© Montesion

(Per quanto di competenza)

 

 

É questo il giorno finale di “riposo”, perché non c’è più lavoro da fare. La Grande Opera è completata con il 6° giorno. É stata attuata la riconciliazione dei 6 centri psichici inferiori nel centro della Fronte. Il 7° centro, il Loto dai 1000 Petali, funziona in modo differente. I 6 Giorni del Matrimonio sono correlati con i 6 Giorni della Creazione nella Genesi, capitolo 1.

 

 

Dopo le otto mi alzai, e mi preparai rapidamente, desideroso di tornare ancora alla Torre; ma i passaggi bui nel muro erano tanti e così vari, che vagai per un po’ prima di poter trovare la via d’uscita. Lo stesso accadde anche agli altri, fino a che alla fine ci incontrammo ancora nella sala inferiore, e ci furono dati abiti completamente gialli, insieme con i nostri velli d’oro. Nello stesso momento la Vergine ci disse che eravamo Cavalieri della Pietra D’Oro, della quale noi ignoravamo tutto in precedenza.

Dopo che ci fummo preparati, e preso la nostra colazione, il vecchio uomo decorò ognuno di noi con una medaglia d’oro; su un lato c’erano queste parole:

 

 

Dopo avere vagato nell’oscuro labirinto dei misteri, CRC scopre quello che è il suo vero status, ed è presentato con le sue insegne. I Massoni dovrebbero essere familiari con esse.

 

 

AR. NAT. MI.

(L’arte è la sacerdotessa della Natura)

Sull’altra queste:

TEM. NA. F.

(La Natura è la Figlia del Tempo)

 

 

Tramite la polarità della medaglia d’oro, vediamo che l’Arte (alchimia) è collegata attraverso la Natura, al Tempo. L’alchimia è il metodo per mezzo del quale possiamo agire sulla Natura e modificarla secondo il nostro volere. Può sembrare un’affermazione azzardata, ma l’ingegneria genetica né è un esempio, e la fisica nucleare né è un altro. Che poi il nostro modo di disporre della Natura sia corretto, etico o morale, si vedrà un giorno. A questo livello, stiamo agendo sulla Natura in un senso molto profondo. Stiamo trattando con materie troppo delicate e fondamentali, stiamo giocando a fare Dio.

Ecco la ragione per la segretezza ed ecco la ragione per la stupefacente complessità del processo alchemico di trasformazione personale.

E il tempo? Questo è un grande mistero. La fisica dei quanti ci dice che prima dell’”inizio”, cioè prima del Big Bang, non esistevano né tempo né spazio, non materia né energia, non vita né consapevolezza. Il tempo è pertanto il prodotto di un processo le cui origini si trovano oltre la nostra comprensione.

I misteri dell’alchimia sono fondamentali almeno quanto quelli della fisica quantistica.

 

 

 

Queste parole ci esortarono una volta di più a non desiderare altro che questo sigillo come ricordo di questa straordinaria esperienza. E quindi andammo verso il mare, dove si trovavano già le nostre navi, e così riccamente cariche che dovevano essere state rifornite poco tempo prima. Le navi erano dodici in numero, sei nostre e sei del vecchio uomo, che dispose che le sue navi fossero equipaggiate con un numero di soldati ben preparati. Ma poi venne con noi, nelle nostre navi, e navigammo tutti insieme. Nella prima si sedettero i musicisti, dei quali il vecchio signore già aveva un grande numero; navigavano avanti a noi per abbreviare i tempi. Le nostre bandiere erano i dodici segni celesti, e noi eravamo seduti nella Bilancia. Tra le altre cose, la nostra nave aveva anche un nobile e curioso orologio, che ci mostrava tutti i minuti. Il mare era così calmo che era un vero piacere navigare.

