Sesta Parola dei Filosofi La sesta Parola dei Filosofi si riferisce alla congiunzione della quarta parte del Fermento sottilizzato con tre parti della Terra imbiancata, e dopo l'inzupperai con la sua propria Acqua, come prima, lo cocerai spesso, reiteratamente, finché di due Corpi se ne non faccia uno senza nessuna diversità di Colori. A tale proposito Morien dice: quando il Corpo bianco sarà calcinato, metterai dentro la quarta parte del Fermento d'Oro; perché il Fermento, ossia l'Oro, è come il Lievito del Pane che converte nella sua natura tutta la massa della Pasta. Cuocilo, dunque, nella sua propria Acqua, fin quando tutto diventi una Cosa ed un Corpo secco. Dice infatti Maria: quando verrà in contatto con l'aria, lo congelerà, e se ne genererà un Corpo; è là il Segreto. Sappi che quando dai il Fermento al suo Corpo, è la sua Anima che gli dai. È, anche,quanto Morien dice: se non metti e non spingi il Corpo pulito fino in fondo, se non lo rendi bianco, e non gli avrai dato l'anima , non avrai appreso nulla, e non apprenderai niente di questo Segreto. Bisogna, dunque, fare commistione del Fermento col Corpo puro e netto, e non con un Corpo sporco ed impuro. Perché, come dice Bafius, questi Corpi non possono vicendevolmente mescolarsi, se prima non sono stati ben puliti e ben purificati; perché il Corpo non riceve lo spirito, né lo spirito riceve il Corpo, in modo che lo Spirituale diventi Corporale, ed il Corporale Spirituale, se, prima del loro commistione, non sono stati ben puliti e purificati perfettamente da ogni sozzura e da ogni impurità; ma quando sono ben puliti e ben purificati, lo spirito involgerà immediatamente il Corpo, e ugualmente farà il Corpo con lo Spirito, e da questo loro reciproco abbraccio, ne scaturirà una perfetta Operazione dell'Opera. L'alterazione si fa così per natura, e ciò che era spesso e grossolano diventa sottile ed attenuato. É quanto dice anche Ascanius nella Turba: lo spirito non si congiunge al Corpo, finché il Corpo non sia perfettamente purgato e pulito delle sue immondizie e delle sue lordure. Quanto al momento della Congiunzione, si vedono apparire parecchie cose miracolose. Allora il Corpo imperfetto, mediante il Fermento prende un Colore stabile e permanente, e questo Fermento è l'anima del Corpo imperfetto: e lo Spirito, per mezzo dell'anima si unisce al Corpo, e si trasforma, con lui, nel colore del Fermento, che diventa una stessa cosa con essi. Questo dolce Elisir, come dice Avicenna, si tinge con la sua propria Tintura, si tuffa sommergendosi nel suo Olio, e si fissa con la sua Calce della quale abbiamo trovato l'acqua, come è per l'Argento vivo fra i Minerali, ed il suo Olio, come è per lo Zolfo o l'Arsenico; ma, nei Minerali, l'operazione riesce ancora meglio, più abbondante e più sottile. Dice ancora Maria a proposito di queste Ruote o Mutazioni: non vi sono in questa Opera che cose meravigliose, perché in lei vi sono quattro Pietre delle quali un Re tiene il regime ed il governo. Perciò chi ha intelligenza sottile e pesa le parole dei Filosofi, può facilmente comprendere quanto hanno scritto con tanta oscurità, tutto viene infine chiarito e svelato; giacché dichiarano che la nostra Pietra è composta di quattro Elementi, e pertanto l'hanno paragonata agli Elementi. Abbiamo mostrato che ci sono quattro Elementi nella nostra Pietra; perché, come dice Rasis: ogni cosa sotto il Cielo della Luna, e che il sovrano Creatore ha creato, partecipa dei quattro Elementi; non che questi Elementi siano palesi alla vista, ma sono conosciuti dai loro effetti; perché la Pietra è una sola Cosa, una sola Sostanza una Radice, una Natura come Ermete ce l'insegna, dicendo: nel nome di Dio, inizia con il conoscere la natura della nostra Pietra, perché essa procede dalla Radice della sua Materia, essendo di questa Radice ed in questa Radice, e nulla trovandosi in essa che da essa non sia provenuto, o che non ne sia uscito. Infatti, nulla conviene di più ad una cosa se non ciò che è più vicino alla sua natura, poiché ogni cosa ama il suo simile. Per questo Platone afferma: è una Sostanza ed una Essenza che sono una cosa sola, Caldo e