Cainiti e Quintillianisti
Una setta gnostica estremista, che, similmente ad altre sette gnostiche, credeva che il Dio (o Demiurgo) del Vecchio Testamento fosse malvagio e ostile all'umanità fu quella dei Cainiti. Veneravano tutti i personaggi della Bibbia, oppositori del Creatore, come Esaù, Cam, gli abitanti di Sodoma e Gomorra, Giuda e soprattutto Caino (da cui il nome della setta), l'eone decaduto per colpa di sua madre Sophia (Eva) e quindi il personaggio depositario della gnosi. Per quanto concerneva Giuda, l'altro importante riferimento dei cainiti, nel loro testo sacro, il Vangelo di Giuda, veniva spiegato come l'Apostolo avesse la conoscenza (gnosi) del metodo per la salvezza degli uomini e come avesse tradito Gesù, in quanto credeva che Cristo fosse un agente del Demiurgo malvagio. Un'altra scuola di pensiero dei cainiti credeva, invece, che il Demiurgo volesse impedire il sacrificio e la sofferenza di Gesù, per rendere vano il Suo intervento come Salvatore: il ruolo, quindi, di Guida era fondamentale per aiutare a catturare e successivamente crocefiggere Gesù, per cui si deduce che, in base a questo pensiero, i cainiti consideravano l'Apostolo un vero eroe! I cainiti, inoltre, come altri gnostici Basilide (1), e Carpocrate credevano che fosse possibile ottenere la salvezza passando attraverso ogni sorta di esperienza, anche sessuale. A riguardo assumevano un forte atteggiamento antinomistico, praticando, cioè, tutti gli atti proibiti dal Decalogo redatto da Mosè, profeta da loro disprezzato, ed in tale senso fu particolarmente attivo un cainita di nome Quintill, che in Africa fondò la setta detta dei Quintillianiti.
1 - Originario di Alessandria d'Egitto, Basilide fu uno dei massimi esponenti dello gnosticismo. Si sa molto poco della sua vita, se non che B. ebbe un figlio, Isidoro, suo seguace e che Basilide studiò con un tale Glauco, il quale proclamava di essere stato allievo di San Pietro in persona e di aver appreso da quest'ultimo gli insegnamenti segreti di Cristo. Basilide predicò che la Mente (nous) era nata da un primordiale “non-essere”, dal nome mistico di Abrasax (ma, secondo altri autori, semplicemente “senza nome”), che dalla Mente era nata la Ragione (logos), da questa la Prudenza (phronesis), madre di Saggezza (sophia) e Forza (dynamis) ed infine dalla Prudenza e dalla Forza erano nati gli arcangeli. Questi, moltiplicandosi, avevano formato i 365 cieli, ciascuno dei quali corrispondeva ad un ordine angelico. L'ultimo dei cieli era popolato da angeli, creatori del mondo materiale e protettori delle principali nazioni. Infatti il più potente di essi, Yahweh, fu considerato il Dio dei Giudei. Per rimediare alla situazione, il Padre “non-essere e senza nome” mandò in terra il Suo Primogenito, Nous (da noi conosciuto come Cristo). Il Cristo, però, fu messo solo in croce apparentemente, perché in realtà fu Simone Cireneo, sotto le sembianze di Gesù, ad essere crocefisso. A sua volta il Cristo, travestito da Simone, si fece beffe dei suoi carnefici e quindi ritornò al Padre. Questa fu una delle prime rielaborazione del concetto docetico, (dal greco dokéin, cioè apparire). Secondo Basilide, la salvezza era un problema dell'anima: era vero che essa poteva trovare la pace nella preghiera, ma ciò significava anche che il corpo poteva soddisfare liberamente tutti i suoi desideri sensuali, da qui l'accusa di immoralità rivolta ai Basilidiani dai cattolici. Il Basilidianismo sopravvisse fino alla fine del IV secolo, ma la sua dottrina fu gradualmente soppiantata negli ambienti gnostici dalla forma propugnata da Valentino. Basilide scrisse un'Exegetica in 24 volumi sui Vangeli ed un Vangelo secondo Basilide, ma tutte le sue opere furono bruciate dai cattolici e le conoscenze che abbiamo su di lui derivano dai testi scritti dai Padri della Chiesa, suoi detrattori e secondo quanto scrive uno di questi, S. Ippolito, Basilide si presenta come un panteista evoluzionistico. [Torna al Testo] |
▪ Lo Gnosticismo ▪ Simon Mago ▪ Cainismo ▪ Menandro, Dosideo e Marco ▪ ▪ Ofidi ▪ Valentino e i Valentiniani ▪ Montano e i Montanisti ▪ Nicola e i Nicolaiti ▪ ▪ Carpocrate e i Carpocraziani ▪ Mani e i Manichei ▪ Ario e Arianesimo ▪ Musica: "Sen Calar" Cantigas de Santa Maria secolo XIII |