 

 

Ci sono 12 navi, polarizzate 6 e 6; insieme con i 12 musicisti e le 12 bandiere dello zodiaco. Non possiamo mai prescindere dall’importanza delle 12 discipline, ci sono necessarie. CRC è sulla Bilancia, che tiene gli equilibri tra lo Scorpione e la Vergine. Questo punto richiede una profonda meditazione, così come il commento circa l’orologio.

 

 

Ma quello che superava tutto il resto erano i discorsi del vecchio uomo; lui sapeva così bene come far trascorrere il nostro tempo raccontando storie meravigliose, che sarei stato felice di poter navigare ancora per tutta la durata della mia vita. Nel frattempo le navi procedevano nel viaggio, e prima che avessimo navigato due ore, il marinaio ci disse che aveva già notato che il lago intero era quasi coperto di navi, e potemmo congetturare che tali navi fossero venute fuori per incontrarci, il che si provò vero. Perché, non appena superammo il mare e ci immettemmo  nel lago tramite il sopramenzionato fiume, là davanti a noi c’erano 500 navi, una delle quali luccicava d’oro e pietre preziose, e nella quale stavano seduti il Re e la Regina, insieme con altri signori, signore e vergini di alta nascita.

 

 

Ci sono 500 navi; 5 x 10 x 10. Il pilastro di mezzo dell’Albero ha 5 Sephiroth e l’intero albero ha 10 Sephiroth. Queste navi sono veicoli in consapevolezza ed il lago è la consapevolezza stessa. Una di esse è il veicolo per la grande polarità del re e della regina.

 

 

 

Non appena furono bene in vista di noi, i pezzi furono scaricati su entrambe i lati, e ci fu un tale suonare di trombe, cembali, e tamburi di latta, che tutte le navi sul mare saltellarono ancora. Alla fine, non appena arrivammo vicino a loro, le navi si riunirono, e procedemmo in fila. Immediatamente l’antico Atlante si avvicinò in nome del Re, facendo una sorta di breve ma piacevole orazione, nella quale ci salutò, e ci chiese se i Presenti Reali fossero pronti. Il resto dei miei compagni erano assai incantati, e si domandavano da dove questo re potesse provenire, perché credevano dovesse essere ancora risvegliato. Ma li lasciammo persistere nella loro incertezza, e agimmo come se sembrasse strano anche a noi. Dopo l’orazione di Atlante, venne fuori il vecchio uomo, che fece una replica piuttosto lunga, nella quale augurava al Re e alla Regina ogni felicità e prosperità, dopo di che consegnò un curioso e piccolo scrigno. Cosa contenesse io non so, ma fu commesso a Cupido affinché lo prendesse, e lui lo posò tra il Re e la Regina. Dopo che l’orazione fu finita, loro produssero ancora una gioiosa raffica di colpi, e così navigammo ancora per un po’ insieme, fino a che alla fine arrivammo ad un’altra spiaggia. Questa era vicina al primo cancello dal quale ero entrato all’inizio. In questo luogo ancora c’era ad attendere una grande moltitudine di parenti del Re insieme con alcune centinaia di cavalli.

 

 

Assistiamo adesso ai discorsi di Atlante (guardiano del Cielo) e del vecchio (guardiano dei misteri), ed un misterioso scrigno viene consegnato a Cupido che è ancora una volta la personificazione di un principio cosmico nascosto. Dovremmo notare bene che, a dispetto di tutta l’enfasi da sempre posta sul principio femminile, Cupido è maschio. C’è una profonda mascolinità coinvolta, che è perfino più misteriosa di tutta la femminilità che è stata vista finora.

CRC è tornato al primo cancello, ricordate? la prima prova nel suo processo iniziatico. Vedremo a breve il suo significato.

