Jean-Baptiste Willermoz

 

L'Uomo Dio

Trattato delle due nature

 

Bonanno Editore

 

 

Il "Trattato delle due nature" è l'opera di Jean-Baptiste Willermoz (1730-1824), uno dei personaggi più interessanti dell'esoterismo del secolo delle Luci.

Massone, Rosa-Croce, Martinista, ha partecipato da vicino alla vita dei grandi movimenti iniziatici della sua epoca. A questo titolo, ci si può dunque stupire che fino ad oggi, nessuno dei suoi testi sia stato pubblicato. Questa è dunque una primizia.
Nel 1765 compie il passo che segnerà in modo decisivo il suo percorso iniziatico: è ricevuto nell'Ordine dei Cavalieri Massoni Eletti Cohen dell'Universo, il cui Gran Sovrano è Martinez de Pasqually e la cui impostazione dottrinale è parzialmente disvelata nel "Trattato sulla Reintegrazione degli Esseri alla loro primitiva potestà e virtù".
Willermoz vi s'impegnò con la consueta energia, ma ebbe scarsi risultati pratici, lamentandosene per iscritto con il suo Maestro per il tramite di Louis-Claude de Saint-Martin, riconoscendo In ogni caso la straordinaria qualità degli insegnamenti che gli venivano impartiti, che non avrebbe smarrito neppure nelle sue successive esperienze iniziatiche.
Il “Trattato sulle due nature” di Willermoz è spesso stato sottovalutato. L'autore non è un teologo, non è un filosofo. E un grande iniziato noto agli studi massonici per aver tentato, con i suoi Cavalieri Beneficenti della Città Santa e con il suo Rito Scozzese Rettificato, di organizzare una 'Massoneria cristiana'. Questo testo contiene grandissime intuizioni. L'uomo ha un solo compito, quello di riconciliarsi con la sua natura divina e Cristo, il Riparatore Universale, è la chiave di comprensione di una palingenesi reale e totale.
In appendice a questa edizione Il Misero della Trinità di Louis-Claude de Saint-Martin.
 

  

 

 
 
 

Indice Testi


Musica: "Fuga XLVIII ° di Atalanta Fugiens" di Michaël Maier 1687