Secco, Freddo ed Umido; da ciò deriva l'appellativo di Microcosmo, perché da esso, con esso e per esso sono tutti i Metalli; proprio come un Albero, nel quale i Rami, le Foglie i Fiori ed i Frutti sono da esso, in esso con esso e per esso. È chiaro che ogni cosa è generata soltanto dal suo simile, o da cosa simile alla sua Specie, e che gli sia omogenea, voglio dire di una medesima natura. Così, tale cosa è solamente una, e non è diversa e divisa; ma i Filosofi hanno dato a questa Pietra i nomi delle cose corporali di tutte le Specie. Per questo motivo, spiega Pitagora, questa Pietra si chiama con ogni nome, ma che tuttavia, ha soltanto un solo nome che gli sia proprio. Con diversi nomi si chiama questa Luna, E la sua natura è, tuttavia, solamente una. Questa Luna, Anima ed Acqua sono chiamate con parecchi nomi, benché non ne abbia che uno vero. Ma, come dice Perrier: trascurate la pluralità dei nomi oscuri e tenebrosi; perché è solamente una Natura che sovrasta ogni cosa, e non punto diverse Nature. Invero, non vi è che una sola Natura che si fa germogliare e moltiplicare da lei stessa. Questa è la ragione per cui, come il dice Diomedes, dobbiamo intendere che Natura non si rettifica, se non nella sua Natura nella quale non dobbiamo introdurre nessuna cosa eterogenea o estranea che non potrebbe emendarla né correggerla; ma lasciare, come ho appena detto, che germogli e si moltiplichi da sola, come ce lo insegna Maria, quando scrive: Kibrit bianco e Calce umida, che procedono da un'unica Radice e sono una medesima Cosa, sono le Radici di questa Arte; ed i Filosofi hanno chiamato queste cose con parecchi nomi ma che tuttavia si riferiscono ad una cosa solamente. Morien ce lo conferma, dicendo: vi dico la verità, niente ha indotto in errore i nuovi Filosofi quanto la moltitudine dei nomi; ma sappiate che questi nomi sono solamente i Colori che si manifestano nella Congiunzione; in tal modo non errerete nel cammino dell'Opera. Infine, sebbene i Filosofi abbiano moltiplicato i nomi e le loro Sentenze, tuttavia essi intendono solamente una cosa sola, una sola via, un solo modo di operare, un'unica dimostrazione di Colori. Notate che questa diversità di Colori si mostra soltanto al momento della Congiunzione dell'Anima col Corpo. In una volta solamente, dice Morien, il fuoco rinnova in esso i diversi Colori. I Filosofi hanno detto anche che la nostra Pietra è composta di Corpo, di Anima e di Spirito e hanno detto la verità, perché il Corpo, di per se imperfetto è un Corpo greve, pesante, informe, malato e morto. L'acqua, è lo spirito che purga, sottilizza ed imbianca il Corpo. Il Fermento, è l'Anima che dà al Corpo imperfetto la vita, che non aveva prima, e gli restituisce una migliore e più eccellente forma. Il Corpo, è Venere e femmina; e lo spirito, è Mercurio. Ecco perché Morien dice: non si può ottenere il Mercurio, se non da Corpi sciolti per liquefazione, ma non con una liquefazione volgare e comune, ma solamente con quella che rimane fissata, fin quando lo Sposo e la Sposa non si siano uniti insieme; vale a dire fino al bianco o imbiancamento. Sappiate, poi, che il Corpo è interamente liquefatto ed è sciolto, allorquando il nero appare nella Cottura. Ciò che fa dire a Bonellus: quando vedrete che il nero è eminente, e che comincia ad emergere sull'acqua, sappiate che il Corpo è in quel momento completamente disciolto. Cuocetelo nella sua Acqua con un calore moderato, fin quando si dissecchi con il vapore, e se ne farà una cosa che introdurrà in se la perfezione. Ma lo spirito converte a se il Corpo sublimato e penetrato, e a causa di questo, lo si chiama Acqua di vita, Acqua permanente e penetrante. Questo fa dire a Dardarius nella Turba, che il Mercurio è l'acqua permanente senza la quale nulla si può fare; perché la sua virtù è un Sangue spirituale congiunto al Corpo che essa muta in Spirito per la mistura che si fa di essi; ed essendo ridotti in un'unica cosa, si trasformano uno nell'altro; giacché il Corpo incorpora lo spirito, e lo spirito trasmuta il Corpo in Spirito, dandogli il colorito e il colore simile al Sangue: giacché tutto ciò che ha Spirito, ha anche Sangue, ed