 

 

 

Ora, non appena arrivammo alla spiaggia, e scendemmo dalle navi, il Re e la Regina ci porsero le loro mani, a tutti noi, e a ognuno, con singolare gentilezza; e così noi salimmo a cavallo. Qui io vorrei gentilmente pregare il lettore di non interpretare la seguente narrazione come manifestazione di vana gloria o del mio amor proprio, ma di darmi credito, che se non ci fosse stata una precisa necessità per questo, avrei molto bene preferito celare l’onore che mi fu mostrato. Fummo tutti, uno dopo l’altro, distribuiti tra i signori. Ma il nostro vecchio signore, ed io più indegnamente, venimmo a stare accanto al Re, ognuno di noi indossando un’insegna bianca come la neve, con una croce rossa. Infatti, io ne fui fregiato per via della mia età, perché entrambe avevamo capelli e barba lunghi e grigi.

 

 

CRC è grandemente onorato di cavalcare accanto al vecchio guardiano ed al giovane re. Ci sono 3 di loro come ci sono 3 orientamenti a Dio: la conoscenza, l’amore e l’azione sacrificale. Portano vesti bianche e rosse che ci ricordano la preparazione al viaggio di CRC nel Giorno Primo, per il processo di ridiscesa ermetica sulla Tavola di Smeraldo. Notiamo anche che CRC ed il vecchio guardiano sono simili anche nell’aspetto fisico: entrambe con lunghi capelli e barba grigi. Questa somiglianza non è casuale ed è segno di una profonda affinità tra le due figure.

 

 

 

Legai perciò il sigillo sul cappello, il giovane Re se ne accorse quasi subito, e mi chiese se fossi io l’uomo che era riuscito ad ottenere questi sigilli al cancello.

Io risposi nella più umile maniera: “Si”.

Ma lui rise di me, dicendo che non c’era bisogno di tante formalità; perché io ero SUO padre.

Allora mi chiese che con che cosa io avessi riscattato i sigilli.

Io replicai “Con Acqua e Sale”

E quindi mi chiese chi mi avesse reso così saggio. In quel momento divenni un po’ più confidente, e gli raccontai quello che era accaduto al mio pane, la Colomba ed il Corvo, e fu divertito nel saperlo e disse espressamente che dovevo essere stato benedetto da Dio per la mia singolare felicità.

 

 

I sigilli sul cappello di CRC (4) ed il pane, la colomba ed il corvo (3) insieme con il rosso ed il nero (1) formano per noi gli 8 passi nei 3 processi della Tavola di Smeraldo e le 8 vie del Thiphereth sull’Albero della Vita. CRC ha terminato quello che aveva cominciato. Possiamo dire la stessa cosa per noi stessi? E perché CRC viene detto essere il padre del Re? Un piccolo punto facilmente trascurabile attiene ancora una volta al fatto che il sigillo sia stato riscattato mediante l’acqua e il sale. Quando trasmutano, essi sono il vino ed il pane, e trasmutati un’altra volta sono il sangue ed il corpo di Cristo. Sono coinvolte 3 trasmutazioni.

 

 

 

Arrivammo così al primo cancello dove aspettava il Portiere con abiti azzurri. Aveva in mano una supplica. Ora, non appena lui mi vide vicino al Re, mi consegnò la supplica, e con grande umiltà  mi supplicò di spiegare la sua ingenuità al Re. Ora in primo luogo io chiesi al re in quale condizione si trovasse il portiere. Lui mi rispose amichevolmente che  era un famosissimo e raro astrologo sempre tenuto in grande considerazione dal Signore suo Padre, ma avendo una volta commesso una colpa verso Venere, e avendola vista nel suo letto di riposo, gli era stata inflitta questa punizione: che dovesse aspettare al primo cancello fino a quando qualcuno non lo avesse liberato. Io replicai: “Potrebbe adesso essere rilasciato?”

“Si” disse il Re “se qualcuno si fosse macchiato della sua stessa grave colpa, dovrebbe prendere il suo posto, e lui sarebbe libero.”

 

 

Il guardiano dei misteri, il portiere, si rivela adesso per avere commesso la stessa colpa di CRC – avere visto l’Iside Svelata. Essere un portiere è una posizione molto umile, ma per ottenerla è necessario aver penetrato da vicino il mistero più arcano. Questa è la chiave della comprensione di tutto il viaggio di CRC. La sua esperienza con Venere ed il ruolo del “gatekeeper” letteralmente il custode del cancello. Riusciamo a capire?

