Il mattino seguente, dopo che ci svegliammo uno con l’altro, ci sedemmo insieme un po’, per discutere su cosa potesse ancora accadere. Alcuni erano dell’opinione che sarebbero stati riportati in vita. Altri li contraddicevano, perché sostenevano che l’atto di morire da parte degli antichi non era finalizzato a ritornare alla vita, ma ad accrescere la vita e la vitalità dei giovani. Alcuni immaginavano che non fossero realmente stati messi a morte, ma che altri fossero stati decapitati al loro posto. Ora, avendo parlato insieme per un po’, vedemmo arrivare il vecchio, che ci salutò subito, si guardò attorno per verificare che tutte le cose fossero pronte, ed il processo sufficientemente completato. Noi avevamo cercato di comportarci in modo impeccabile, in modo che non avesse niente da rimproverarci, così lui prese tutti i bicchieri insieme e li mise in una cassa. Subito vennero dentro certi giovani che portavano alcune scale a pioli, corde, e larghe ali, che posero in terra davanti a noi.
Il vecchio cominciò come segue: “Miei cari figli, ognuno di voi deve, in questo giorno, portare costantemente una di queste tre cose con sé. Ora voi siete liberi di scegliere una di queste, o di vedere cosa vi sarà dato in sorte.”
Noi replicammo che avremmo preferito scegliere. “No”, lui disse “ lasciamo piuttosto che sia il caso a decidere”
Quindi fece tre piccoli biglietti. Su uno scrisse Scala, sul secondo Corda e sul terzo Ali. Li mise in un cappello, ed ogni uomo doveva prendere, e qualunque cosa trovasse, questa doveva essere.
Dopo una discussione sul significato delle morti sacrificali, il guardiano dei misteri divide i candidati in tre gruppi. Hanno differenti mezzi per salire ad un livello superiore: scale, corde o ali. Questo ci ricorda che ci sono tre differenti orientamenti a Dio: la conoscenza, l’amore e l’azione sacrificale. La selezione è operata tirando a sorte, ma non dovremmo credere che si sia trattato di un procedimento assolutamente casuale e pertanto senza significato. É per mezzo dell’intuizione che viene operata una scelta.
Quelli che ebbero le corde credettero di avere avuto il meglio, a me invece capitò di avere una scala, che mi affliggeva grandemente, perché era lunga 12 piedi, e piuttosto pesante. Ero anche costretto a portarla, mentre gli altri potevano facilmente avvolgersi le corde attorno al corpo. E così era per le ali, il vecchio le unì così strettamente ai compagni del terzo gruppo che sembrava gli fossero cresciute addosso. Quindi lui girò la valvola, e la fontana smise di far scorrere l’acqua, e dovemmo rimuoverla dal centro della sala.
La scala di CRC lunga 12 piedi è pesante, ma sono altrettanto pesanti le 12 discipline. In ogni caso, questo è un mezzo di ascesa sicuro e forte. Ma perché è stata fermata la fontana?
Dopo che tutte le cose furono portate fuori, lui prese la scatola con i bicchieri, se ne andò e chiuse la porta in fretta dietro sé, così che non potemmo immaginare altro che di essere stati imprigionati in questa Torre.
Ma era passato appena un quarto d’ora quando si schiuse un buco tondo sul soffitto, attraverso il quale vedemmo la nostra Vergine che ci chiamava, e ci diceva buongiorno, chiedendoci di salire. Quelli con le ali furono subito sopra, attraverso il buco. Solo quelli con le corde erano in una triste situazione. Non appena ognuno di noi fu salito, ci fu comandato di far calare la scala per farli salire. Alla fine ogni corda fu legata ad un gancio di ferro, così che si poterono arrampicare su di essa, cosa che non fu facile e che non fu compiuta senza coprirsi le mani di vesciche.
Ora, non appena fummo tutti su, il buco si richiuse ancora, e venimmo gentilmente ricevuti dalla Vergine.
I tre metodi di ascesa vengono usati e si raggiunge così un nuovo livello. Dovremmo fermarci e considerare che è il principio femminile che sta guidando CRC verso l’alto.
Questa stanza copriva l’intera larghezza della torre, aveva 6 confessionali molto maestosi leggermente rialzati rispetto alla stanza, a cui si accedeva mediante una scaletta di tre gradini. Fummo sistemati in questi confessionali, per pregare per la vita del Re e della Regina. Nel frattempo la Vergine venne dentro e fuori dalla porta piccola, finché fummo pronti. Non appena il nostro compito fu assolto, un meraviglioso oggetto di forma allungata, fu portato dentro da 12 persone (che erano prima i nostri musicisti) attraverso una piccola porta, e piazzato nel mezzo, e i miei compagni pensavano si trattasse di una fontana. Ma io osservai bene che i corpi giacevano in essa, perché la sua forma all’interno era ovale, e così larga che sei persone potevano giacere bene lì una accanto all’altra. Poco dopo vennero ancora avanti, portarono i loro strumenti e condussero da noi la nostra Vergine insieme con le sue attendenti, con un delicatissimo suono di musica. La Vergine portava una cassetta, e per il resto solo rami e piccole lampade, e anche alcune torce accese. Le torce furono immediatamente consegnate nelle nostre mani, e noi dovevamo stare vicino alla fontana in questo ordine.
I numeri sono tutti significativi. Questo è il 2° livello di una Torre di 7 piani. Ci sono 6 confessionali completati dalla fontana, come 7° oggetto. Questa è portata dentro dai 12 musicisti. L’interno ovale della fontana ci porta a ricordare un simbolo mistico, la vesica piscis. É questo il grembo del Vuoto e quindi il mezzo di comunicazione tra vita e morte. Ecco perché i corpi vi giacciono. Ai candidati viene data una luce interiore (la torcia) e vengono fatti attendere secondo un ordine ben determinato.
