© Montesion

(Per quanto di competenza)

 

 

É istruttivo per cominciare questo Giorno, considerare l’invito ad un altro matrimonio, in Matteo, 22,1-14:

“Gesù riprese a parlar loro in parabole e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze. Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero.

Allora il re si indignò, e mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ore ai crocicchi delle strade e tutti quelli che trovate, chiamateli alle nozze. Usciti nelle strade, questi servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali, e, scorto un tale che non indossava l’abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz’abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti.»”

Non possiamo chiedere di essere ammessi, dobbiamo ricevere un invito, una chiamata. E anche questo non è ancora sufficiente. Abbiamo molte prove da superare per dimostrare il nostro valore ed il nostro merito, e ci sono molte possibilità di fallire nel corso del cammino. Vediamo ora come si comporta CRC.

 

 

 

Giacevo ancora nel mio letto ed osservavo le nobili immagini e figure su e giù per la mia camera, quando improvvisamente sentii una musica di corni, come se annunciassero una processione. Il mio paggio saltò fuori del letto come se fosse stato alla fine del suo spirito, e apparendo a me più morto che vivo. In quale stato d’animo mi trovassi anch’ io, è quindi immaginabile, perché mi disse “I rimasti si sono già presentati al cospetto del Re”. Non sapendo cos’altro fare, gridai e maledissi la mia lentezza; mi vestii, ma il mio paggio era pronto molto prima di me, e corse fuori della camera per vedere cosa stesse succedendo. Ma tornò presto e mi portò questa felice notizia, che il tempo non era ancora giunto, ma che avrei dovuto svegliarmi prima per avere la mia colazione, e che loro non avevano voluto svegliarmi data la mia età avanzata.

 

 

Fortunatamente il ritardo di CRC non è stato considerato come un insulto alla maestà del re. Ha solo perso la sua colazione per aver dormito troppo. Notiamo la sottigliezza: è stato a digiuno, ma non per suo specifico intento, bensì a causa della sua pigrizia. Il digiuno è una delle 12 discipline, ma è inutile se non è esercitato con l’adeguato atteggiamento mentale.

 

 

Ma ora fu tempo per me di andare con lui alla fontana dove la maggior parte di loro stava riunita. Il mio spirito si riebbe con grande consolazione e fui pronto con il mio abito, e seguii il paggio alla fontana nel sopraccitato giardino, ove trovai il leone. Invece della spada aveva una grande tavola iscritta con sé. Ora, avendola guardata bene, mi accorsi che essa era stata presa da un antico monumento e piazzata là per qualche onore speciale. L’iscrizione era in qualche modo cancellata dal tempo, e quindi io ebbi l’idea di trascriverla com’ era e dare ad ognuno la possibilità di considerarla secondo il suo spirito.

 

 

La disciplina della guida viene nuovamente enfatizzata. Siamo tornati al giardino e alla fontana, il luogo da cui si accede ad un reame più elevato. Il leone, simbolo del Sole, e dunque del Figlio, non ha più necessità della spada della retta discriminazione. Reca con sé una tavola, e poiché ci si riferisce a Hermes, possiamo inferire si tratti di una sorta di Tavola di Smeraldo. Riguarda, in ultima analisi, l’Opera del Sole.

 

 

HERMES PRINCEPS

POST TOT ILLATA

GENERI HUMANO DAMNA

DEI CONSILIO:

ARTISQUE ADMINICULO,

MEDICINA SALUBRIS FACTUR

HEIC FLUO

Bibat ei qui potest: lavet, qui vult: turbet, qui audet:

BIBITE FRATRES ET VIVITE

1378

 

“Hermes il principe.

Dopo molte ferite inflitte all’umanità,

qui, per il consiglio di Dio

e per l’aiuto dell’arte

scorre una medicina curante.

Beva da me chi può bere, si lavi in me chi vuole;

sia turbato chi osa;

bevete, fratelli e vivete”

(1378)

 

 

Possiamo bere solo perché abbiamo raggiunto questo livello di conoscenza del mistero. Viviamo un livello di vita superiore solo perché possiamo bere. Questa è l’acqua della vita di cui si parla nell’Apocalisse di San Giovanni 22,1:

“Mi mostrò poi un fiume di acqua limpida come cristallo, che scaturiva del trono di Dio e dell’Agnello” e 22,17:

“Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l’acqua della vita.”

Questo è anche l’Elisir della vita che scaturisce dalla Fontana della Giovinezza. La fontana dell’acqua della vita è menzionata anche nell’Apocalisse 21,6:

“Ecco sono compiute!/ Io sono l’Alfa e l’Omega,/il Principio e la Fine. /A colui che ha sete/darò gratuitamente/acqua della fonte della vita.”