 

 

 

Queste parole arrivarono dritte al mio cuore, perché la mia coscienza mi ripeteva che io ero stesso mi ero macchiato di quell’offesa, ma ancora stetti in silenzio, e consegnai la supplica. Non appena la ebbe letta, lui fu grandemente terrificato, così che la Regina, che cavalcava poco dietro di noi con le nostre vergini, e con l’altra Regina - [in altre versioni duchessa – NDT] che ho già nominato al momento di sollevare i pesi - si accorse di quel che accadeva. E chiesero cosa significasse quella lettera. Ma lui non aveva intenzione di darsene pensiero, e buttò via il foglio, cominciando a parlare di altre materie, fino a che così in circa tre ore di tempo noi arrivammo al castello, dove scendemmo da cavallo, e aspettammo che il Re entrasse nell’atrio.

Immediatamente il Re chiese che il vecchio Atlante gli andasse più vicino, e gli mostrò lo scritto; l’Atlante non indugiò, ma uscì ancora per parlare con il Portiere e prendere miglior conoscenza della materia. Dopo questo il giovane Re, con la sua sposa, ed altri signori, signore e vergini, si sedettero. Quindi la nostra Vergine cominciò ad elogiare altamente la diligenza che avevamo dimostrato, ed il dolore ed il lavoro che avevamo sopportato, chiedendo che per questo potessimo essere regalmente ricompensati, e che lei ci avrebbe permesso, di qui in avanti, di godere dei benefici della sua commissione. Quindi anche il vecchio signore si alzò, e attestò che tutto quello che la Vergine aveva detto era vero, e che era solo per un principio di equità che saremmo dovuti essere adeguatamente premiati. Quindi noi facemmo un passo avanti, e si concluse che ogni uomo potesse esprimere un desiderio possibile, e gli sarebbe stato graziosamente esaudito; e per questo non poteva essere dubitato che il dono della comprensione sarebbe stato senz’altro il miglior desiderio.

 

 

La richiesta del Portiere di essere liberato, viene considerata allo stesso tempo della ricompensa di CRC. Le due cose sono intimamente collegate.

 

 

 

Continuammo a pensarci fino a dopo la cena. Nello stesso tempo il Re e la Regina per spirito di divertimento, iniziarono a giocare insieme. Sembrava qualcosa non molto dissimile dagli scacchi, solo con regole differenti, poiché c’erano la Virtù ed i Vizi le une contro gli altri, e poteva essere ingegnosamente osservato con quali complotti i vizi rimanessero in attesa delle Virtù, e come duellassero ancora contro di loro. Tutto questo era così propriamente ed intelligentemente rappresentato, che ci augurammo di potere giocare anche noi allo stesso gioco.

 

 

Negli scacchi ci sono 8 pezzi maggiori su entrambe i fronti. Qui il gioco è polarizzato nello scontro tra vizi e virtù, per cui 8 pezzi neri contro 8 pezzi bianchi. Questo non è altro che il gioco della vita a cui noi siamo chiamati quotidianamente, non importa a quale punto siamo negli 8 passi della Tavola di Smeraldo o sugli 8 sentieri del Thiphereth. E ancora un piccolo dettaglio. Il gioco della vita è rappresentato “intelligentemente”. Questo è un riferimento all’alchimia come Arte. Questo significa che la vita può essere vissuta in modo consapevole e diretto che può produrre grandi risultati.