Prima stava la Vergine (a) con le sue attendenti in un cerchio con le lampade e i rami . Accanto stavamo noi con le nostre torce (b). I musicisti (c) stavano in una lunga fila. L’ultimo gruppo erano il resto delle vergini (d) che si disposero in un’altra lunga fila. Ora da dove fossero venute fuori le vergini, se loro vivessero nel castello, o fossero state portate qui durante la notte, non lo so, perché le loro facce erano coperte con veli di delicato lino bianco, così che non potevo riconoscere alcuna di loro.
La disposizione è naturalmente significativa ma non potremo afferrarne il significato fino a quando conosceremo la natura dell’impegno di CRC. Comunque sembra che ci siano solo 5 candidati e questo per via dei 5 livelli della Grande Opera. La fontana ci ricorda l’acqua della vita menzionata nell’Apocalisse di Giovanni.
Quindi la Vergine aprì la cassetta nella quale c’era una cosa tonda avvolta in un pezzo di taffettà verde doppio. Lo posò sul vaso più in alto, e quindi vi mise sopra il coperchio, che era pieno di buchi, e aveva un bordo attraverso il quale lei versò un poco dell’acqua che aveva preparato il giorno prima, e così la fontana cominciò a scorrere immediatamente e scendere dentro il piccolo vaso attraverso quattro piccoli tubi.
Il vaso ci ricorda del rame e della Lady Venere. Similmente, il colore verde, che è il suo colore. L’acqua preparata dai candidati adesso scorre attraverso quattro piccoli tubi e la fontana inizia a scorrere. Un processo alchemico sta avendo luogo.
Quindi la Vergine aprì il cestino nel quale c’era una cosa tonda avvolta in un pezzo di taffettà verde doppio. Lo posò sul bricco più in alto, e quindi vi mise sopra il coperchio, che era pieno di buchi, e aveva dietro un bordo attraverso il quale lei versò un poco dell’acqua che aveva preparato il giorno prima, e così la fontana cominciò a scorrere immediatamente e scendere dentro il piccolo vaso attraverso quattro piccoli tubi. Dietro il fondo del bricco c’erano molti punti taglienti, sui quali le vergini conficcarono le loro lampade così che il calore potesse raggiungere il bricco, e far bollire l’acqua. Ora avendo in effetti l’acqua cominciato a bollire lentamente dai tanti piccoli buchi in a, cadeva sopra i corpi, ed era così calda che li dissolveva, e li mutava in liquido. I miei compagni ignoravano cosa fosse la cosa rotonda sopra menzionata, ma io avevo capito trattarsi della testa del Moro, dalla quale l’acqua sgorgava con tale particolare calore. A b, intorno al grande bricco, c’erano molti altri buchi, nei quali fissarono i loro rami. Ora se questo fosse stato fatto per necessità, o solo per cerimonia, io non so. Comunque questi rami erano continuamente schizzati dalla fontana, e da loro fino a sotto gocciolava nel bricco qualcosa di colore giallo intenso. Questo continuò per almeno due ore, e la fontana continuava ad andare da sé; ma più a lungo scorreva, più debole era.
L’Acqua della Vita dissolve i corpi. Se loro rappresentano il processo alchemico della putrefazione, allora questo è il processo della dissoluzione. Le lampade ed i rami sono il meccanismo di questo livello. Come sempre, guidato dalla polarità.
Nel frattempo i musicisti ripresero la loro strada, e noi potemmo andare liberamente su e giù per la stanza. Di fatto la stanze era fatta in un tale modo che noi avemmo l’opportunità di passare abbastanza bene il nostro tempo. C’erano immagini, pitture, orologi, organi, fontane zampillanti, e come sempre, non ho dimenticato niente di tutto questo.
É importante che i 12 musicisti, che sono le 12 Discipline, siano coinvolti. Non possiamo mai rilassarci, infatti, dobbiamo praticarle in continuazione, come un orchestra deve sempre esercitarsi e provare.
Ora essendosi fermata la fontana, e l’acqua smesso di scorrere, la Vergine comandò che fosse portato un grande globo d’oro. Sul fondo della fontana c’era un rubinetto, dal quale lei fece uscire tutte le cose che si erano dissolte per quelle gocce bollenti (di cui una certa quantità era allora molto rossa) e lasciò che si riversassero nel globo. Il resto dell’acqua che rimaneva sopra, nel bricco, fu fatta uscire. E così la fontana (che era adesso divenuta più luminosa) fu portata via. Ora se si fosse svuotata completamente, o se ancora qualcosa rimanesse al suo interno, non oso dire per certo. Ma questo so, che l’acqua che era stata svuotata nel globo, era molto più pesante dei 6, e ci vollero molti di noi per poterla portare, per la sua massa, poteva sembrare facile da spostare anche per un uomo solo. Ora avendo portato fuori dalle porte questo globo con grandi fatiche, ci sedemmo di nuovo da soli, ma io, percependo un trepestio provenire da sopra, diedi un occhiata alla mia scala.
Ci sono 7 processi, ma solo 5 livelli della Grande Opera. Il Nero è il colore del primo livello ed il Rosso del secondo. Qui, il liquido rosso è posto nel globo dorato. Qual è la relazione tra i 7 processi ed i 5 livelli? É spiegato dall’Albero della Vita. Ci sono 7 livelli sull’albero e 5 Sephiroth sul pilastro di mezzo quando esso riconcilia i pilastri di destra e sinistra.