Possiamo bere liberamente, ma solo se siamo riusciti ad arrivare fino a qui. Mentre l’Apocalisse termina con questa immagine, CRC scopre che questa è solo una tappa del viaggio. E un passaggio necessario nel processo di iniziazione. In se stesso non è sufficiente. Noi siamo invitati a fare (bere), a desiderare (chi vuole), ad osare e a vivere. Chiaramente questi sono i 4 passi che dobbiamo percorrere per giungere alla fase successiva. Dobbiamo anche ricordare le Tavole di Smeraldo e i 4 passi di discesa. E ancora, cosa significa il numero 1378? Gli attenti lettori del Fama Fraternitatis e della Confessio Fraternitatis sapranno che si tratta dell’anno di nascita di CRC. Qual è allora il punto, cosa insomma ha a che vedere questo con l’allegoria? Dal momento che CRC sta andando al Matrimonio Ermetico, riguarda forse la sua Nascita Ermetica? Dopo tutto l’autore della tavola proclama egli stesso di essere Hermes. Nascosto nell’anno 1378 è il codice che riguarda la “nascita” di CRC. Il codice è lo Sephiroth dell’Albero della Vita. Sephirâ n.1 è il Kether.

Questa è la primaria volontà, la causa senza causa, ed il primo motore. É da qui che promana la Scintilla Divina. Sephirâ 3 è Binâ, la Grande Madre ed il principio della creazione. Kether forma l’intenzione di creare e attiva Binâ affinché essa crei. Sephirâ 7 è Netzâ. Questo è il principio del desiderio. Il punto è sottile. L’intento di creare non è lo stesso del desiderio di farlo. Il desiderio crea il karma; l’intento no. Il karma fa sì che la Ruota della Legge giri. Quindi Kether è la causa senza causa perché non è guidato dal karma o dalla legge; il Kether agisce per forza dell’intento e non per compulsione. Infine, Sephirâ 8 è Hod ed il principio dell’intelletto. Esso dona potere per focalizzare il desiderio affinché si possa agire con disciplina, conseguire la cancellazione del karma e fuggire la Ruota. Ci sono solo gli attributi di cui ognuno ha necessità, e che si incarnano per il proposito di trovare l’iniziazione ai misteri. Questa è la Nascita Ermetica.

 

 

Ora dopo esserci lavati prima fuori alla fontana, ed avendo ogni uomo preso un sorso da una tazza interamente d’oro, seguimmo ancora la Vergine nella sala, e indossammo nuovi abiti, che erano tutti  ricoperti d’oro e gloriosamente adornati con fiori. Fu anche dato ad ognuno di noi un altro Vello d’Oro, tempestato di pietre preziose, con varie decorazioni fatte a mano secondo l’abilità di grandiosi artigiani. In alto pendeva una medaglia d’oro, sulla quale erano raffigurati il sole e la luna all’opposizione; ma sull’altro lato stava questa scritta:

 

 

Dopo avere bevuto da una coppa dorata, che ci ricorda il Sacro Graal, CRC è vestito con nuovi abiti (come i santi nell’Apocalisse) e gli viene data una medaglia. Su essa, abbiamo letto, ci sono il sole e la luna all’opposizione. Questo piccolo commento potrebbe facilmente essere sottovalutato. Un principio della tradizione occidentale dei misteri ci dice che la Grande Opera è la congiunzione del sole e della luna. Qui invece abbiamo visto esservi un’opposizione. Questo è dunque un processo differente. Ci suggerisce una tensione dinamica tra principio maschile e femminile, tra il Sopra ed il Sotto; ma non la loro riconciliazione e unione. Ancora una volta, una tappa del viaggio è stata necessaria senza essere sufficiente.

 

 

“La luce della luna sarà come la luce del sole,

e la luce del sole

sarà sette volte più luminosa di adesso”.

 

 

 

Sul retro (opposizione polare) della medaglia c’è un altro detto. Questa è una descrizione verbale della visione interiore che deriva dal principio dell’opposizione. Il numero 7 ci indica le 7 paia di opposti che debbono essere riconciliati da ogni aspirante ai misteri. La riconciliazione è la congiunzione degli opposti.

 

 

 

I nostri gioielli di prima furono posti in una piccola cesta, e commessi ad uno dei camerieri.

Dopo questo la Vergine ci condusse secondo il nostro ordine nel luogo in cui i musicisti aspettavano pronti alla porta, tutti vestiti di velluto rosso con le guardie bianche.

 

 

Notiamo il rosso ed il bianco e ricordiamo come CRC si è vestito alla fine del Giorno Primo. Questo è il sentiero Ermetico di ridiscesa –  anche se adesso lui è in procinto di risalire. Al contrario del normale corso delle cose. Come mai?

 

 

Dopo di che una porta (che non avevo mai vista aperta prima) si spalancò verso la scala Reale.

 

 

Alla fine, CRC è sta per sperimentare i più Grandi Misteri. Sta per salire ad un livello superiore, secondo un metodo descritto anche nell’Apocalisse, tramite una porta aperta.

 

 

 

Qui ci guidò la Vergine insieme alla musica, su trecento e sessanta cinque scalini;

 

 

Perché CRC è guidato insieme alla musica? É forse questa la musica ermetica delle sfere? E perché proprio 365 gradini? Si cerca qui di ricordare che la terra impiega 365 giorni per compiere il suo viaggio intorno al sole. Comunque, non è neppure sbagliato ricordare che secondo gli gnostici, il nome segreto del Sole è Abraxas ed il suo numero secondo la Geometria Greca è 365. É il principio iniziatore in sé.