 

 

 

Nel frattempo Atlante tornò, e fece il suo rapporto in privato, ma ancora mi sentii arrossire perché la mia Coscienza non mi dava pace. Il Re mi diede la supplica da leggere, ed il suo contenuto era proprio quanto serviva a questo proposito. Prima lui (il Portiere) augurava al Re prosperità, e una ricca progenie; e che il suo seme potesse spargersi in modo ampio e lontano. Dopo di ché evidenziò che il tempo era ormai trascorso perché il Re ponesse fede alla sua promessa di rilasciarlo, dato che la signora Venere era già stata scoperta da uno dei suoi ospiti, perché la sua osservazione non poteva mentirgli. E che se la sua Maestà avesse voluto svolgere un’indagine stretta e diligente, avrebbe trovato la conferma che Venere era stata svelata, e che se questo si fosse invece provato falso, sarebbe stato felice di rimanere ancora davanti al cancello per tutti i giorni della sua vita. Quindi chiese nel modo più umile che a costo del pericolo per il suo corpo e per la sua vita gli fosse concesso di essere presente alla cena di questa  notte. Sperava in questo modo di identificare il vero offensore, e ottenere così la libertà desiderata. Questo era espressamente e piacevolmente indicato, per cui potevo ben percepire la sua ingenuità, ma era troppo tagliente e doloroso per me, e non mi sarebbe dispiaciuto non averlo mai incontrato. Ora mi domandavo se avrei potuto forse aiutarlo attraverso il mio desiderio, così chiesi al Re se potesse essere liberato in qualche altro modo.

“No” replicò il Re “perché esiste una considerazione speciale in questo frangente. Comunque per questa notte, potremo bene accontentare il suo desiderio”. Così mandò qualcuno a prenderlo.

 

 

La richiesta del Portiere è chiaramente indirizzata a CRC. Non c’è possibilità di fuga dalle nostre responsabilità, non importa quanto duramente possiamo tentare di sottrarcene.  Ma siamo capaci di accettare la responsabilità delle nostre azioni senza esitare?

 

 

 

Nel frattempo le tavole furono preparate in una sala spaziosa, nella quale non eravamo mai stati prima, ed era così perfetta, e addobbata in tale modo, che non è possibile per me nemmeno cominciare a descriverla. Fummo condotti dentro con singolare pompa e cerimonie. Cupido non era presente in questo momento, perché (come ero stato informato) la disgrazia che era accaduta a sua madre, lo aveva in qualche modo fatto arrabbiare. In breve, la mia offesa, e la supplica che fu consegnata, erano occasione di molta tristezza, perché il Re si trovava nel dubbio se fare un’indagine tra i suoi ospiti, e in più perché, attraverso questa, anche coloro che erano allo scuro della questione, sarebbero venuti a sapere. Quindi chiese al Portiere stesso, che era appena arrivato, che facesse pure la sua piccola indagine, e che agisse nel modo più discreto di cui fosse capace.

Finalmente, tutti cominciarono ad essere di nuovo allegri, e a parlare l’un l’altro con una sorta di discorsi ricreativi e vantaggiosi. Ora, non mi soffermerò su come si svolsero le altre cerimonie, non è necessario al lettore, né confacente ai miei intendimenti di scrittore. Ma tutto eccedeva molto in arte, e invenzione umana, e quindi eccedemmo nel bere! E questo fu l’ultimo e più nobile pasto al quale io fui presente.

 

 

Qui, nel corso dell’ultima disciplina della celebrazione, il portiere è portato ad identificare CRC. Questo perché sta per iniziare un nuovo ciclo, siamo nel punto dove l’inizio e la fine si incontrano. Non vi sembra che CRC sia già malinconico, quasi si preparasse ad un addio?

 

 

 

Dopo il banchetto, le tavole furono celermente portate via, e certe curiose sedie furono poste attorno in un cerchio, nel quale noi, insieme con il Re e la Regina, e con i vecchi uomini e le vergini, ci mettemmo a sedere. Dopo questo, un paggio di aspetto gradevole aprì il sopra menzionato glorioso piccolo libro, e Atlante immediatamente si mise al centro, e cominciò a parlare a questo proposito. La sua Maestà Reale non aveva dimenticato il servizio che avevamo svolto per lui, e con quale attenzione avessimo atteso ai nostri doveri, e perciò, come particolare riconoscimento, ci aveva nominati Cavalieri della Pietra D’Oro. Per la stessa ragione era inoltre necessario impegnarci una volta ancora verso la Maestà Reale, e giurare sopra i seguenti articoli; e quindi la sua Maestà Reale avrebbe nello stesso modo saputo come comportarsi verso tali ammirevoli servitori. Così il paggio cominciò a leggere gli articoli, che erano questi.