Uno qui poteva prendere nota delle strane opinioni che i miei compagni avevano riguardo questa fontana. Perché convinti come erano che i corpi giacessero nel giardino del castello, non sapevano come portare avanti questo tipo di lavoro, ma io ringraziai Dio di essermi svegliato in un momento così opportuno per vedere qualcosa che mi aiutava a compiere meglio gli incarichi della Vergine. Dopo un quarto d’ora la coperta sopra fu sollevata ancora, e ci fu comandato di salire, cosa che fu fatta come prima con ali, scale e corde. E non poco soffrivo nel vedere che le Vergini potevano salire in un altro modo, mentre noi dovevamo fare una così grande fatica. Riuscivo però a capire che doveva esistere una qualche ragione speciale per questo, e che dovevamo lasciare qualcosa da fare per il vecchio. Perfino quelli con le ali non avevano nessun vantaggio quando dovevano attraversare il buco.
Ora si sale ad un altro livello, ed è dura per tutti. CRC nota che si è svegliato al momento “opportuno”. Questo è un riferimento al nostro tempo interiore o tempo non-lineare. I 3 mezzi di ascesa sono menzionati ancora e correlati ai 3 pilastri sull’Albero della Vita.
Ora, non appena fummo saliti, il buco si richiuse, e io vidi il globo appeso ad una robusta catena nel mezzo della stanza. In questa stanza non c’era altro che finestre, ed in mezzo alle due finestre c’era una porta, che era coperta con nient’altro che un grande pulitissimo specchio. E queste finestre e questi vetri erano otticamente opposti l’un l’altro, così che nonostante il sole (che splendeva adesso in modo eccessivamente luminoso) battesse solo sopra la porta, ancora (dopo che le finestre davanti al sole erano aperte, e le porte davanti allo specchio erano state abbassate a fianco) in tutti i quarti della stanza non c’erano nient’altro che soli, che per rifrazione artificiale battevano sopra l’intero globo d’oro che stava nel mezzo, e poiché (oltre a tutta questa brillantezza) esso era pulito, la luce provocava un tale bagliore, che nessuno di noi poteva aprire gli occhi, ma fummo costretti a guardare fuori dalla finestra fino a che il globo si fu ben riscaldato, e l’effetto desiderato fu raggiunto.
É forse questa l’Opera del Sole menzionata nelle Tavole di Smeraldo? É anche il processo alchemico della distillazione. Il globo simboleggia il sole interiore di Thiphereth. Gli specchi sono l’intensificata capacità di vedere la verità direttamente.
Qui io posso bene ammettere che in questi specchi avevo visto il più meraviglioso spettacolo che mai la Natura avesse portato alla luce, perché c’erano soli in tutti i luoghi, ed il globo nel mezzo splendeva ancora più intensamente, così che noi non potevamo resistere a quella vista per più del battito di un occhio. In seguito la Vergine comandò di chiudere gli specchi, e la finestra ben saldamente, per lasciare che il globo si raffreddasse ancora un po’. Questo fu fatto alle 7 circa, così che pensammo bene che avremmo potuto avere un piccolo momento per rinfrescarci e ristorarci con la colazione.
La distillazione avviene quando un liquido caldo viene raffreddato. Questa è la settima ora, è significativo.
Questo trattamento era ancora una volta propriamente filosofico, e non avevamo bisogno di avere paura dell’intemperanza della Vergine, anche se non avevamo volontà. E la speranza della gioia futura (con la quale la Vergine ci consolava di continuo) ci fece così giocondi che non facevamo caso al dolore e agli inconvenienti. E questo io posso dire sinceramente riguardo ai miei compagni di alta qualità, che le loro menti non correvano mai ai piaceri della cucina o della tavola, ma traevano piacere dal solo fatto di poter partecipare a questa avventurosa scienza della natura, e quindi contemplare la sapienza del Creatore e la sua onnipotenza. Dopo che avemmo mangiato, ci mettemmo ancora al lavoro, essendo il globo ormai sufficientemente raffreddato, perché con sudore e fatica dovevamo sollevarlo dalla catena e metterlo in terra. Ora la disputa era su come fare il globo a metà, perché ci era stato comandato di dividerlo nel mezzo. La conclusione fu che un diamante dalla punta tagliente avrebbe fatto il miglior lavoro. Ora quando aprimmo così il globo, non c’era niente di più che rossore da vedere, eccetto un amabile grande uovo, bianco come la neve.
Questo è il livello della Grande Opera. Il prodotto della distillazione è l’uovo cosmico, nato dal grembo cosmico del globo. Il punto è sottolineato dalle parole di commento di CRC che “Questo trattamento era ancora una volta propriamente filosofico”. Si riferisce al processo alchemico.
Gioimmo grandemente nel vedere cosa si nascondesse all’interno dell’uovo e di come si fosse ben preservato. La Vergine mostrava un’attenzione febbrile a che il guscio potesse ancora essere troppo tenero. Noi ci mettemmo intorno a questo uovo felici come se lo avessimo deposto noi stessi. Ma la Vergine immediatamente lo portò via, e si allontanò ancora da noi, e (come sempre) serrò la porta alle sue spalle. Quello che lei fece con l’uovo in altro luogo, o se in qualche modo lo avesse maneggiato privatamente, non lo so né lo credo. I miei compagni ed io passammo un altro quarto d’ora a riposare, fino a che il terzo buco fu aperto, e noi per mezzo dei nostri strumenti, arrivammo alla quarta pietra o pavimento.