 

 

 

qui noi non vedemmo niente altro che costosi lavori artigianali, pieni di artifici; e più avanti andavamo, e più meravigliosi erano i mobili, fino che alla sommità arrivammo sotto un arco dipinto, dove 60 Vergini ci attendevano, tutte vestite riccamente. Non appena ci ebbero riverito con un inchino, e noi come potevamo avessimo reso la nostra riverenza, i nostri musicisti furono mandati via, dovettero scendere ancora le scale, e la porta si chiuse dietro di loro.

 

 

L’arco può immediatamente essere associato all’Arco Reale della Massoneria, ma perché porre tanta enfasi sulle Vergini? C’è qui un mistero profondo che coinvolge un grado di integrità spirituale che può essere solo simbolizzato da un immagine sessuale. Un immagine costantemente fraintesa. Dobbiamo ricordare la Nascita Ermetica.

 

 

 

Dopo questo, si udì il suono di una campanella. Ed entrò una bellissima Vergine che portava un ramo di alloro. Ma alle nostre Vergini erano già stati dati dei rami. Una tenda fu sollevata. E così vidi il Re e la Regina che sedevano nella loro Maestà, e se ieri la Duchessa non mi avesse così lealmente avvisato, mi sarei certo dimenticato di me stesso, e avrei paragonato la non raccontabile gloria che contemplavo al Paradiso. A parte il fatto che la sala brillava d’oro e pietre preziose, gli abiti della Regina erano  fatti in modo tale che non ero capace di avvicinarmi a loro. E se nella mia vita passata avevo creduto di conoscere la bellezza, mi accorsi che ero mi sempre ingannato, perché mai prima d’ora avevo visto qualcosa di così bello, e le stelle erano elevate in cielo. Nello stesso tempo arrivò la Vergine e così ognuna delle Vergini condusse uno di noi per mano, e con profonda riverenza ci presentarono al Re, e la Vergine cominciò a parlare così:

 

 

La tenda che viene sollevata è il velo del mistero che viene svelato per i pochi privilegiati, gli iniziati. La campanella è un altro piccolo dettaglio facilmente sottovalutabile. L’ascolto interiore ci rende capaci di discernere le più sottili verità. CRC ha necessità di  usare questa sua facoltà, perché i suoi occhi non possono vedere la Regina per l’accecante bagliore dei suoi abiti. Questo è un riferimento alla sua aura. La disciplina spirituale della guida si manifesta ancora una volta quando una vergine prende CRC per mano e lo conduce dal Re. Fermiamoci un attimo e ricordiamo che sul retro della medaglia dorata, abbiamo visto che la luna (il femminino) diventerà splendente come il sole (mascolino) e che il sole diverrà ben 7 volte più luminoso. Ancora, noi abbiamo la Regina così brillante che non può essere vista, mentre il Re è avvolto di una luce normale. Perché il contrario? Perché la polarità? Non esiste una risposta logica ai 7 paia di opposti. Essi devono essere solo vissuti e sperimentati.

 

 

 

“Per onorare la Vostra Reale Maestà (del re e della regina) i signori qui presenti sono giunti fino a qui in pericolo del corpo e della vita; e la Vostra Maestà ha ragione di gioire, specialmente perché la gran parte di loro possiede i requisiti per esaltare lo Stato di sua Maestà ed il suo Impero, come troverà il suo grazioso favore se vorrà esaminarli. Quindi desidero presentare loro in umiltà alla vostra Maestà, con molto umile abito, per scaricare me stessa di questa mia commissione, e più graziosamente per prendere sufficienti informazioni da ognuno di loro, riguardo le mie azioni e omissioni” . Quindi posò il suo ramo in terra.

 

 

Gli iniziati vengono presentati come se avessero rischiato la vita ed il corpo, ma devono ancora essere esaminati. Non c’è fine agli esami e alle prove. Non possiamo mai essere soddisfatti di noi stessi. C’è sempre qualcosa di più da fare. Ed il coraggio non basta; abbiamo bisogno di più di questo.

 

 

Ora sarebbe stato alquanto opportuno se qualcuno di noi avesse avuto qualcosa da dire in questa occasione, ma vedendo che eravamo tutti ammutoliti, l’anziano Atlante venne avanti e parlò in nome del Re: “La loro Maestà Regale gioisce graziosamente del vostro arrivo e si augura che la Reale Grazia sia assicurata a tutti, ad ogni uomo. E con la vostra amministrazione, gentile Vergine, loro sono molto graziosamente contenti, e secondo il Riguardo Reale provvederanno per voi. Ancora è sempre loro intenzione che tu continui ad essere con loro per questo giorno, anche perché loro non avrebbero ragione di non fidarsi di te.”

Quindi la Vergine prese di nuovo il ramo, umilmente. E così per la prima volta andammo via con la nostra Vergine.