 

 

Sono tutti seduti in un cerchio per la fase finale del processo iniziatorio – la prestazione del giuramento. Non importa cosa ciascun candidato abbia fatto per giungere a questo punto, deve suggellare le sue azioni con un completo impegno morale. Questa è ancora la disciplina del servizio. La ricompensa per un servizio, è un servizio ancora maggiore.

 

 

 

 (1) Voi miei signori, i Cavalieri, giurerete che non ascriverete mai il vostro ordine a nessun diavolo o spirito, ma solo a Dio vostro Creatore, e alla Natura da Lui creata.

 

 

Non è ammessa fedeltà a nessuna differente entità, in qualsiasi modo contattata o evocata, ma solo al Signore Nostro Dio.

 

 

 

 (2) Che avrete abominio di tutte le prostituzioni, incontinenze ed impudicizie, e che non imbratterete il vostro ordine con tali vizi

 

 

Questo è quanto di più importante per noi oggi, dato il nostro quasi completo disinteresse per la responsabilità personale.

 

 

 

 (3) Che tramite i vostri talenti sarete pronti ad assistere a tutti coloro che ne sono meritevoli, e che avranno bisogno di voi.

 

 

É interessante… non basta essere bisognosi, è necessario anche essere meritevoli. Quello che vorremo e quello di cui abbiamo bisogno, sono cose differenti.

 

 

 

 (4) Che non desidererete di impiegare questo onore per orgoglio mondano e alta autorità

 

 

I valori della vita spirituale sono differenti da quelli della vita mondana.

 

 

 

 (5) Che non vorrete vivere più a lungo di quanto Dio ha disposto per voi.

 

 

Dobbiamo essere tanto forti da accettare l’ordine cosmico e la volontà di Dio. Non potremmo comunque opporci a Lui, e dunque è meglio rimetterci docilmente nelle sue mani e ripetere, come suo Figlio sulla Croce, “Sia fatta la tua volontà”.

 

 

 

Quest’ultimo articolo non prevedeva una nostra scelta, e ci fece sorridere, essendo posto dopo tutti gli altri, solo per concettismo. Accettammo questi voti e giurammo sullo scettro del Re. Quindi fummo nominati, medianti le usuali cerimonie, Cavalieri, e accettammo di accettare con piacere, insieme agli altri privilegi, l’Ignoranza, la Povertà e la Malattia. E questo fu poi ratificato in una piccola cappella (alla quale fummo condotti in processione) e rendo ancora grazie a Dio per questo, dove a quel tempo per l’onore di Dio, appesi il mio vello d’oro e il cappello, e lì li lasciai per eterna memoria, per onore a Dio. E poiché ognuno era lì per scrivere il proprio nome, io scrissi così:

 

 

I Massoni riconosceranno l’investitura finale della cerimonia. Notiamo che CRC lascia il vello d’oro ed il copricapo nella cappella ad eterna memoria. Ha creato un ricordo imperituro del suo passaggio.

 

 

Summa scientia nihil Scire,

Fr. CHRISTIANUS ROSENCREUTZ

Eques aurei Lapidis

Anno 1459

 

La più grande saggezza è non sapere niente

Fratello Christian Rosenkreutz

Cavaliere della Pietra D’Oro

Anno 1459 A.D.

 

 

Questo è l’equivalente della firma formale al giuramento di impegno solenne. Non è una semplice formalità, è un passo finale e irrevocabile. Non dovremmo neppure concepire nella nostra mente l’idea di mancare alla parola data.

