| Questo ironico documento fu redatto dal Fratello Emilio Servadio durante il periodo del rinnovo delle cariche della Loggia Montesion (1978), un momento in cui i Fratelli, allora, erano notoriamente latitanti.
Il "Gioco dei Quattro Massoni" può essere effettuato in 8, in 16, in 24, ecc.: ma in ogni caso il numero dei giocatori non può superare, almeno a Roma, i 48 - dato che è questo all'incirca il numero dei Massoni che sono in grado effettivamente di giocarlo, sugli 800 circa che risultano iscritti nelle Logge romane. [siamo nel 1978] Lo spirito del gioco è molto diverso a quello del ben noto "Gioco dei Quattro Cantoni". Infatti, mentre in questo ultimo, il giocatore che "occupa il centro" cerca in tutti i modi di occupare un posto libero, e i quattro che stanno nei cantoni cercano, pur scambiandosi i posti di impedirglielo, nel "Gioco dei Quattro Massoni" avviene esattamente il contrario! I quattro che occupano i posti fanno di tutto perché il Massone "Libero" occupi un posto vacante: ma questi finge in mille modi di distrarsi, ricorre piccoli trucchi, e si guarda bene dall'abbandonare la sua posizione. Il rammarico che si legge sui volti dei quattro Massoni è evidente, e costituisce una delle attrattive del gioco. Una partita modello può svolgersi, ad esempio, come segue. Ai 4 angoli stanno i Massoni A, B, C e D, che occupano rispettivamente, supponiamo, le seguenti cariche: A è Venerabile di una Loggia, appartiene al Grado 18° ed è Segretario del 9°. B è Secondo Sorvegliante di una Loggia, appartiene al 30° Grado ed è Consigliere dell'Ordine. C è Oratore di una Loggia, regge l'Areopago e appartiene al 32° grado. D è Primo Sorvegliante di una Loggia, appartiene al 31° Grado, regge il 9° Grado ed è Membro Onorario di un'altra Loggia. Sta nel mezzo E. Questi appartiene regolarmente a una Loggia e la frequenta altrettanto regolarmente, una volta ogni tre mesi. A, B, C e D si muovono lentamente, scambiandosi i posti e le cariche, rivolgendo nel frattempo occhiate significative ad E, cercando di far si che egli occupi uno dei loro angoli. Qualcuno assume un'aria mesta e supplichevole. Un altro, passandogli vicino, gli descrive a bassa voce le delizie attinenti al posto di Segretario, o quelle che attendono un Elemosiniere. Un terzo gli promette di prestargli la "Rivista Massonica". Ma invano! L'astuto E finge di non vedere, o volge lo sguardo altrove. In una fase particolarmente impegnativa del gioco, può pretendersi sordo. In un'altra occasione, può cercar d'impietosire A, B, C o D dicendosi padre di numerosa prole. Il "Gioco. dei Quattro Massoni" di solito non ha termine. Spesse volte, i 4 cercano di animarlo sostituendo E con F, o con G, o con H: ma il risultato è sempre lo stesso. | |