il Sangue è un umore spirituale che rinforza la Natura. E sappiate che più il Corpo è cotto, lavato o imbevuto nel suo proprio umore, più sembrerà chiaro, puro e migliore. Ma, come dice Morien, niente può togliere all'Ottone la sua ombra se non l'Azoth, quando è cotto con esso fino a renderlo di colore bianco come gli occhi di Pesce; infatti, in tal caso, la sua virtù si trasmuta nella natura del suo Fermento. Notate però che il Fermento è l'Acqua fissa che tinge la Pietra, la vivifica, l'avvolge e la sostiene. È per questo che Maria afferma: il Corpo fisso è della Materia di Saturno, comprendente digestione e separazione di Tinture e di Colori, Corpo fisso senza del quale il nostro Segreto non sortirebbe alcun effetto, fino alla congiunzione del Sole e della Luna in un unico Corpo, Infatti, come dice Euclide, l'artificio di questa Arte consiste solamente nel Sole e nel Mercurio; i quali, essendo armonizzati e congiunti, hanno una Tintura infinita, poiché nell'Opera si acquista un Colore disteso e sfumato nel bianco e gran parte del bianco si converte in Color limone, ciò che si può provare versando del Sangue nel latte e nell'acqua. Ordunque, dato che il Fuoco è già mescolato con l'Acqua, essi saranno quattro. Si operi poi in modo che tutto si riduca ad Uno, e si conseguiranno i risultati sperati, poiché allora un Corpo diverrà fuoco debole e non debole, e la pace sarà su di lui; ma dal principio alla fine la Preparazione di queste costituisce la preziosa Acqua fissa. Questa infatti palesa chiaramente la sua Tintura nella Proiezione: essa è la Mediatrice, o Cosa media fra le Cose opposte, è il Principio, il Centro e la Fine, ovvero è la Cosa iniziale, mediana e finale. Chi intende ciò comprende la Dottrina dei Saggi. Inoltre alcuni Filosofi hanno detto: se non convertirete i Corpi nel mio Corpo e se non opererete soltanto con le Cose incorporee, non riuscirete a trovare la giusta regola ed il cammino della verità. E se i Filosofi dicono il vero, è nella descrizione di questa Operazione, poiché dapprima il Corpo viene trasformato in Acqua, cosicché la Cosa corporea diviene incorporea, vale a dire Spirito; successivamente, nella Congiunzione, lo Spirito, cioè l'Acqua, si fa Corpo. A questo proposito, Ermete dice: trasforma le Nature e troverai quello che cerchi. Ed è vero, perché nella nostra Arte innanzitutto facciamo di una Cosa spessa una Cosa sottile, vale a dire convertiamo il Corpo in Acqua, dopo di ché di una Cosa umida ne facciamo una secca, cioè dell'Acqua facciamo Terra, in tal modo cambiando reciprocamente le Nature: infatti, di una Cosa corporea facciamo una Cosa spirituale e viceversa. E quanto dice Ermete stesso: la nostra Opera consiste nella conversione dei Corpi da una ad altra Essenza, da una Cosa in un'altra, da debolezza in forza, dall'essere spessi all'essere sottili, dalla corporeità alla spiritualità, così come dal Seme dell'Uomo nella matrice della Donna si produce, attraverso la loro naturale congiunzione, una trasformazione da una Cosa in un'altra, fino alla formazione dell'Uomo perfetto. Infatti, come afferma Aristotele, ogni Generazione in natura si origina da cose omogenee, e questo fatto costante si verifica anche nella Generazione dei Metalli. Per questa ragione, i Filosofi dicono: fate che non vi si inserisca alcuna cosa estranea, né Polvere, né Acqua, né altro, poiché se vi entrerà qualcosa di eterogeneo, di differente per natura, tutto sarà corrotto e interamente distrutto. Ce lo conferma il Re Aros, dicendo: che esso non sia agglutinato che col suo nobile Zolfo, il quale gli è simile, perché è la sua origine. Dopo di ciò, facciamo in modo che quel che si trova di sopra sia uguale a quel che si trova di sotto; vale a dire, che lo Spirito sia fatto Corpo e il Corpo Spirito, come vien detto al principio della nostra Opera e come si apprende nella Sublimazione. Allora infatti, ciò che sta di sotto è come ciò che sta di sopra e viceversa, ed il tutto si tramuta in terra. Per questo motivo, Ermete dice: quel che per Sublimazione si trova in alto è come quel che per Precipitazione si trova in basso; quel che per Costipazione si trova in basso