Ed il Niente che è la più alta forma saggezza? É un livello ancora superiore al Kether. É AIN SOF AUR.

 

 

 

Altri scrissero similmente, ognuno come credeva più giusto. Dopo questo, fummo ancora portati nella grande sala, dove, essendoci seduti, fummo invitati rapidamente a pensare quello che ognuno di noi desiderava. Ma il Re ed il suo seguito si ritirarono in un piccolo stanzino, per dare ascolto ai nostri desideri. Ora, ogni uomo fu chiamato dentro separatamente, così che io non posso parlare di nessuno dei desideri espressi dagli altri. Credevo che niente sarebbe potuto essere più degno di approvazione, che se, per l’onore del mio ordine, avessimo dimostrato alcune lodevoli virtù, e trovai che nessuno dei presenti sarebbe stato esemplare, e mi costò più preoccupazioni che Gratitudine. Quindi non badando al fatto che avrei bene potuto desiderare qualcosa di più caro e gradevole per me stesso, vinsi le mie resistenze, e mi risolsi, a mio rischio e pericolo, di chiedere di liberare il Portiere, mio benefattore.

Così quando fui chiamato dentro, per prima cosa mi fu chiesto se, nel leggere la supplica, avessi forse osservato o sospettato niente che riguardasse l’offensore. Ed io cominciai, per niente intimorito, a raccontare come le cose si fossero svolte. Come a causa dell’ignoranza fossi caduto nell’errore. E così mi offrii a sottostare a tutto quello che mi ero in questo modo meritato. Il Re e gli altri signori si stupirono grandemente per una tale insospettata confessione, e così mi chiesero di uscire un attimo.

 

 

A questo livello CRC non ha altra scelta che ammettere che è stato lui ad aver visto Lady Venere. É un atto di sacrifico, ma anche di giustizia, ed è l’unico modo in cui sente di potersi comportare. Non è più capace di nascondersi dietro la falsità e la menzogna. E noi? Riusciremmo ad essere onesti come lui?

 

 

 

Ora, non appena io fui chiamato di nuovo dentro, Atlante mi disse che era stato enormemente doloroso per la Maestà del Re, apprendere che proprio io, che lui amava sopra tutti gli altri, fossi caduto in una tale disgrazia. Ma poiché non era possibile per lui trasgredire l’antico uso, non sapeva in quale modo avrebbe potuto assolvermi;  l’altro uomo avrebbe dovuto avere la libertà, ed io avrei dovuto prendere il suo posto, anche se ancora lui sparava di venire a conoscenza di qualcosa d’altro, così che io potessi essere libero di fare ritorno alla mia casa. Comunque, nessuna liberazione poteva essere sperata, almeno fino alla festa di matrimonio del suo futuro figlio

Questa sentenza quasi mi costò la vita, e prima di tutto odiai me stesso e maledii la mia lingua, che non era stata capace di stare al suo posto; ancora alla fine presi coraggio e poiché pensavo che non esistesse ormai rimedio, raccontai come questo Portiere mi avesse consegnato un sigillo, e raccomandato me agli altri, e fu per questo aiuto che io superai la prova sulla scale, e potei prendere parte a tutti gli onori e la gioia che avevo in seguito ricevuto. E quindi a questo punto era giusto che io fossi riconoscente al mio benefattore e poiché questo non poteva essere fatto in altro modo, tornai a ringraziare per la mia sentenza e sarei stato felice di sopportare qualche inconveniente per il bene di colui che mi aveva aiutato a venire in un posto così bello. Ma se per il mio desiderio si sarebbe potuto ottenere qualche effetto, mi auguravo di tornare ancora a casa, così che lui tramite me, ed io tramite il mio desiderio saremmo stati entrambe liberi. La risposta mi fu data prontamente, il desiderio non poteva vertere su una tale concessione. Comunque, avrei ben potuto chiedere la sua libertà. Era grandemente piacevole per la Maestà reale che io mi fossi comportato in modo così generoso, ma temeva che ignorassi ancora in quale situazione miserabile mi ero andato a cacciare a causa della mia curiosità. Quindi il buon uomo fu dichiarato libero, ed io con cuore triste dovetti procedere.