 

 

É significativo che anche la vergine sia sottoposta in qualche modo ad una prova. La sua missione era la guida, e l’ha assolta molto bene. E chi è il vecchio Atlante? Nella Mitologia Greca, è uno dei vecchi dei, un Titano che simboleggia la giustizia karmica. Il suo dovere è reggere il cielo. Questo non è solo un peso sovraumano, ma anche un’altra polarità, perché separa cielo e terra. Naturalmente anche noi dobbiamo fare tutto questo: sia sostenere l’oppressivo peso del nostro karma, e chiaramente discernere da Sopra e Sotto. Dobbiamo mantenere l’opposizione del sole e della luna, fino a che non saremo in grado di ricongiungerli. Ma questo avverrà solo più avanti, nel nostro viaggio interiore.

 

 

 

La stanza era quadrata davanti, 5 volte più larga di quanto era lunga; ma davanti ad Ovest aveva un grande arco come una veranda, dove in un circolo stavano tre gloriosi troni reali, ancora più in mezzo c’era qualcosa di più alto del resto. Ora su ogni trono stavano due persone.

 

 

Che curioso “quadrato”! Le proporzioni ci dicono che qui è coinvolto un principio della geometria sacra. Il grande arco ci rimanda ai collegamenti massonici, e così i 3 troni. Quanti ufficiali principali esistono in una loggia massonica e che tipo di geometria studiano? Notiamo anche il principio di polarità. Cosa significa tutto ciò? Ci sono 3 pilastri sull’Albero della Vita ed ogni pilastro funziona sul principio della polarità. Ci sono anche 3 pilastri a supporto di una loggia massonica.

 

 

Sul primo sedeva un antico re con la barba grigia, e la sua consorte era straordinariamente bella e giovane. Nel terzo trono stava un re Nero di mezza età, e vicino a lui una graziosa vecchia matrona, non coronata, ma coperta con un velo. Ma nel mezzo stavano due giovani, e anche se avevano rametti d’alloro sui loro capi, ancora sopra di loro pendeva una larga e costosa corona. Ora, anche se non erano ancora a quel tempo potenti come li avevo immaginati, pensai che  così doveva essere. Dietro di loro su una forma tonda, sedevano per la maggior parte uomini anziani, ma nessuno di loro (cosa che mi meravigliò) aveva una spada o altre armi vicino. Né io vidi altre guardie del corpo, ma alcune Vergini che erano con noi il giorno prima, e sedevano al lato dell’arco. Ora, non posso omettere  di raccontare del modo in cui il piccolo Cupido attraversava la stanza da un capo all’altro, svolazzando e folleggiando sopra la grande corona; qualche volta si sedeva in mezzo ai due amanti, qualche volta sorrideva su di loro con un inchino. Invero qualche volta faceva come se volesse colpire uno di noi. In breve, questo briccone si divertiva tanto, che non avrebbe risparmiato nemmeno gli uccellini che volavano in moltitudine su e giù per la stanza, ma tormentava tutti quelli che poteva.

 

 

Il primo punto da notare sono le 3 paia di figure maschili e femminili. L’ Albero della Vita ha 3 pilastri che funzionano sulla base del principio della polarità maschile/ femminile. In secondo luogo, ogni paia siede su un trono per dimostrare la relazione simbiotica della polarità. Gli opposti lavorano insieme (in congiunzione) e non in opposizione. Ricordiamo la medaglia d’oro di CRC. Deve andare dal presente stadio di opposizione al suo futuro stato di congiunzione. In terzo luogo, c’è una corona sospesa sul trono principale. Questa è la “Corona” del Kether, sulla cima dell’Albero.

Cupido, il figlio di Venere, simboleggia una forza potente che guida i meccanismi del cosmo – la Ruota della Legge. Cupido è il desiderio che alimenta la necessità della nascita e della rinascita, e tutti i processi di vita e morte. Notiamo anche il volare degli uccelli. Ci ricorda il linguaggio usato dagli iniziati, il Linguaggio degli Uccelli, come detto nel Giorno Secondo.

 

 

 

Le vergini si intrattenevano un po’ con lui, ma non era facile riuscire ad acchiapparlo, e lui ricominciava subito a volare da una parte all’altra. Così questo piccolo monello continuava con le sue amenità ed i suoi scherzi. Davanti alla Regina stava un piccolo ma inesprimibilmente curioso altare, sul quale c’era un libro rivestito di velluto nero, con una piccola soprascritta d’oro. Vicino ad esso c’era una candelina in una bugia d’avorio. Ora nonostante fosse molto piccola, bruciava continuamente, e stava in modo tale che Cupido, per passatempo, soffiava su di essa e noi non riuscivamo a capire come essa bruciasse ancora. Accanto ad essa stava una sfera o globo celeste, che girava chiaramente su se stessa. Vicino aveva un piccolo orologio a  sveglia e vicini ad essa un piccolo tubo di cristallo o fontana a sifone, sulla quale scorreva continuamente un chiaro liquido color rosso sangue. Ed  infine c’era un teschio o testa della morte; in esso si agitava un serpente bianco, di lunghezza tale che se anche si chiudeva in un circolo, la sua coda rimaneva ancora in uno dei fori per gli occhi, mentre la sua testa ancora entrava nell’altro, così che non smetteva mai di agitarsi nel teschio, fino a che Cupido la strattonò un po’ per cui lei scivolò dentro così rapidamente che noi non potemmo che meravigliarci  grandemente.

