In Grado di COMPAGNOLe nostre considerazioni procedono lungo il percorso avviato in grado di Apprendista Libero Muratore. È tuttavia necessario rendersi conto di alcune differenze tra questa Camera e quella che la precede. Dicendo agli Apprendisti che il nostro progetto consiste nel recupero delle conoscenze iniziatiche della Libera Muratoria abbiamo espresso una verità che può essere compresa soltanto a partire da questa Camera. Gli Apprendisti lavorano alla produzione della pietra cubica seguendo la didattica di un simbolismo che – pur perfettamente funzionale – definisce un compito che di fatto deve essere perfezionato extra mura. Solo in Camera di Compagno d'Arte le pietre prodotte dagli Apprendisti sono utilizzabili e vengono utilizzate. Solo qui la Volontà e la Forza dell'Apprendista si stemperano con l'uso ragionato dei cinque sensi che permette di intuire la vastità, la complessità e la bellezza del Tempio che abbiamo assunto il dovere di costruire. Qui i Fratelli Compagni d'Arte, finalmente Liberi Muratori, alzando gli occhi dal lavoro preliminare guardano al compito della Libera Muratoria e, cercando nei Simboli le indicazioni necessarie a non perdere il senso dell'orientamento collaborano con i Maestri alla realizzazione del Progetto. Qui, varcata la vera soglia del Tempio, che non coincide con quella della Loggia, il simbolo diviene contenuto di senso del Tempio stesso. Qui l'uomo che è stato profano ed è stato accettato Apprendista diviene Fratello e Costruttore, per costruire se stesso nel progetto più vasto dell'Umanità. Qui illuminando il Tempio dei Fratelli e quello dell'Umanità, lasciando intuire i contorni del Tempio del Committente, il Simbolo assume per la prima volta il suo intero valore di veicolo della Luce. Qui, assumendo consapevolezza del senso e del valore della Luce, i Fratelli sono chiamati al Dovere di perpetuare questa Luce a discapito dell'indifferenza, dell'ignoranza e delle Tenebre. |