 

 

CRC libera il vecchio portiere e si accinge a prendere il suo posto. Anche CRC potrà essere liberato solo da qualcuno che avrà visto l’Iside Svelata. E questo si potrà verificare solo quando avrà luogo il prossimo Matrimonio Chimico. Così il vero proposito del Matrimonio è stato rivelato, alla fine. Non è altro che una sorta di allenamento, di percorso di formazione, per il custode del cancello, il Portiere. La più umile missione che sia possibile immaginare.

Siamo pronti a fare quello che CRC ha fatto, per riuscire a stare fuori della porta dei misteri?

Cosa dobbiamo fare per poter entrare?

 

 

 

Dopo di me anche gli altri furono chiamati fuori, e ed uscirono pieni di gioia, il che mi addolorò ancora di più, perché non avrei mai immaginato che avrei finito la mia vita davanti al cancello. Avevo anche molti pensieri che correvano su e giù per la mia mente, cosa avrei potuto fare, come avrei potuto passare il mio tempo… e che questa angosciosa e malinconica vita mi avrebbe presto portato via da questo mondo, e quindi i miei giorni come portiere sarebbero finiti presto, e che il sonno più felice mi avrebbe rapidamente portato nella fossa. Avevo molti di questi pensieri. In verità, mi affliggeva l’avere visto cose così meravigliose, solo per essere privato di esse.

 

 

Sentiamo un’istintiva simpatia per i rimpianti di CRC. Proveremmo lo stesso al suo posto.

 

 

 

Qualche volta trovavo sollievo nel pensiero che, prima della mia fine, ero stato accettato con gran gioia, e non sarei stato costretto ad andarmene nella vergogna. Questo era l’ultimo e peggior spavento che avevo da sopportare.

Durante queste mie riflessioni, gli altri furono pronti. Così, dopo che ebbero ricevuto la buona notte dal Re e dai signori, ognuno fu condotto ai suoi alloggiamenti. Ma io, uomo più addolorato, non avevo nessuno che mi mostrasse la via, e potevo rimproverare solo me stesso per essere così tormentato. Conoscendo per certo il destino che mi aspettava, fui pronto a mettere su l’anello, che gli altri avevano già indossato prima di me. Infine il Re mi esortò, perché essendo questa l’ultima volta che lo avrei visto in questo modo,  avrei dovuto comportarmi secondo il mio ruolo, e non in contrasto con l’ordine. E per questo, mi prese tra le sue braccia, e mi baciò, al che io capii che il mattino successivo, mi sarei dovuto sedere al cancello. Ora, dopo che tutti ebbero parlato con me per un po’, e amichevolmente, mi diedero le loro mani, rimettendomi alla protezione Divina; e io fui condotto da entrambe i vecchi uomini, il Signore della Torre e Atlante, in un glorioso alloggio, nel quale stavano tre letti, ed ognuno di noi si sdraiò in uno di  essi, dove passammo almeno due &c….

 

 

Dopo gli ultimi saluti, CRC ed i suoi compagni si ritirano nei loro 3 letti per un sonno iniziatorio. Quando si sveglieranno, inizierà un nuovo ciclo della Grande Opera ed un nuovo Matrimonio Chimico dovrà essere preparato.

Qui ci sarebbero ancora due pagine del volume, e lui (l’autore a questo riguardo), poiché era riuscito a capire di dover essere, l’indomani, il custode della porta, tornò a casa.

Le ultime due pagine mancano, perché ognuno di noi è chiamato a scrivere la propria conclusione. Ognuno di noi è in cammino adesso. Ognuno deve vedere Lady Venere svelata, per partecipare al Matrimonio Chimico, e prendere così il posto di CRC.

Lui aspetta ciascuno di noi per essere libero.

Ci sentiamo pronti?