 

 

Le vergini coinvolgono Cupido nei loro giochi. Tutto ciò ha un collegamento con il processo Ermetico o con la Nascita della Vergine?

Fermiamoci e concentriamoci sui simboli seguenti:

1 Altare (luogo di sacrificio)

2 Libro (della Legge) coperto con velluto nero e leggermente sottolineato con caratteri dorati (nero è il prima stadio della Grande Opera; l’oro è il prodotto della Pietra Filosofale, l’ultimo stadio dell’Opera).

3 Candelina in una bugia d’avorio, che brucia di fuoco perpetuo (luce del cosmo).

4 Sfera celeste che gira in perpetuo (meccanismo del cosmo).

5 Orologio a sveglia (tempo cosmico)

6 Piccola fontana che emette un liquido rosso (vita del cosmo)

7 Teschio (morte/trasformazione/rigenerazione) con serpente bianco (del perdono) che si chiude a cerchio (come l’Ouroboros) attraverso gli i fori per gli occhi.

Al luogo che indica metaforicamente il sacrificio, noi sperimentiamo la Vita e dobbiamo fronteggiare il nostro karma cimentandoci nella Grande Opera. Questo può essere fatto mediante i 4 processi cosmici rappresentati dal serpente e dal teschio. Ci sono 7 simboli che debbono essere considerati. La combinazione dei numeri e dei simboli importante. Tutto questo è una descrizione ma non una spiegazione. Questo deve essere vissuto e sperimentato; non letto su un libro. I simboli sono una porta attraverso la quale progettiamo la nostra consapevolezza nello sforzo combinato delle Discipline Spirituali: studio, meditazione, preghiera, solitudine, semplicità e servizio. I 7 simboli ci ricordano le 7 paia di opposti e anche che siamo ad un livello cabalistico di realtà, la Formazione. Questo è il luogo delle immagini e dei simboli.

 

 

 

Oltre a questo altare, c’erano meravigliose immagini sia sopra che sotto la stanza, e si muovevano come fossero state vive; e c’era anche un così strano marchingegno, che sarebbe impossibile per me raccontare tutto. Comunque, non appena passammo avanti, iniziò una musica vocale così meravigliosa, che non potevo spiegare per certo in che modo fosse prodotta dalle vergini che ancora stavano dietro, o vicine alle immagini stesse. Noi essendo molto soddisfatti a questo momento, andammo via con le nostre vergini, che (essendo ancora presenti i musicisti) ci condussero di nuovo giù dalle scale, e la porta fu diligentemente chiusa e sprangata.

 

 

La immagini semoventi sono rappresentazioni della realtà. Ma qual è la realtà? Dobbiamo riconsiderare questa domanda se siamo condotti ad un livello di consapevolezza inferiore e la porta viene chiusa alle nostre spalle.

 

 

Non appena arrivammo ancora nella sala, una delle vergini, cominciò: “Domando, sorella, come abbia tu osato avventurarti in mezzo a tante persone”

“Sorella mia” replicò il nostro presidente “non ho paura di nessuno di questi uomini” indicandomi.

Questo mi discorso arrivò al cuore, e capivo bene che si voleva riferire alla mia età, essendo io infatti il più anziano di tutti loro. Ancora mi confortò con la promessa che se mi fossi comportato bene con lei, avrebbe facilmente alleggerito questo mio fardello. Nel frattempo ci fu portato un cibo leggero, e ognuna delle vergini si sedette accanto ad un uomo; sapevano bene come ingannare il tempo con discorsi amabili, ma quello che loro dicevano e raccontavano per passatempo, non oso riferire adesso. Comunque la maggior parte delle questioni riguardavano le arti ed io potevo agevolmente notare che sia i giovani che i vecchi si intrattenevano conversando di scienza. Ma ancora questo fece correre i miei pensieri sul come potessi ritornare ad essere giovane, e questo mi rendeva in qualche modo più triste. La Vergine se ne accorse, e iniziò così: “Scommetto qualsiasi cosa, se io giacerò con lui stanotte, lui sarà più bello domani mattina”.  Quindi tutti iniziarono a ridere, e anche io arrossii tutto, e ancora avevo da ridere anche io per la mia stessa cattiva sorte.

 

 

In un modo sottile, viene detto a CRC che riacquisterà parte del suo vigore giovanile se avrà dei rapporti sessuali con una delle vergini. Questa è una parte della tradizione dei misteri, ove la funzione del sesso è una delle estremità  dello spettro spirituale. Sull’altro lato, troviamo l’illuminazione. L’Eterna Giovinezza è simbolo del Thiphereth. Per un verso, la vergine è Malcouth e questo implica una connessione tra la nascita ed il matrimonio di Thiphereth e Malcouth. Non c’è una risposta intellettuale, solo esperienza diretta. Perché CRC è spaventato?