è come quel che per Ascensione si trova in alto, per preparare cose miracolose da una sola Cosa. L'Acqua e la Terra sono in basso, l'Aria e il Fuoco tendono verso l'alto. L'Acqua e la Terra concepiscono e nutrono; l'Aria e il Fuoco agiscono, armonizzano, congiungono. Questi quattro elementi, nella nostra Pietra, sono compresenti in proporzioni armoniose, come ci insegna Senior, quando afferma che i quattro Elementi sono purificati nella nostra Pietra: poiché in essa l'Acqua è fissa, l'Aria è tranquilla, la Terra è ferma e il Fuoco avviluppa il tutto. Queste quattro Nature, che si respingono a vicenda, sono nella Pietra, da essa generate. È dunque chiaro, da quanto abbiamo appena detto, che la nostra Pietra è composta da quattro elementi. Tutti i Filosofi hanno detto che la nostra Pietra è fatta di quattro Elementi, che contengono Corpo, Anima e Spirito. Hanno poi aggiunto che queste tre entità sono di una sola Natura e di una Materia, e che sono con una sola Radice e un'Acqua. Certo questa è la verità, perché tutta l'Opera si fa con la nostra Acqua, e di essa, in essa e per essa sono tutte le cose necessarie. Essa infatti discioglie i Corpi, non con una volgare Soluzione comune, così come gli Ignoranti pensano che si trasformino in Acqua le Nubi che si sciolgono, bensì con una Soluzione davvero Filosofica si convertono in un'Acqua untuosa e viscosa, da cui i Corpi sono stati procreati. Perciò Socrate dice: l'Acqua è la vita di tutte le cose, poiché quest'Acqua produce la Dissoluzione del Corpo e dello Spirito e trasforma una cosa morta in una viva. È l'Aceto fortissimo, più acido dell'acido stesso. Cuocetelo fino a farlo coagulare, ma badate bene che l'Aceto non evapori tutto, andandosene in fumo. Inoltre, questa stessa Acqua tramuta i Corpi in Cenere, polverizzandoli. Ascoltate quel che ci dice in proposito il re Martas: la nostra Acqua congela i Corpi e li annerisce, e quest'Acqua lava tutti i Corpi, portandone via tutto il color nero; tinge poi tutta la Materia bianca di rosso. Essa ridona vita perpetua a tutte le cose morte, ed è per questo che viene apprezzata ed esaltata, poiché fra tutte le cose, essa sola fa le più grandi e meravigliose Operazioni. Morien dice: l'Azoto e il Fuoco imbiancano l'Ottone e ne asportano ogni traccia di colore scuro. L'Ottone è un Corpo impuro, ma l'Azoto è Mercurio. Inoltre, quest'Acqua fa sì che si congiungano diversi Corpi, dopo che essi sono stati predisposti, e questa congiunzione è tale che il calore del fuoco non può vincerla. Questa stessa Acqua provoca l'unione fra il Corpo e il Fermento, li muta uno nell'altro e li protegge dalla combustione; la Terra infatti, calcinata e imbiancata, viene fatta sublimandosi e viene resa spirituale e della medesima natura d'Aria, in modo da farla diventare cosa spirituale e aerea, incorruttibile e penetrante. A questo proposito, Ermete dice: l'Acqua dell'Aria, che si trova fra il Cielo e la Terra, è la vita di tutte le cose, fungendo da Mediatrice tra il Fuoco e l'Acqua, per il tramite del calore e della sua umidità. Per il calore, essa è più vicina al Fuoco, per l'umidità, è più prossima all'Acqua. Queste particolarità danno luogo alle nozze fra l'Uomo e la Donna: lo Spirito, infatti, per la sua tenuità può paragonarsi all'Aria. Dunque l'Acqua dell'Aria vivifica il Morto, causa l'unione e garantisce la Composizione della Combustione del fuoco. Per questo motivo i Filosofi hanno detto: converti l'Acqua in Aria, affinché la vita sia fatta con la vita, poiché essa, una volta entrata, è Vita e Spirito. La nostra Acqua dunque sublima i Corpi, non per Sublimazione volgare, come pensano gli Ignoranti, i quali credono che la nostra Sublimazione si riferisca al salire in alto. In tal modo, prendono dei Corpi calcinati, vi aggiungono Spiriti sublimati, come lo Zolfo, il Mercurio, l'Acqua, il Sale Ammoniacale e l'Arsenico, e li mescolano. Così, a forza di fuoco, producono una tale Sublimazione che i Corpi vanno in alto con gli Spiriti,e allora affermano che gli Spiriti e i Corpi sono sublimati, purgati e purificati di tutte le scorie, ma si sbagliano, poiché dopo questa Sublimazione, essi trovano tutto