| Siamo lieti presentare ai nostri Ospiti queste pagine dedicate ai “Rosa-Croce”; che comprendono una breve storia dell'Ordine, scritta da Fra' Tommasino (al secolo Tommaso Sale, Frate cistercense) che va dal 1100 ai giorni nostri, i manifesti Rosacrociani del 1614 e 1616, con relativo commento, il testo "Le nozze chimiche di Rosenrooth"; "Le Segrete figure dei Rosacroce dai secoli 16.mo e 17.mo." nelle edizioni del 1785 e 1788 a cui è stato aggiunto un manoscritto del XVII° secolo e il testo "Themis Aurea" del 1656. I contenuti dei documenti obbligano soltanto gli autori e non configurano necessariamente la visione della Loggia o del G.O.I. Ogni diritto è dichiarato.© Montesion (Per quanto di competenza) |
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| Breve Storia dei Rosa-Croce (Dal 1100 ai giorni nostri) | Fra’ Tommasino racconta nelle pagine che seguono la vicenda storica della confraternita dei Rosa+Croce. Frate Tommasino al secolo Tommaso Sale Frate cistercense, è uno dei sette che hanno ricostruito l’Abbazia di Chiaravalle. Vecchietto minuto e rinsecchito, ultranovantenne, con gli occhiali spessi come fondi di bottiglie, molto spesso seduto su una sedia a rotelle e con una coperta marrone sulle gambe, quasi cieco, con difficoltà anche nella deambulazione, ma col cervello perfettamente efficiente. Collaborò con l’arch. Solfo a salvare la vita di molti ebrei durante l’orrore delle persecuzioni razziali. | Rosacrocianesimo e Massoneria Considerazioni storico sociali | La questione dei rapporti fra la Massoneria e il Rosacrocianesimo appartiene ai vecchi temi delle ricerche massoniche. Ma ciò non vuol dire che si siano raggiunti risultati soddisfacenti. Nell’esaminare la vastissima letteratura primaria e secondaria, ci si imbatte in un groviglio, all’inizio scoraggiante, dì credenze storiche, di leggende, di verità, di possibilità. Alcuni autori considerano i rappresentanti del movimento Rosacroce del 17° secolo come i diretti progenitori della Massoneria inglese del 1717, altri ritengono che i Rosacroce siano stati essi stessi già dei Massoni. | Il Simbolismo dei Rosa-Croce Scheda di approfondimento | Si potrebbe affermare, con una certa probabilità, che gran parte della popolarità dei miti Rosacrociani fosse dovuto al “distintivo” bello eppur semplice presente manifesti dell’ordine risalenti agli inizi del 17esimo secolo, cioè il simbolo della croce unito a quello della rosa (o delle rose). La storia di tale simbolo prima del 17 ° secolo, così come la sua origine, rimane ancora oscura. | Le radici storiche del Rosacrocianesimo | Le radici del movimento rosacrociano si dice siano, probabilmente, emerse dalla tradizione ermetica di Marsilio Ficino e dalla Kabbalah ebraica, studiata da John Dee, che affermò di aver tratto dalla stessa, grandi illuminazioni ed acquisizione di «un sapere diverso». Naturalmente le basi più antiche non concordano con queste ipotesi ma vanno ben oltre. Alcuni autori del passato hanno affermato di aver incontrato un «Fratello Rosacroce» o hanno vantato la loro appartenenza all'Ordine. | I Manifesti Rosacrociani | Nel 1614 veniva pubblicata nella tipografia Wilhelm Wessel di Kassel, un Manifesto di autore anonimo che chiama per comodità “Fama Fraternitatis”, considerato che il suo titolo completo è: “Riforma universale e generale del mondo intero; con la Fama Fraternitatis della encomiabile Fraternità della Rosa-Croce scritta per tutti gli eruditi/dotti e sovrani d’Europa; parimenti una breve risposta di Hern Haselmayer per la quale egli è stato arrestato e messo ai ferri in una galera. Oggi pubblicata e comunicata a tutti i cuori sinceri”. Il testo che ne costituisce la parte centrale, la “Fama Fraternitatis”, circolava già in Germania dal 1610 sotto forma di manoscritto. Due anni dopo, nel 1615, il tipografo Wilhelm Wessel a Kassel da alle stampe un secondo manifesto "Confessio Fraternitatis", abbreviando il titolo di un documento già noto dal 1611 trovandosi pubblicato nei “Secretioris Philosophiae Consideratio Brevis a Philippo à Gabella…”, cioè “Breve Considerazione della più Segreta Filosofia, scritta da Philippo a Gabella, studente di filosofia, pubblicato per la prima volta con la Confessione della Fraternità R.C. aggiornata”. | Le Nozze Chimiche di Christian Rosenkreuz | Nel 1616 una terza opera, molto più complessa rispetto alla Fama Fraternitatis e alla Confessio, diede alla "promozione" della Rosa-Croce in Germania il suggello definitivo. Si tratta di Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz, attribuite con quasi unanime certezza a Johann Valentin Andreae. Nato nel 1586 da una famiglia di tradizioni luterane del Wurttenberg, a sua volta pastore luterano, ma aperto alle istanze religiose del Calvinismo, Negli anni 1602-1603 scrisse due commedie, nonché un'opera perduta di contenuto alchemico, Le nozze chimiche, utilizzata forse come nucleo per la più matura pubblicazione del 1616. | Segrete figure dei Rosacroce dai secoli 16.mo e 17.mo | Edizione 1785 | Quest'opera fu pubblicata per la prima volta ad Amburgo nel 1785 e ad Altona nel 1788. Le due edizioni sono, in verità, alquanto differenti. Esiste una terza edizione, senza data, che assembla le due pubblicazioni, ed è su questa edizione che sono state effettuate le traduzioni dei testi che vi presentiamo. Prima del 1785 circolavano già delle compilazioni manoscritte delle rappresentazioni esoteriche dei Rosacroce; tali compilazioni furono raccolte da Hinricus Madathanus Theosophus (Hadrianus von Mynsicht) morto nel 1638 e sulla base di tali manoscritti si procederà, poi, per le edizioni a stampa. | Edizione 1788 | Edizione Senza Data | Manoscritto secolo XVII° | I Testi Tradotti | Per lo studio e la consultazione viene presentata la traduzione di tutti i testi contenuti nelle edizioni del 1785, 1788 e in quella senza data. | Opus Mago Cabbalisticum et Theosophicum (1735) | Testo scritto da Georgius von Welling e pubblicato a Francoforte e Leipzig nel 1735. É considerato, dagli addetti ai lavori, uno dei rari documenti dove gli insegnamenti esoterici dei Rosa Croce sono presentati con una certa chiarezza. Il testo contiene quindici Tavole o Diagrammi che costituiscono una aggiunta notevole e di incalcolabile valore, ai pochi altri diagrammi e figure riconosciute come autenticamente Rosa Croce e Cabalistiche. | Themis Aurea di Michael Maier | Scritto in latino dal Conte Michele Maierus, e tradotto in inglese per informazione di coloro che ricercano la conoscenza di quell’Onorata e misteriosa Società di filosofi saggi e celebrati. Londra, dato alle stampe per il Sig. N. Brooke ad Angel in Cornhill 1656. |
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