterogenee con le omogenee, ed armonizzandole, quantunque differenti. Nella sua bontà, ha voluto, con certi Medicamenti, rendere la salute alle Creature inferme e dare la perfezione alle cose imperfette. La qual cosa i Saggi, o antichi Filosofi, hanno pienamente inteso, e ciò in due diverse maniere, come hanno scritto nei loro Libri. 

 

Di queste due maniere, una è vero, e l'altra è falsa: ed il vero è scritto in termini oscuri, affinché siano intesi soltanto dei Saggi, volendo essi nascondere la loro Scienza ai Malvagi che avrebbero potuto farne un cattivo uso. 

 

Sappiate dunque che la nostra Scienza consiste nella conoscenza dei quattro Elementi le cui qualità si mutano reciprocamente une nelle altre; su questo i Filosofi la pensano nella stessa maniera. E sappiate poi che in ogni cosa creata sotto il Cielo, vi sono quattro Elementi, non visibili alla vista, ma esistenti realmente; così, sotto l'aspetto di dottrina Elementare, i Filosofi hanno insegnato la loro Scienza, alludendo ai quattro Elementi in parecchie cose; come Sangue, Peli, Capelli, Ovuli, Urine ed altre Materie di cui non ho tenuto alcun conto, quando sono riuscito a comprendere i loro Scritti. 

 

Abbiamo, allora, riconosciuto la vera Materia, o Sperma e Seme di tutti i Metalli, e ciò che è questo Mercurio cotto e congelato nel Ventre della Terra, al calore dello Zolfo che lo cuoce per sua propria virtù, e per la Moltiplicazione del quale i diversi Metalli differiscono e si generano nella Terra; tuttavia il loro Seme o Materia pur essendo simile, questi diversi Metalli sono dissimili per accadimenti accidentali, ossia per la cottura e nutrimento più o meno grande, più o meno temperata, più o meno ardente, cosa che affermano di un comune accordo i Filosofi. Perché è certo che ogni cosa consta di ciò in cui si riduce per soluzione; come lo si può constatare per il Ghiaccio che, essendo formato di acqua, si scioglie in Acqua per il caldo. Se è chiaro che il Ghiaccio, essendo Acqua si è mutato in Acqua, parimenti i Metalli che sono stati Mercurio in origine, si convertono anche in Mercurio; il che dimostrerò in questo Discorso. 

 

Ciò supposto, risolveremo facilmente l'argomento di Aristotele che dice al Libro delle Meteore: Sappia ogni Artista che le diverse Specie dei Metalli non possono trasmutarsi, se non sono ridotti nella loro prima Materia: riduzione di cui parleremo nel seguito. 

 

La Moltiplicazione dei Metalli è facile, ma non la loro Trasmutazione; perché ogni cosa che nasce nella Terra e cresce, si moltiplica; come si vede per le Piante, gli Alberi e gli Animali. Da un chicco di Grano, se ne generano mille; da un Albero, procedono mille Rami, o per meglio dire, un'infinità di altri Alberi, e da un solo Uomo è stato procreato tutto il Genere Umano. 

 

Ogni cosa dunque si aumenta e si moltiplica secondo la loro Specie, parimenti il Metallo può aumentare e può moltiplicarsi e ciò senza nessuna differenza. Aristotele domanda se questo aumento e moltiplicazione si fa' nelle Miniere naturali o artificiali. Ora è scontato che tutti i Metalli nascono e crescono nella Terra. Dunque è possibile che si produca in essi un aumento ed una moltiplicazione all'infinito. Ma ciò può farsi solamente per quel che è perfetto nella sfera della Luna,  ossia nell'ordine dei Metalli, nella generazione e perfezione dei quali consiste la perfetta Medicina che è l'elisir dei Filosofi che si può ottenere soltanto con un Mezzo proprio o Cosa interposta, infatti non c'è Movimento da una Estremità ad un'altra Estremità se non per un mezzo che è loro proprio. Ho conosciuto la natura di questo Mezzo, o Cosa intermedia che contiene le Estremità che sono lo Zolfo ed il Mercurio. Con l'uno e l'altro si fa e si perfeziona l'elisir tramite la Cosa intermedia, la quale deve essere naturalmente purificata, più cotta e meglio digerita, migliore perfetta, e di conseguenza più prossima. 

 

Così, mio caro Lettore, guardati dall'errare e dal mancare, perché l'uomo raccoglierà solamente il corrispettivo di ciò che avrà seminato. Vedi ora, dunque, ciò che è che la Pietra dei Filosofi, e conosci i Mezzi con cui si può riuscire a farla. Ricordati sempre che niente di estraneo si mette né si aggiunge nella sua Composizione, ma al contrario, si devono eliminare le cose superflue; e che nulla conviene al nostro Segreto, se non ciò che è prossimo e della sua stessa natura. Ti ho, dunque, appena spiegato le Sentenze ed i Detti degli Antichi con le loro Parole oscure e nascoste sotto Enigmi e Parabole. Questo ho fatto, affinché tu giudichi se abbia bene inteso la Dottrina dei Filosofi, e comprenda che essi hanno scritto soltanto la verità. 

 

 


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