più impuro di quanto non fosse prima, perché l'Arte è più flebile della Natura. Alberto Magno dice in proposito, nel suo Libro dei Minerali: quando gli Umori estranei sono purgati dalla sostanza dello Zolfo con gli artifici della Natura, l'Arte non può purificarli di nuovo, poiché gli artifici della Natura sono più sottili di quelli dell'Arte. Per questo motivo la nostra è la Sublimazione dei Filosofi e per mezzo di essa da una Cosa piccola e corrotta se ne produce una grande, pura, perfetta, eccellente. Quando diciamo: costui è asceso ad una tale Dignità, ugualmente diciamo: i Corpi sono sublimati, cioè sottilizzati e mutati in un'altra natura. Così sublimare è la stessa cosa che sottilizzare, e la nostra Acqua lo fa perfettamente. Sull'argomento Morien dice: la nostra Acqua elimina il fetore del Corpo morto, in cui non vi è più Anima; e quando quest'Acqua avrà reso bianca l'Anima, e l'avrà sublimata conservandole il Corpo, essa eliminerà da questo Corpo ogni traccia di cattivo odore, Dice Archimede: prendete la Materia dalle sue proprie Miniere e sublimatela; mandatela nel punto più alto delle sue Montagne e riducetela alla sue Radici. Dunque sublimare non è altro che sottilizzare una Materia spessa. In proposito Ermete dice: sublima con sottigliezza e ingegno e separa il sottile dallo spesso; dalla Terra infatti essa sale al Cielo e poi ridiscende in Terra, per penetrare nelle Regioni inferiori della gravità e della pesantezza, alfine di fermarsi e di restarvi. Intendi dunque in questo modo la Sublimazione dei Filosofi, poiché su questo punto molti si sono ingannati. Inoltre la nostra Acqua mortifica i Corpi, li vivifica, li conduce in Occidente e li rivolge poi verso Oriente. Essa rende manifesto il Color nero nella mortificazione, quando i Corpi si convertono in Terra, per mezzo della putrefazione. Dopo di ciò, appaiono molteplici Colori, prima dell'Opera al bianco, alla fine della quale è il bianco fisso e permanente. Infatti, così come un grano di Frumento seminato nella terra genera molti altri grani, se vi si marcisce e muore e, viceversa, non produce nulla se non vi muore, similmente il Seme di tutte le cose che nascono e crescono sulla terra deve mutare e putrefarsi, e se la corruzione alligna in esso, immediatamente germoglierà una Semenza simile a quella da cui ha tratto le Radici. La medesima cosa si verifica per la nostra Acqua: essa si nutre, si putrefà, si corrompe; poi, germogliando, risuscita e si vivifica da sé. In proposito, Calib dice: quando ho visto l'Acqua congelarsi, allora ho appreso che la Scienza era certa e ho creduto per tal segno che il Segreto era verace. Cuocete dunque quest'Acqua col suo Corpo, finché l'umidità sia disseccata dal fuoco, e continuate a disseccarla così finché sia possibile riconoscere che essa ha raccolto il suo Spirito e che ha fatto la sua dimora nelle Radici del suo Elemento. Questo avverrà quando avrai mortificato il Corpo bianco e tenero, allora l'Acqua sarà spirituale, poiché avrà il potere di convertire le Nature in altre Nature, e inoltre potrà vivificare i Corpi morti, facendoli germogliare e fruttificare. Per di più, la nostra Acqua ha diversi meravigliosi Colori, i quali si manifestano in sì gran numero, da non potersi credere né immaginare. In quel momento, lo Spirito si armonizza con il Corpo per mezzo dell'Anima. Lo Spirito è anche il legame dell'Anima, e l'Anima estratta dai Corpi è la Tintura dell'Acqua. Su questo punto, Senior così si esprime: nell'Acqua è la Tintura dei Tintori, e quest'Acqua se ne va sopra il Drappo per disseccamento, restandovi impressa la sua propria Tintura. La stessa cosa accade per quest'Acqua o Anima, che porta con sé la Tintura, ovvero il mare sulla Terrabianca, alterata e fogliata o schiumosa. Ermete chiama quest'Acqua l'Acqua dalla schiuma d'Oro, oppure Fiore di Zafferano, perché tinge la Terra calcinata; perciò - egli dice - seminate l'Oro nella Terra bianca fogliata. Di qui si procede per l'Acqua spirituale e l'Anima, Tintura del Sole, rimane col Corpo. Quest'Anima è come un'esalazione sottile, che si mostra soltanto per il suo effetto, e la sua azione consiste in una