 

 

Ora c’era uno qui che aveva in mente di riproporre ancora la mia disgrazia alla Vergine, e disse “Spero che non solo noi, ma anche le vergini stesse possano portare testimonianza a favore del nostro fratello, che la nostra signora presidente ha promesso che sarà sua compagna di letto stanotte”

“Sarei contenta di ciò” replicò la Vergine “se non avessi ragione di avere paura di queste mie sorelle; e ci sarebbe da discutere con loro, perché ho scelto il migliore ed il più bello per me, contro la loro stessa volontà”. “Sorella mia” iniziò un’altra “notiamo nonostante questo che il  tuo alto ufficio non ti rende orgogliosa; così se con il tuo permesso noi potessimo estrarre a sorte alcuni dei  signori qui presenti, per averli come  nostri compagni di letto stanotte, tu potrai avere una tale prerogativa con il nostro consenso”. Noi lasciammo passare questo per uno scherzo, e ancora cominciarono a discutere insieme. Ma la nostra Vergine non ci avrebbe lasciati a tormentarci e ricominciò “Miei signori, cosa pensate se lasciassimo scegliere alla fortuna con chi trascorrere la notte?” “Bene” io dissi “se non può essere altrimenti, non possiamo rifiutare una tale offerta”.

 

 

Il sesso è una grande distrazione e potremmo facilmente essere portati a fraintendere le motivazioni delle Vergini. L’indizio è contenuto nella parte della discussione quando si dice di tirare a sorte i presenti, in poche parole affidandosi al caso. Davvero il cosmo opera in questo modo? La casualità implica una scelta cieca, per cui non ci sarebbero significati né propositi a base degli eventi che si verificano. La vergine è molto preoccupata di avere espresso il desiderio di stare con CRC. Nel 17° secolo, quando questo libro fu scritto, estrarre qualcosa a sorte significava affidarsi ad un mezzo di divinazione, cioè ad un modo per conoscere la volontà di Dio. La vergine in questo modo sta tentando di imporre la sua volontà sul processo di scelta. É un tentativo deliberato di penetrare dentro i complessi meccanismi del cosmo, ed è diverso dal permettere che questi processi raggiungano la loro logica conclusione secondo le circostanze presenti. Lasciato a sé stesso, il cosmo produrrà risultati prevedibili. Comunque l’intervento umano è un elemento destabilizzante e crea nuove possibilità. Il desiderio sessuale è la centrale elettrica che alimenta queste nuove possibilità e crea un nuovo karma nel processo.

 

 

Ora poiché si era deciso di fare la scelta dopo il pasto, ci risolvemmo di non stare a tavola troppo a lungo, ci alzammo, e ognuno passeggiò su e giù con la sua Vergine.

“No” disse la Vergine “non sarà così, vediamo come ci accoppierà la fortuna” e quindi fummo separati. Ma si alzò subito una disputa sul come la questione dovesse essere portata avanti; ma era  un espediente premeditato perché la Vergine fece immediatamente la proposta che ci mischiassimo insieme lungo un cerchio, e lei avrebbe cominciato a contare il settantesimo a partire da se stessa, e continuato fino al successivo dopo il settantesimo a seconda che fosse una vergine o un uomo. Dal canto nostro, non vedevamo qui alcun inganno e acconsentimmo che si facesse così; ma nonostante credessimo di esserci mischiati veramente bene, le vergini erano così intelligenti che ognuna conosceva quale posto prendere prima ancora di essere chiamata. La Vergine cominciò a contare; il settantesimo da lei era un’altra vergine, il terz’ultimo un'altra, e così accadde a lungo fino a che (con nostro grande stupore) tutte le vergini vennero avanti e nessuna fu scelta. Così noi poveri pietosi disgraziati rimanemmo da soli, ed eravamo più o meno costretti a soffrire noi stessi per essere stati così canzonati, e confessare che eravamo stati molto abilmente presi in giro. In breve, chiunque ci avesse visto nel nostro ordine, poteva più probabilmente essersi aspettato che il cielo cadesse piuttosto che venisse mai il nostro turno. Qui il nostro passatempo ebbe fine, e noi avevamo da essere contenti della amenità della Vergine.

 

 

Adesso viene fatto un gioco basato sul numero 7 e sul ciclo del circolo cosmico. Si prevede che tutte le vergini siano contate e che non ci sia nessun accoppiamento. Qual è il punto di tutto questo? Chiaramente, il sesso è coinvolto, ma lo è in un modo che noi normalmente non consideriamo. Questo è un segreto di iniziazione. Inoltre il giocare implica una deliberata scelta entro il moto del processo nascosto del cosmo. In questo caso, il numero 7 implica i 7 centri psichici e l’enfasi sul sesso implica il fuoco kundalini

 

 

Nel frattempo arrivò anche il piccolo briccone Cupido. Ma non potevamo intrattenerci abbastanza con lui, perché si presentava questa volta nel nome di sua Maestà Reale, e ci dispensò salute (come fosse da parte loro) da una tazza dorata, e doveva richiamare le nostre vergini al re, dichiarando di non potere neppure lui attardarsi ancora con loro. Così con i dovuti più umili ringraziamenti, lo lasciammo volar via ancora.

 

 

Cupido riappare e dovremmo ricordare che è un aspetto più elevato della forza che noi chiamiamo kundalini Dovrebbe anche prestarsi attenzione al fatto che per un certo tempo, abbiamo osservato la Disciplina Spirituale della celebrazione. Tutte le 12 discipline emergono dal testo, ma nono siamo ancora vicini al matrimonio in sé stesso. Questo implica che il processo di trasformazione abbia parecchi livelli, e questo è confermato dal gioco di 7 con le sua implicazioni delle 7 paia di opposti che debbono essere riconciliati.