In questa stanza trovammo un grande bricco di rame pieno di sabbia gialla, che era riscaldato da un fuoco gentile. Dopo poco l’uovo vi fu posato sopra, affinché potesse giungere lì ad una perfetta maturità. Questo bricco era esattamente quadrato; sopra un lato stavano questi due versi, scritti in grandi lettere:
CRC ascende al 4° livello e quindi ha inizio il 4° processo. Esso è anche il livello giallo della Grande Opera. Il bricco quadrato (dei 4 elementi) contiene l’uovo (la Quintessenza).
O.BLIO.TO.BIT.MI.LI.KANT.I.VOLT.BIT.TO. GOLT.
Sul secondo lato c’erano queste tre parole:
SANITAS.NIX.HASTA. (Salute, neve, lancia)
La terza aveva solo 1 parola:
F.I.A.T. (che sia!)
Ma sul retro c’era un’intera iscrizione che correva così:
QUOD
Ignis: Aer: Aqua: Terra:
SANCTIS REGUM ET
REGINARUM NOSTR:
Cineribus Eripere non potuerunt
Fidelis Chymicorum Turba
IN HANCH UNRNAM
Contulit
A.D.
1459
QUELLO CHE
Fuoco:Aria;Acqua:Terra
Furono incapaci di rubare
Dalle urne sante
DEL NOSTRO RE E DELLA NOSTRA REGINA
Furono conservate dal fedele gruppo
Di Alchimisti
IN QUESTA URNA
A.D.
1459
Il significato di queste iscrizioni, è riservato agli iniziati del rango di CRC. I 4 elementi dell’alchimia sono collegati alle ceneri del Re e della Regina. Questo è un passo della Grande Opera, perché le ceneri sono state conservate dagli alchimisti e poste nell’urna, che è un simbolo del corpo fisico. La data, 1459, può essere presa ancora una volta come riferimento: al 1° Sephirâ Kether, il 4° Sephirâ H'esed, il 5° Sephirâ Gevurah ed il 9° Sephirâ Yesod. Sull’albero, essi formano una croce.
Ora se la sabbia o le uova avevano in queste scritte un qualche significato, lascio decidere ai colti; certo farò la mia parte, e non ometterò niente nella mia esposizione. Dato che il nostro uovo era ormai pronto fu portato fuori, ma non ci fu bisogno schiacciarlo, perché l’uccello che c’era dentro si liberò da solo; e si mostrò molto felice, anche se sembrava sanguinante e senza piume. Noi per prima cosa lo posammo sulla sabbia tiepida, così la Vergine aveva comandato che facessimo prima di dargli qualsiasi cosa da mangiare, dovevamo essere sicuri di fare in fretta, se no ci avrebbe dato abbastanza lavoro. Fatto questo, gli fu portato il cibo, che sicuramente non era nient’altro che il sangue dei decapitati, diluito ancora con l’acqua preparata.
Non ci è stato detto di che tipo di uccello si tratti, ma possiamo inferire che sia la fenice; l’uccello della risurrezione. Esso viene nutrito con sangue, e da qui possiamo trarre un’ulteriore considerazione. É sangue coagulato (seppur diluito con l’Acqua della Vita) e quindi ha qui luogo il processo alchemico della coagulazione.
Avendone mangiato, l’uccello crebbe così rapidamente sotto i nostri occhi che noi capimmo bene perché la Vergine ci avesse dato un tale ammonimento riguardo a lui. Morsicava e graffiava con tale cattiveria, come un diavolo, che poteva imporre la sua volontà su ognuno di noi, e ci avrebbe potuto portare a lui. Adesso era completamente nero, e selvaggio. Così gli fu portato altro cibo, forse il sangue di un’altra delle Persone Reali, le sue piume nere caddero ancora, e al loro posto crebbero piume bianche come la neve. Così crebbe meno selvaggio e divenne in qualche modo anche più mansueto, e più docile. Nonostante ciò non ci fidavamo ancora di lui. Al terzo pasto le sue piume cominciarono a diventare così curiosamente colorate che nella mia vita non avevo mai visto colori simili a quelli. E che bellezza! Era adesso oltremodo mansueto, e si comportava così amichevolmente con noi che (con il permesso della Vergine) lo liberammo dalla sua cattività.
L’uccello passa rapidamente dallo stadio nero a quello bianco e al suo 3° pasto, entra nel 4° stadio della Grande Opera, usualmente descritta come lo stadio “Peacock”, pavone, per i colori brillanti che produce. Essendo questo stadio completato, l’uccello viene liberato.
La nostra Vergine. cominciò: “Per la vostra diligenza, ed il consenso dell’uomo vecchio, l’uccello ha avuto la vita e la più alta perfezione, questa è una buona ragione perché sia consacrato felicemente a noi.” Quindi comandò che il pranzo fosse servito e che ci rinfrescassimo, perché la parte più complessa della nostra opera era ormai superata ed era giusto che gustassimo il nostro pranzo dopo tutto quel lavoro. Cominciavamo a rallegrarci adesso. Comunque, avevamo ancora addosso i vestiti di tutto il giorno, e questo sembrava in qualche modo contrastare con la nostra gioia. Ora la Vergine si mostrava molto sospettosa, forse per scoprire quale di noi si sarebbe provato valido e servizievole per i suoi propositi futuri. Ma i suoi discorsi erano per la maggior parte relativi allo Scioglimento; e questo le piaceva tanto che sembrava esperta in tali compendiosi manuali con la conoscenza propria di un artista. Il pasto durò non più di tre quarti d’ora, che passammo per la maggior parte con il nostro uccello, e dovevamo nutrirlo continuamente con il suo cibo, ma continuava a crescere allo stesso ritmo.