manifestazione di Colori. Il fuoco si genera dal fuoco, e si alimenta nel fuoco, ed è figlio del fuoco, e perciò bisogna che ritorni al fuoco, affinché non debba temere il fuoco, così come il Fanciullino ritorna alle mammelle della Madre. Alcuni Filosofi hanno anche derivato il nome della nostra Pietra da quello del Metallo bianco; ed è questa la ragione per cui Ismindrio e Luca hanno detto nella Turba: voi che perseguite la nostra Scienza, sappiate che la vera Tintura si può ottenere soltanto dal nostro Metallo bianco, il quale non deve affatto essere confuso con i Metalli volgari, perché questi corrompono ogni cosa. A tale ammonimento si aggiunge: il Metallo dei Filosofi invece purifica ogni cosa cui si associ e la rende perfetta. Perciò dice Platone: ogni Oro è Metallo, ma non ogni Metallo è Oro; infatti per natura l'Oro è pressoché simile al Metallo, per la pesantezza e la durezza, e nella natura del Metallo non vi è altro che ciò che si trova nella natura dell'Oro per la corruzione che è nella terra. Tuttavia, il nostro Metallo ha Spirito, Corpo e Anima, e queste tre cose costituiscono un'unità, poiché Spirito, Anima e Corpo sono una cosa sola, tanto più che quest'Anima è Spirito per uno, di uno, con uno, che è la sua Radice. Dunque, il Metallo dei Filosofi è l'Elisir perfetto e compiuto di Spirito, Corpo e Anima. Per questo motivo, i Filosofi stessi hanno dato diversi nomi alla loro Pietra, affinché soltanto i Sapienti potessero intenderla, e ne fosse preclusa la comprensione agli Ignoranti; ma, per quanti appellativi adoperino, anche differenti uno dall'altro, tuttavia essi si riferiscono ad un'unica cosa. A questo proposito, Morien dice: vi è una Pietra occulta, sepolta nel più profondo di una Fontana vile e abietta; questa Pietra è coperta di sterco e di escrementi e, benché non sia che una, le si attribuiscono nomi di tutte le specie. Aggiunge poi: questa Pietra, che non è pietra, è animata, ed ha la virtù di procreare e di ingrandirsi. Questa Pietra è Uccello, e non è né pietra né uccello. Questa Pietra è molle e prende la sua razza originaria da Saturno o da Marte, Sole o Venere, se essa è Marte, Sole e Venere. Questa Pietra da sola è più splendente e rilucente di tutte le altre, anche più della Luna, poiché ora è Argento, poi sarà Oro, e le saranno date parecchie Forme e Specie, come quelle elementari dell'Acqua, del Vino, del Sangue, del Cristallino, del Latte della Vergine, dello Sperma o Seme dell'Uomo, dell'Aceto, dell'Orina d'Infante, della Pietra o Gomma del Sole, e inoltre il suo proprio splendore. L'Orpimento costituisce e forma il primo Elemento. Tale Pietra è talvolta chiamata la Pietra predetta, il Mare purgato e purificato col suo Zolfo. Così i Filosofi adoperano e cambiano vari nomi, perché non vogliono rendere manifesto un tal Segreto ai Folli e agli Ignoranti, e lo inviluppano in forme diverse e sotto nomi differenti, affinché soltanto i Saggi e i Sapienti possano sciogliere quel viluppo e comprenderlo. Lo stesso Morien aggiunge: la nostra Pietra è la Confezione o Composizione del nostro Segreto, e nel suo ordine è simile alla Creazione dell'Uomo. Infatti, per prima cosa si dà luogo alla Congiunzione, per seconda alla Corruzione, per terza alla Fecondazione, per quarta al Parto, per quinta al Nutrimento. Pesa bene e cerca di intendere le parole di questo Filosofo, e non ti potrai smarrire lungo il cammino che conduce alla Verità. Apri gli occhi, caro Lettore, renditi conto che lo Sperma dei Filosofi è un'Acqua viva e che la loro Terra è il Corpo imperfetto; Terra che è chiamata Madre, perché ha in sé tutti gli Elementi, e per questa ragione quando lo Sperma di Mercurio si congiunge con la Terra del Corpo imperfetto, allora si ha la Congiunzione; in quel momento, infatti, il Corpo di Terra o la Terra del Corpo imperfetto si discioglie in Acqua di Sperma e diventa Acqua senza alcuna divisione. Altrove è anche detto: la Soluzione del Corpo e il Congelamento dello Spirito sono due cose distinte, ma ad esse si riferisce un'unica operazione, perché lo Spirito si congela soltanto attraverso la Dissoluzione del Corpo e il Corpo si dissolve soltanto attraverso