MILINDAPAÑHA
LE DOMANDE DEL RE MILINDA
LIBRO III - Capitolo VII - Appendici

Mld:III.7.17 - Saluti

Il monaco disse: “Sapete che ore sono, o re?”
“Sì, venerabile. La prima veglia notturna è trascorsa. Ora inizia la veglia intermedia. Le lampade sono accese. É stato dato l’ordine di alzare gli stendardi e di offrirvi un dono appropriato dal tesoriere.”

I Greci dissero: “Molto bene, grande re. Molto saggio è il monaco.”
“Sì, miei uomini. Molto saggio è il monaco. Se ci fosse un maestro come lui ed un discepolo come me, uno studioso intelligente imparerebbe presto il Dhamma.”

Allora il re, soddisfatto dalle spiegazioni date alle sue domande, donò a Nagasena un mantello ricamato dal valore di 100 mila denari, poi gli disse: “Venerabile Nagasena, do ordine di prepararvi il pasto per 800 giorni a partire da oggi e vi faccio scegliere tutto ciò che è lecito prendere a palazzo.” E quando il monaco rifiutò, dicendo di possedere abbastanza per vivere, il re replicò: “So bene, venerabile, che avete abbastanza per vivere. Ma dovreste proteggere me e voi stesso – voi dalla possibilità di biasimo da parte di altre persone, le quali potrebbero dire che mi avete persuaso ma non avete ricevuto nulla da me, e me dalla possibilità di biasimo di altre persone, le quali potrebbero dire che sebbene sia stato da voi persuaso non diedi nulla in riconoscimento.”
“Sia come volete, grande re.” – fu la risposta.

Allora il re disse: “Come il leone, il re degli animali, se messo in gabbia, anche dorata, guarda sempre all’esterno, così io, sebbene dimori nel mondo, penso sempre con bramosia alla santa vita di voi asceti. Ma, venerabile, se dovessi abbandonare la vita mondana per l’ascetismo, non vivrei molto a lungo, perché tanti sono i miei nemici.”

Allora il venerabile Nagasena, dopo aver risposto alle domande del re Milinda, si alzò dal suo seggio e se ne andò verso l’eremo.