Quando la Vergine parla di “scioglimento” si sta riferendo al processo alchemico della soluzione? Notiamo che l’uccello viene costantemente nutrito e come cresce.
Dopo pranzo non ci fu concesso troppo tempo per digerire, e la Vergine, insieme all’uccello, ci lasciò. La quinta stanza ci fu quindi aperta, ed entrammo, come avevamo fatto in precedenza, e offrimmo i nostri servizi. In questa stanza era preparato un bagno per il nostro uccello, ed era colorato con una polvere leggera che aveva l’apparenza del latte. Il liquido era leggermente fresco quando l’uccello vi fu immerso. Lui fu molto contento di questo, ne bevve e vi giocò divertendosi un poco. Ma quando il liquido cominciò a riscaldarsi a causa delle lampade che vi erano piazzate sotto, avemmo grandi difficoltà a farlo rimanere nell’acqua. Quindi noi mettemmo a forza una coperta sulla vasca e gli lasciammo infilare la testa attraverso un buco, fino a quando, attraverso questo processo, perse tutto il suo piumaggio nel bagno, e divenne morbido e liscio come un neonato; ancora il calore non gli causò altro male, al che io mi meravigliai, perché in questo bagno le sue piume si erano completamento consumate, ed il liquido era adesso tinto di blu. Alla fine rimuovemmo la copertura, dando aria all’uccello. Lui uscì dalla vasca per suo stesso volere, ed era così lucido e morbido che era un piacere guardarlo. Ma poiché era ancora in qualche modo selvaggio, noi gli mettemmo un collare con catena attorno al collo, e così lo portammo su e giù per la sala. Nel frattempo un forte fuoco fu acceso dentro la vasca, ed il liquido bolliva tanto, fino a che venne su una pietra blu, che noi portammo via; e avendola prima pesata, fummo in seguito felici di frantumarla contro una pietra, e finalmente con questo colore cominciammo a dipingere la pelle dell’uccello per tutto il suo corpo. Ora lui sembrava molto più strano, perché era tutto blu, eccetto la testa, che rimaneva bianca.
Essendo arrivati al 5° livello, deve avere luogo il processo alchemico della soluzione e l’uccello passa attraverso più cambi di colore. Questo include il processo alchemico di calcinazione della pietra blu. La procedura comprende anche fare un bagno all’uccello e metterlo dentro la vasca. Questi sono ulteriori passi alchemici. Perché il collare e la catena al suo collo? C’è forse in corso qualche procedimento alchemico che deve essere tenuto sotto stretto controllo?
Una volta che il nostro lavoro con questo piano fu finito, e che noi (dopo che la Vergine con il suo uccello blu se ne era andata via da noi) fummo chiamati su dal buco al sesto piano, dove ci aspettavano impegni severi. Nel mezzo era infatti piazzato un piccolo altare, in tutti i modi simile a quello descritto nella sala del Re. Sopra di esso stavano i sei particolari sopra menzionati, e lui stesso (l’uccello) faceva il settimo. Prima di tutto si mise davanti alla piccola fontana, e da essa bevve un certo numero di sorsi. Dopo beccò il serpente fino a che sanguinò molto. Questo sangue era ricevuto in una coppa d’oro, e posto sulla gola dell’uccello che era grandemente contrario a questo. Quindi noi immergemmo la testa del serpente nella fontana e lui visse di nuovo e strisciò nel suo teschio, così che io non lo vidi più per il tempo successivo. Nel frattempo la sfera girava in continuazione, fino a che fece la desiderata congiunzione. Immediatamente l’orologio batté l’una e scandì il movimento per un'altra congiunzione. Quindi l’orologio suonò le due. Finalmente, mentre stavamo osservando la terza congiunzione, e la stessa era indicata dall’orologio, il povero uccello remissivamente, posò il suo collo sopra il libro di sua volontà e lasciò che la sua testa fosse tagliata via (da uno di noi scelto a caso). Comunque, non perse una goccia di sangue fino a che il suo petto fu aperto, e quindi il sangue sgorgò fuori così fresco e chiaro come se fosse una fontana di rubini. La sua morte ci colpì al cuore, e ancora potemmo bene giudicare che un uccello nudo si era sacrificato per noi. Così lo lasciammo riposare, spostammo il piccolo altare e assistemmo la Vergine che bruciava il corpo fino a ridurlo in cenere (insieme con il piccolo cartello appeso) con fuoco preso dalla piccola candela, e dopo ripulì la stessa parecchie volte, e lasciò le ceneri in una scatola di legno di cipresso.
Sul 6° livello, l’uccello viene aggiunto come 7° oggetto, agli altri sull’altare. Dovremmo leggere con molta attenzione questo paragrafo, perché descrive in grande dettaglio il processo di trasformazione.
Dobbiamo raggiungere il nostro livello di comprensione individuale.
Comunque, notiamo la morte e la cremazione della fenice. La sua risurrezione è inevitabile. In più, il processo è scandito da 3 congiunzioni astrologiche. Questo dimostra l’unità del Sopra e del Sotto.