il Congelamento dello Spirito. Quando poi il Corpo e l'Anima si armonizzano congiungendosi, ognuno di essi, agendo contro il Compagno, tende ad assimilarlo. La Terra e l'Acqua ce ne forniscono un esempio: quando infatti alla Terra si aggiunge l'Acqua, questa, con la sua umidità, tende a disciogliere la Terra e, facendola meno consistente di quanto non fosse prima, la inumidisce e la rende simile a sé, poiché essa è meno consistente della Terra. La medesima azione svolge l'Anima nel Corpo: in questo modo, l'Acqua si fa diventare densa con la Terra, e ad essa diviene simile, quanto alla densità, perché la Terra è più densa dell'Acqua. Per questo motivo, s'immagina che fra la Soluzione della Terra e il Congelamento dello Spirito non vi sia alcuna differenza di tempo né alcuna diversità nell'Operazione, cosicché l'una si verifica nell'altro. Ordunque, non essendovi nella Congiunzione dell'Acqua con la Terra differenze di tempo né diversità di operazione, similmente non devono esservi differenze di tempo né di maniere d'operare, quando si mescolano il seme dell'Uomo con lo sperma della Donna, al momento della loro Congiunzione. Essi non si separano più: nell'Ordine Naturale non vi è che uno Scopo, un Fine, una Via, un'Operazione. In proposito, il Re Merlino afferma: la Congiunzione presuppone la Mescolanza, e le Semenze si mescolano come il Latte, il che si può vedere quando la Mescolanza è perfetta, e da questa perfetta Mescolanza consegue la Generazione. Da quanto abbiamo appena riportato, bisogna intendere che quando la Terra si dissolve in Polvere nera e comincia a ritenere del Mercurio, bisogna intendere, dicevo, che è il Maschio che esercita la sua azione con la Femmina, vale a dire l'Azoto con la Terra. In proposito, dice Arisleo nella Turba: gli Uomini non generano fra loro, né le Donne concepiscono da sole; infatti può esservi Generazione soltanto fra Maschio e Femmina. La Natura si compiace solamente quando i Maschi ricevono le Femmine, poiché allora si produce la Generazione, e non accoppiando dissennatamente Nature estranee e vicendevolmente discordanti. Dunque, fa' congiungere tuo figlio Gabertin con sua sorella Beya, che è una fanciulla fredda, dolce e tenera. Gabertin è il Maschio, Beya è la Femmina che corregge Gabertin, perché questo trae da essa la sua origine. Sebbene poi Gabertin sia più caldo di Beya, tuttavia senza la sua presenza non può dar luogo alla Generazione; Gabertin allora giace con Beya e muore all'istante, perché Beya monta su di lui, lo avviluppa e lo rinchiude nel suo ventre, cosicché più nulla sia visibile di Gabertin. Beya dunque ha avviluppato Gabertin con un amore tanto veemente, che, riassorbendolo interamente, lo ha concepito e trasmutato nella sua natura, dividendolo in diverse parti. Ecco quel che dice ancora il Re Merlino: ciò che nel Concepimento assomigliava al Latte, si cambia ora in Sangue; ciò che era bianco diventa nero, e poi compare il rosso risplendente. La Fecondazione avviene quando la Terra si imbianca, avendo la Natura imposto il suo corso. L'Acqua mescolata alla Terra cresce e si moltiplica e la Generazione si produce con l'aumento di nuova Stirpe. Si deve allora purificare la Terra annerita, e renderla bianca con il calore del fuoco. Su questo punto, così si esprime Haly: prendi ciò che è precipitato in fondo al Vaso, puliscilo bene al calore del fuoco, fino a farne sparire il color nero e ad eliminarne la densità e la sporcizia. Fanne anche volatilizzare e dissolvere ogni aggiunta di umidità, finché il tutto diventi come Calce bianchissima, essendo scomparsa ogni macchia e ogni scoria. Allora la Terra sarà pura e pronta a ricevere l'Anima. La Fecondazione, corroborando e confrontando ciò che è stato mutato, costituisce la promessa, dopo il Concepimento, di qualcosa dotato di più grande perfezione; e quel che è stato ben purgato, si congiungerà poi in una buona pace. Il Parto si verifica quando il Fermento dell'Anima si armonizza con il Corpo, cioè con il Corpo e Terra resi bianchi, in modo che del Tutto si faccia Uno, tanto nella Sostanza che nel Colore. Allora sarà nata e compiuta la nostra Pietra dalla perpetua