 

 

Ora poiché nel frattempo, l’allegria aveva cominciato a scendere sui piedi del mio compagno, e le vergini non erano dispiaciute nel vedere questo, cominciarono rapidamente una danza civile, che io preferii seguire con piacere piuttosto che prendervi parte; perché i miei mercurialisti erano così pronti nelle loro posture come se avessero una grande esperienza di questo commercio. Dopo alcune danze il presidente arrivò di nuovo, per una bella commedia prima della loro partenza; e se noi pensavamo che fosse bene essere presente a questo, e aspettare la sua Reale Maestà nella casa del Sole, ciò sarebbe stato gradito a loro, e avrebbero compreso questo molto più graziosamente. Dopo questo rinnovammo i nostri più umili ringraziamenti per l’onore che ci era stato concesso; non solo questo, ma più sottomessi ancora ci mostrammo disponibili al nostro umile servizio.

La Vergine ci disse questo di nuovo, e subito ci preparò con parole ad attendere la loro Maestà Reale (nel nostro ordine) nella galleria, dove ci condusse presto; e noi non rimanemmo lì per lungo tempo, per la processione Reale, che era pronta, anche se senza nessuna musica.

 

 

Parte della celebrazione implica l’assistere alla rappresentazione di una commedia. Il teatro è chiamato la Casa del Sole. Fermiamoci. Stiamo leggendo un testo allegorico che ci porta su differenti livelli di realtà. Al suo interno è come se assistessimo ad una commedia, che è essa stessa un espediente per condurci su un differente livello di realtà. Cos’è reale? Cosa non è reale? La Casa del Sole ci fa immediatamente pensare allo zodiaco con i suoi 12 segni (e alle 12 discipline). Stiamo per scoprire che la commedia consta di 7 atti. Questo ci suggerisce che i 7 pianeti sono gli attori e gli agenti del karma. La rappresentazione in sé stessa è una commedia e questo ci ricorda ancora del gioco del 7, a cui abbiamo appena giocato.

 

 

La Regina (NDT: alcuni testi riportano Duchessa) sconosciuta che era già stata con noi il giorno precedente ci venne incontro con indosso una piccola e costosa corona, vestita di satin bianco. Portava nient’altro che un piccolo crocifisso di perle e questo giorno camminava in mezzo tra il Re e la sua sposa. Dopo di lei vennero le sei vergini sopramenzionate in due gruppi, che portavano i gioielli del Re che apparteneva al piccolo altare. Vicino a loro arrivarono i tre Re. Lo Sposo stava nel mezzo in vestito lineare di satin nero, secondo la moda Italiana. Aveva un cappellino tondo, con una piccola piuma nera appuntata, e se lo tolse cortesemente per riguardo a  noi, per significare il suo favore verso di noi. Ci chinammo innanzi a lui, come anche innanzi al primo Re, secondo come eravamo stati istruiti prima. Dopo i Re vennero le tre Regine, due delle quali riccamente vestite, mentre quella nel mezzo era similmente tutta in nero, e Cupido stava dietro di lei. Dopo questo, ci fu data l’intimazione di seguire, e dopo di noi le Vergini, fino all’anziano Atlante che chiudeva il corteo.

 

 

I numeri della processione sono interessanti. Ci sono 1 (regina) + 6 (vergini) = 7 donne. Quindi 3 (re) + 1 (sposo) = 4 uomini. Quindi altre 3 regine. C’è un totale di 10 donne, divise in 7 e 3, che ci ricordano l’Albero della Vita nella sua naturale divisione dei 3 Sephiroth Superni e dei 7 Sephiroth inferiori. In sostanza ci si riferisce ai 3 principi alchemici (Mercurio, Zolfo e Sale) e ai 7 centri psichici. I 4 uomini ci ricordano i 4 livelli di realtà. E la perla? Un altro piccolo dettaglio. Che cos’è una perla? È il secreto della sostanza vitale dell’ostrica, ed è qualcosa di veramente prezioso. Forse simboleggia la solidificazione della forza vitale. Questo è collegato al il significato dei numeri in congiunzione alla croce come simbolo dell’azione sacrificale.

 

 

 

In tale processione, con molti passi imperiosi, arrivammo infine alla Casa del Sole, che era vicina al Re e alla Regina, sopra un patibolo riccamente arredato, per vedere le commedia precedentemente illustrata. Noi tutti, seppure separati, stavamo alla destra dei Re, mentre le Vergini stavano sulla sinistra, eccetto quelle alle quali erano state commesse le Insegne Regali. A loro era stato concesso un posto innanzi a tutti. Il resto dei partecipanti doveva stare sotto e in mezzo alle colonne, ma nonostante ciò erano contenti. Ora poiché ci furono molti rimarchevoli passaggi in questa commedia, non ometterò di citarli brevemente.