A questo punto io non riuscii a concepire quale scherzo fosse stato giocato a me e ad altri tre. Dopo che avemmo diligentemente così preso le ceneri, la Vergine cominciò a parlare come segue: “Miei signori, qui noi siamo nella sesta stanza e ne abbiamo solo un’altra innanzi, ove tutte le nostre preoccupazioni avranno fine, e potremmo quindi tornare ancora al castello, per svegliare i nostri graziosissimi Signori e Signore. Ora io vorrei ardentemente credere che tutti coloro che sono riuniti qui insieme, si siano comportati nel modo che vi avevo raccomandato, perché si potesse giungere al rinnovamento dei nostri Re e Regina, e perché voi poteste ottenere un ragguardevole premio; al contrario dei miei desideri, invece, ho trovato in mezzo a voi quattro lavoratori sfaticati e pasticcioni (al che indicò me ed altri tre). Quindi, secondo la mia buona volontà per ognuno e per tutti voi, non ho intenzione di dare loro la meritata punizione. Comunque, per una tale negligenza, non potranno rimanere interamente impuniti, e ho deciso che, in ragione di tale punizione, saranno solo esclusi dal prossimo piano, il settimo, e dalle azioni più gloriose di tutte le altre, e così loro non incorreranno in ulteriori colpe verso le Maestà regali”. In quale stato ci trovassimo noi dopo questo discorso ve lo lascio immaginare. Perché la Vergine sapeva così bene come mantenere il suo contegno, che l’acqua presto riprese a scendere sopra i nostri canestri, e noi credemmo di essere i più infelici della terra. Detto questo le Vergine incaricò una delle sue cameriere (di cui ce n’erano molte sempre a disposizione) di condurre da noi i musicisti, che ci avrebbero sospinti consuono di corno fuori dalle porte, con un tale ignominia e derisione che loro stessi riuscivano a malapena a soffiare nei loro strumenti dal gran ridere. Ma quello che ci addolorò di più fu che anche la Vergine rise con enfasi di noi nel vedere il nostro pianto, la nostra rabbia e la nostra impazienza, e sarebbe potuta stare bene in mezzo agli altri compagni che erano felici della sfortuna che ci era capitata.
CRC e tre altri amici sono esclusi dal resto del gruppo e vengono derisi dagli altri compagni. Questo serve in realtà a nascondere il loro vero status. Dovremo ricordare che nel Fama Fraternitatis , CRC dà inizio all’Ordine Rosacruciano con altre 3 persone.
Ma accadde diversamente, perché non appena fummo usciti dalla porta, i musicisti ci dissero di stare di buon umore e di seguirli per la scala a chiocciola. Ci guidarono al settimo piano sotto il tetto, dove trovammo il vecchio che non avevamo ancora visto, sopra una piccola fornace rotonda. Ci ricevette amichevolmente, e si congratulò di cuore con noi perché eravamo stati scelti dalla Vergine; e comprese da quale grande spavento eravamo scossi, e la sua pancia era pronta ad esplodere in risate perché avevamo preso così male la notizia di una tale fortuna.
“Quindi” ci disse “miei cari figli, imparate che un uomo non sa mai cosa Dio pretende da lui”
Durante questo discorso anche la Vergine arrivò di corsa con la sua piccola scatola, e (dopo che aveva riso abbastanza di noi) svuotò le ceneri in un altro vaso, e riempì ancora la scatola con altro materiale, dicendo che doveva andare, adesso, a gettare foschia negli occhi degli altri artisti, e che nello stesso tempo avremmo dovuto obbedire al vecchio in tutto ciò che ci comandava, e non cambiare il tenore della nostra precedente diligenza. Con il che se ne andò da noi, diretta nella settima stanza, nella quale chiamò i nostri compagni. Ora, quello che fece con loro, non lo posso dire, e non solo perché ci è stato proibito di parlarne, ma anche perché, in ragione del nostro lavoro, non potevamo sbirciare attraverso il pavimento.
CRC ha raggiunto il 7° piano, ed il più alto livello. É guidato lì dai 12 musicisti e questo ci ricorda ancora che le 12 Discipline debbono essere sempre con noi. Significativamente, il principio femminile si allontana ed il processo finale si svolge per mezzo del principio mascolino.
Ma questo era il nostro lavoro. Mischiammo le ceneri con l’acqua che avevamo preparato prima, fino a che si furono amalgamate insieme a formare un impasto fine; dopo di che mettemmo questo materiale sul fuoco, fino a quando fu ben caldo. Quindi noi la mettemmo, calda com’era, in 2 piccole forme o stampi, e la lasciammo raffreddare un po’.
A questo punto avemmo modo di guardare un po’ i nostri compagni da certe fessure del pavimento. Erano molto impegnati alla fornace, e ognuno aveva da soffiare sopra il fuoco con un tubo, e stavano a soffiare tutto il tempo, come se fossero mirabilmente preferiti rispetto a noi per questo. E questo soffiare durò fino a che il nostro vecchio uomo ci rimise ancora al lavoro, così che non posso dire cosa fecero dopo.
Noi aprimmo le piccole forme e apparvero due bellissime, luminose e quasi trasparenti immagini piccole, che occhi di uomo non hanno mai visto, un maschio ed una femmina, ognuno di loro lungo 4 pollici, e con grande nostra sorpresa non erano duri, ma morbidi e di carne, come fossero altri corpi umani, ancora però non avevano vita; così che io, più rassicurato, credetti che l’immagine di Lady Venere che avevo visto in precedenza fosse fatta nella stessa maniera.
La Grande Opera ora produce una nuova polarità nella forma di due piccoli esseri, uno maschile ed uno femminile. Esseri lunghi 4 pollici, ci ricorda la perfezione dei 4 elementi. Sono ancora senza vita perché mancano della Scintilla Divina.