vita. In quel momento infatti lo Spirito si congiunge in armonia col Corpo, per mezzo dell'Anima: è la vera Composizione. Su questo punto, ascoltate Haly: tutto questo si fa con la putrefazione e con le nozze, nelle quali non si fa altro che mescolare il sottile con il denso, armonizzare e inserire l'Anima nel Corpo, mentre putrefazione significa cuocere la Terra, innaffiandola finché, ottenuto un miscuglio omogeneo, tutto sia ridotta ad Unità. In queste Materie, non si dà luogo al alcuna diversità, varietà o separazione. La Terra allora, mescolata con l'Acqua, cercherà di trattenere ciò che è denso, e quel che è sottile sentirà di dover purificare l'Anima col fuoco, perché essa possa sopportarlo. Similmente, lo Spirito nato in quei Corpi tenterà di spandersi con quelli. Ecco cosa dice in proposito il Re Merlino: La Quarta Fecondazione per mezzo della Corruzione del Fanciul fa produzione. A quel che è nato la vita è data e gli è negata se non è nato. I1 momento del Nutrimento è quando la Creatura, uscita dal ventre, ha bisogno di essere nutrita. Il primo alimento è il Latte, ad un calore acconcio, affinché la Creatura appena nata sia rafforzata poco per volta, aumentando le dosi di nutrimento in proporzione dell'accrescimento; infatti, più si fortificano le Ossa, più facilmente il Fanciullo raggiungerà la giovinezza e, quindi, un'età perfetta, di una forte Sostanza e di una grande virtù. Nella nostra Opera, bisogna operare allo stesso modo. Sappiate dunque che nulla si può generare senza calore; che il calore eccessivo corrompe il Composto e lo fa perire; che il Bagno troppo freddo respinge e allontana quel che vi è congiunto, mentre il calore temperato, con la sua dolcezza, elimina gli umori del Corpo portatori di corruzione. Il che fa dire a Morien: quel che prima, nascendo, vien dato alla luce, viene poi nutrito e custodito. I1 Fuoco supera l'Acqua e la Fenice amministra il Nutrimento, bruciandolo. Per questo motivo, la nostra Pietra è chiamata il Figlio nato, e, a questo proposito, è scritto nella Turba: onorate il vostro Re, che viene dal fuoco, incoronatelo con un Diadema e illuminatelo finché raggiunga un'età perfetta. Non fatelo bruciare né fuggire a causa del calore eccessivo, poiché se lo provocherete con una quantità di calore maggiore di quella occorrente, egli vi priverà della sua guida e del suo governo. Il Sole è suo Padre, la Luna sua Madre. Il Vento lo porta nel ventre e la Terra è la sua Nutrice. E vero poi che egli si nutre del suo proprio Latte, vale a dire dello Sperma da cui ha tratto la sua origine. Sia dunque annaffiato sovente e scaldato con moderazione, col suo Mercurio, molto spesso, fino a farlo bere a sazietà. Allora, come dice Haly, il Corpo trattiene la Tintura, la Tintura fa apparire il Colore, e il Colore fa risaltare la Tintura, nella quale è la Luce, la Vita, la Natura. Questa è la retta, breve via per arrivare alla perfezione della nostra Materia, al fine della nostra Arte, alla consumazione della nostra Opera. Servendoti di tutto quello che ti ho appena riferito, caro Lettori, potrai intendere senza difficoltà le parole oscure dei Filosofi e comprendere come siano tutti concordi su questo punto, che cioè non vi è altro modo, oltre quello da me illustrato, per operare saggiamente nella nostra Arte. Ordunque, possiedi già la Soluzione del Corpo e la sua Riduzione alla Materia primordiale qua propria; hai quindi la conversione di Quello in ferra; similmente, hai l'Imbiancamento della Terra nera, poiché conosci la Sottilizzazione o Mutazione in Aria. Allora infatti si verifica la Distillazione dell'umidità che è in essa e quel che si leva dalla Terra assume la natura dell'Aria, e la Terra resta calcinata ed è allora il fuoco di Natura. Avrai così la mescolanza di Anima, Corpo e Spirito insieme, e la conversione o mutazione dell'uno nell'altro. Da ciò il Composto viene grandemente accresciuto e questo è molto più utile di quanto si possa immaginare o congetturare. Tutto questo avviene grazie all'aiuto del Signore, Unico Dispensatore di tutti i Tesori e di tutte le grazie; Egli che è Uno e Trino, e che regna nei Secoli dei Secoli. Così sia. |