Il geroglifico della lettera Waw (nella figura grande al punto 11) che esprime il mistero più profondo e inconcepibile: il nodo che unisce, come pure il punto che separa le cose, è formato da un Yud nel quale il germe secondario si prolunga in una linea verticale per dimostrare la sua penetrazione attiva. Ma questa linea tracciata dall'alto in basso, indipendentemente dal legame che realizza, dimostra la differenza tra la fonte creatrice (lo Yud) e ciò che è penetrato dalla sua forza che si propaga discendendo fino all'estremo limite inferiore della manifestazione creatrice. Questa lettera oltre ad esprimere i suoni delle vocali O, U designa anche quelli delle consonanti V, W.
Pero, in quest'ultimo caso, il simbolo della luce si oscura, vale a dire il suo significato si materializza al punto da rappresentare soltanto un legame esterno, una specie di cavicchio mediante il quale si congiungono due cose separate.
La stessa ideazione è in maggior misura resa corporeo nella lettera Zain (nella figura grande al punto 12) che raffigura appunto un chiodo vero e proprio, un giavellotto, una freccia.
Nella struttura del geroglifico, la materia passiva indicata dal tratto superiore - la capocchia disposta Leggermente obliqua - è posta in movimento da uno sforzo attivo, analogo a quello che necessita per conficcare un chiodo, oppure scoccare una freccia, o lanciare un giavellotto. Ciò è reso evidente nel segno della linea ondulata diretta verso il basso che dal tratto superiore si diparte.
Il geroglifico della lettera Nun (nella figura grande al punto 13) è anch'esso simile a quello della Waw. Simbolicamente rappresenta il figlio dell'uomo e, per estensione, ogni essere prodotto frutto di una precedente unione, ma separato nella sua esistenza individuale. Questo segno, in effetti, è derivato dalla lettera Mem poiché geroglificamente ne rappresenta la parte sinistra (nella figura grande al punto 14). Mentre, nel suddetto carattere, la parte destra ascendente - che rappresenta la lettera Beth - è stata eliminata, si è conservata solo quella discendente per indicare il frutto dell'unione fra cielo e terra, come pure fra il padre e la madre.
Il geroglifico della lettera Ghimel (nella figura grande al punto 15) deriva invece dalla lettera Waw. Simbolicamente esso rappresenta la gola, un canale, un condotto e, per estensione, qualsiasi rivestimento organico. Anche questo segno esprime la penetrazione del Waw nella sfera materiale per animarla; ma la differenza di questo carattere con la lettera Nun consiste nel fatto che la forza vivificante non si arresta manifestando il figlio (come avviene nel geroglifico Nun) e prosegue invece nella sua penetrazione. Ciò è reso evidente nella composizione del segno da! tratto diagonale che pur dipartendosi dalla linea verticale non ne interrompe il proseguimento, volendosi in tal modo esprimere che la manifestazione prodotta nel corso del processo attivo penetrante non ha uno scopo definitivo.