Questi angelici e giovani bambini stavano sopra due piccoli cuscini di satin e li guardammo a lungo, fino a che non fummo soddisfatti di quella vista squisita. Il vecchio signore ci mise in guardia dal continuare, ed instillava il sangue dell’uccello (che era stato ricevuto nella piccola coppa d’oro) goccia dopo goccia nella bocca delle piccole immagini, e per questo loro apparvero subito cresciuti; e se prima erano molto piccoli, adesso erano già (secondo la proporzioni) molto più belli, così che tutti i pittori avrebbero voluto essere qui, e si sarebbero vergognati della loro arte, rispetto alla meraviglia di queste produzioni della Natura. Ora cominciarono ad essere così grandi che si sollevarono dai cuscini, e giacquero sopra un lungo tavolo, che era coperto di velluto bianco. Il vecchio ci comandò di coprirli sul petto con un pezzo di fine taffettà bianco doppio, che, per la non raccontabile bellezza, quasi ci abbagliò. Ma, per essere breve, prima che il sangue fosse finito, erano quasi completamente sviluppati. Avevano capelli ricci color oro, e la sopra menzionata Venere non era nulla a confronto. Ma non c’erano ancora il calore o la sensibilità naturali in loro. Erano figure morte, seppure di un colore vitale e naturale, e poiché dovevamo avere cura che non crescessero troppo, il vecchio uomo non ci permise di dargli più niente, ma coprì i loro volti con della seta, e dispose che il tavolo fosse illuminato attorno con delle torce. Qui io devo avvisare il lettore di non immaginare queste luci come poste lì per necessità, perché lo scopo del vecchio uomo era solo quello di impedirci di vedere come le anime entrassero nei corpi, e infatti non ci saremmo accorti niente, se non fosse che io, per ben due volte in precedenza, avevo visto le fiamme. Comunque lasciai gli altri compagni nelle loro convinzioni, né dissi al vecchio che avevo visto qualcosa più di loro. Dopo lui ci chiese di sederci su una panca di fronte al tavolo.
Anche questo paragrafo deve essere letto con grande cura. Ma non potremmo apprezzarlo pienamente fino a che non avremmo raggiunto lo stesso livello di CRC.
Notiamo che il punto focale del processo è portare l’anima dentro il corpo.
In quel momento entrò la Vergine, con la musica e tutto l’equipaggiamento, e portò due curiosi indumenti bianchi, come non ne avevo mai visti al castello, né potrei descriverli, perché pensavo non fossero altro che di cristallo; ma erano morbidi, e non trasparenti, così che non li potrei descrivere. La signora li posò sul tavolo, e dopo che ebbe sistemato le sue vergini su una panca tutte intorno, lei ed il vecchio cominciarono molti giochi di prestigio sul tavolo, fatti solo per accecarci. Tutto questo (come vi ho detto) accadeva nel piano immediatamente sotto il tetto, che era meravigliosamente formato; per cui all’interno era suddiviso in sette emisferi, dei quali quello nel mezzo era in qualche modo il più alto, e aveva sulla sommità un piccolo buco che era sempre chiuso, e che nessun altro aveva notato. Dopo molte cerimonie entrarono 6 vergini, ognuna delle quali portava una grande tromba, intorno alla quale era arrotolato un materiale verde, luccicante e ardente come una ghirlanda.
Questa sala ha 7 emisferi. Il più alto di questi ha un buco che solo CRC ha notato. Ci sono 7 vie verticali sull’Albero della Vita. La via più alta è il Kether, e sopra esso c’è il AIN SOF AUR. Non chiediamoci perché il buco è chiuso.
Il vecchio uomo ne prese una, e dopo che ebbe rimosso alcune delle luci all’inizio del tavolo, e scoperto i loro volti, piazzò una delle trombe sopra la bocca di uno dei corpi in modo tale che la parte superiore e l’estremità più larga fosse diretta verso il sopramenzionato buco. I miei compagni in questo momento, guardavano solo le immagini, ma io avevo altri pensieri, perché non appena le foglie o ghirlande intorno al manico della tromba furono accese, vidi il buco sulla sommità aprirsi, ed una corrente luminosa di fuoco entrare giù sparata nel tubo, e passare attraverso i corpi; e subito il buco fu coperto ancora, e la tromba rimossa. In questo modo i miei compagni furono delusi perché immaginavano che la vita sarebbe entrata dentro l’immagine per mezzo del fuoco o del fogliame, e non appena ebbe ricevuto l’anima, i suoi occhi sbatterono, anche se lui a malapena riusciva a muoversi. La seconda volta il vecchio piazzò un’altra tromba sopra la sua bocca e la accese di nuovo, e l’anima fu fatta passare giù attraverso il tubo. Questo fu ripetuto per ognuno di loro tre volte, dopo di che tutte le luci furono spente e portate via. Le coperte di velluto del tavolo furono poste sopra di loro, e immediatamente fu aperto e preparato un letto di nascita, nel quale, così avvolti, erano nati. E dopo che le coperte furono tolte via da loro, giacquero ordinatamente uno accanto all’altro, e con la tenda scesa su di loro, riposarono per un po’.
Il guardiano dei misteri usa una tromba 3 volte su ogni corpo, per portare loro la vita. Solo CRC vede la corrente luminosa scendere dal buco sul tetto. Possiamo inferire che la Scintilla Divina (la corrente di fuoco) proviene dal AIN SOF AUR e che trasmette energia in questo modo i 3 veicoli di consapevolezza dell’uomo e della donna.
Ora era anche tempo per la Vergine di vedere come gli altri artisti si stavano comportando. Erano felici perché, come la Vergine mi aveva detto poco innanzi, stavano lavorando l’oro, che era certo una parte di quest’arte, ma non la principale, non la più necessaria, né la migliore. Loro avevano infatti una parte di queste ceneri, e così immaginavano nient’altro che l’intero uccello fosse stato procurato per poter creare l’oro. E che la vita dovesse in tal modo essere restituita al morto.
Mentre CRC ha riportato il re e la regina alla vita, gli altri iniziati stanno facendo l’oro. Qui si ha un punto molto delicato. La maggior parte degli alchimisti credono che la produzione dell’oro sia la più alta manifestazione della loro arte. Non lo è. Infatti solo CRC e gli altri 3 compagni hanno partecipato attivamente alla Grande Opera.
Nel frattempo ci sedemmo molto stanchi, in attesa che la nostra coppia di sposi si svegliasse. Circa mezz’ora trascorse in questo modo. Quindi lo sventato Cupido si presentò nuovamente e dopo averci salutati tutti, volò da loro dietro la tenda e li tormentò fino a che non riuscì a svegliarli. Questo fu causa di grande sorpresa per loro, perché immaginavano di avere dormito dal momento in cui in realtà erano stati decapitati, fino ad ora. Cupido, dopo che li ebbe svegliati, e rinnovato la loro conoscenza l’un l’altro, andò poco avanti, e permise loro di stare insieme un pochino meglio, e nel frattempo giocava a noi i suoi scherzetti; e alla fine volle che la musica fosse suonata ancora, per essere in qualche modo ancora più allegro.
Non molto dopo, la Vergine stessa venne dentro, e dopo che ebbe molto umilmente salutato il giovane Re e la Regina (che si sentivano piuttosto deboli) e baciato le loro mani, portò a loro i due sopramenzionati strani indumenti, che loro misero indosso e così uscirono.
Alla fine è Cupido che sveglia la coppia. Ancora, dovremmo stare assolutamente attenti a non fraintendere tutto ciò come semplici sentimentalismo. Un principio cosmico profondo è coinvolto. Perché la coppia continua a credere di avere solo dormito fino ad ora? É una memoria reincarnazionale?
Ora qui c’erano già pronte due sedie molto strane, nelle quali si sedettero. E loro si congratularono con profonda riverenza con noi, e per lo stesso fatto il Re stesso, molto graziosamente, rese grazie, e ancora ci rassicurò di tutta grazia. Erano già le 5 circa. Loro non potevano stare più a lungo, ma non appena il capo del loro seguito poté accompagnarli, si imbarcarono insieme con alcune vergini e Cupido, e navigarono così speditamente che noi presto li perdemmo di vista; nonostante si fossero incontrati (come fui informato) con certe magnifiche navi. Così in quattro ore di tempo raggiunsero molte leghe a largo nel mare. Dopo le 5, i musicisti furono caricati per portare tutte le cose indietro ancora alle navi, e per prepararsi per il viaggio.
La coppia regale e tutti i loro possedimenti discendono 7 livelli della torre per imbarcarsi sulle navi: devono partire. Cupido li segue. Sembra di poter affermare con sicurezza che Cupido sia il loro principio animatore.
Ma poiché questo prese loro un po’ di tempo, il vecchio chiamò un gruppo dei suoi soldati, che erano allineati lungo il muro, (noi non avevamo visto alcuno di loro prima d’ora,anche se avevo notato che questa Torre era ben munita contro le opposizioni). Ora questi soldati fecero un rapido lavoro con le nostre cose, così che niente rimase da essere fatto, se non andare a cena. Il tavolo era completamente imbandito e la Vergine ci portò ancora dai nostri compagni, che si comportarono con noi come se davvero ci trovassimo in una condizione miserabile, e ci astenemmo dal ridere. Loro si sorridevano sempre l’un l’altro, anche se molti simpatizzavano con noi. A questa cena prendeva parte anche il vecchio signore, e si comportava come un severo ispettore con noi; perché a chiunque proponesse qualcosa, lui sapeva bene come rispondere o come controbattere, o almeno dare qualche buona informazione in merito. Io imparai grandemente da questo signore. Sarebbe stata una cosa buona se ognuno di noi si fosse applicato a lui, e avesse preso notizia delle sue procedure; in questo modo magari le cose di questo mondo non sarebbero andate così spesso così perversamente.
Il vecchio guardiano distribuisce profondi insegnamenti a tutti i suoi studenti, nel corso di una sorta di “ultima cena”.
Dopo che avemmo svolto le nostre riflessioni notturne, il vecchio ci condusse nelle sue stanzine delle rarità, che erano disperse qui e là in mezzo ai bastioni; e qui potemmo vedere molte meravigliose produzioni della Natura, ed altre cose che la forza dell’uomo, in imitazione della Natura, ha inventato, e avremmo avuto bisogno di un altro anno per ispezionarle a sufficienza. Così passammo una buona parte della notte illuminati dalle candele. Alla fine, essendo più desiderosi di dormire che di vedere molte altre rarità, venimmo alloggiati in stanze nel muro, dove non avevamo solo costosi e comodi letti, ma anche stanze straordinarie e bellissime che ci portarono a chiederci perché avessimo dovuto sopportare tanta scomodità il giorno precedente. In questa camera ebbi un buon riposo ed avendo trascorso la maggior parte del giorno senza attenzione, ed impegnato in lavori continui, il gentile sciacquio del mare mi aiutò per un sonno dolce e profondo, per cui continuai un sogno dalle undici fino alle otto del mattino.
Le istruzioni continuano fino a che CRC finalmente si addormenta e sogna per 9 ore. Perché 9? Ci sono 9 Sephiroth che sono metafisici e sono per questo percepibili come in un sogno. Solo il 10° Sephiroth, Malcouth è obbiettivo, cioè percepibile qui ed ora con la nostra consapevolezza “cosciente”.