 

 

Notiamo le polarità nel modo in cui CRC e gli altri iniziati si posizionano a lato dei Re e le vergini sull’altro. L’attenta disposizione delle persone indica un rituale o cerimonia.

 

 

 

Prima di tutto un venne Re molto anziano con molti servi; davanti al suo trono fu portata una piccola cassa. Fu specificato che era stata trovata sopra l’acqua. Ora , una volta aperta, apparve un bellissimo bambino, con molti gioielli, ed una piccola lettera di presentazione siglata e sigillata, che il Re subito aprì; e avendola letta, subito, raccontò ai suoi servi in quale modo ingiurioso il Re dei Mori aveva privato sua zia del suo paese, e aveva estinto tutti i semi regali fino al suo infante; con la figlia di quel paese ora lui aveva intenzione di far maritare suo figlio. Quindi giurò di mantenere eterna rivalità con i Mori ed i loro alleati, e di vendicarsi su loro; e con questo, comandò che il bambino venisse teneramente curato e accudito, e che ci  si preparasse ad affrontare i Mori. Ora questa decisione, e l’educazione della giovane signora (che appena cresciuta un po’ fu affidata ad un anziano tutore) integrarono l’intero primo atto, con molti bellissimi e lodevoli intrattenimenti a riguardo.

 

 

Non ci dilungheremo sul commento di questa rappresentazione se non sui punti il cui ritroviamo l’allegoria del viaggio interiore dell’anima, attraverso la vita. Per esempio, la commedia inizia con un re molto anziano. É una immagine di Kether sull’Albero della Vita. Ci da un indizio circa l’interpretazione cabalistica del resto della commedia. Dovremmo ricordare che nonostante ci siano 10 Sephiroth sull’albero, ci sono 7 livelli. Questi coincidono con i 7 atti della commedia.

 

 

 

Nell’interludio un leone ed un grifone furono lasciati a combattere l’uno contro l’altro, ed il leone vinse, che era anche una bella vista.

 

 

Questa lotta simboleggia un processo alchemico.

 

 

Nel secondo atto arrivò anche il Moro, un compagno veramente scuro e traditore. Avendo con vessazioni, compreso che il suo assassinio era stato scoperto, e che la giovane donna era certamente stata rubata a lui con la forza, cominciò a interrogarsi sul modo in cui, per mezzo di uno stratagemma, avrebbe potuto riuscire ad affrontare un così potente avversario; e fu infine messo in guardia da certi fuggitivi che per ragione della carestia si rifugiarono presso di lui. Così la giovane donna, contrariamente alle aspettative di ognuno, cadde ancora nelle sue mani che, e l’avrebbe certamente uccisa, se non fosse stato per il consiglio dei suoi stessi servi, piuttosto che per la sua stessa virtù. Così anche quest’atto si concluse con un superbo trionfo del Moro.

 

 

Se consideriamo la giovane donna simbolo dell’anima, possiamo seguire il viaggio interiore e trovare noi stessi.

 

 

Nel terzo atto un grande esercito del Re si sollevò contro il Moro, e sotto l’egida di una antico e valoroso cavaliere, si recò nel paese del Moro fino a che riuscì astutamente a liberare la signora dalla Torre, e la vestì di nuovo. Dopo questo in un attimo fu eretto un glorioso patibolo, e vi fu piazzata sopra la giovane donna. Subito arrivarono 12 ambasciatori reali, tra i quali  il cavaliere sopramenzionato che fece un discorso, e disse che il Re, il suo grazioso signore non solo aveva salvato la donna da morte sicura, e non solo aveva disposto che fosse condotta regalmente fino al momento presente (anche se lei non si era comportata finora in modo consono al ruolo che avrebbe dovuto ricoprire); ma ancora, la sua reale Maestà, prima degli altri, l’aveva eletta sposa per il suo giovane figlio, e più graziosamente desiderava che il detto sposalizio si tenesse al più presto, se avessero voluto essere fedeli a sua Maestà sulla base degli articoli seguenti.

 

 

A questo livello dobbiamo notare l’enfasi del numero 12 e circa la proposta di matrimonio. Le 12 discipline sono l’inizio della Grande Opera ed il Matrimonio ne è il culmine. Quindi abbiamo una allegoria del Matrimonio all’interno del Matrimonio Chimico. Un’immagine dentro ad un’immagine. Che cosa è reale e che cosa non lo è?

 

 

Quindi dispose che fosse data letture di alcune norme da un documento, che se non fossero state troppo lunghe, sarebbero state ben meritevoli di essere raccontate. In breve, la giovane donna prestò l’inviolabile giuramento di osservarle, rendendo grazie anche lei in un modo più consono ad una così immensa grazia. Quindi cominciarono a cantare una preghiera di ringraziamento a Dio, al Re, e alla giovane donna e così, per questa volta, se ne andarono.

Per intrattenimento, nello stesso tempo, vennero portate dentro le quattro bestie di Daniele, per come lui le rappresentò nella sua visione e le descrisse, e tutto ciò aveva il suo specifico significato.

 

 

In questo interludio vediamo le 4 creature viventi di Daniele. Sono le stesse 4 bestie di Ezechiele e dell’Apocalisse. Le ritroveremo presto.

 

 

Nel quarto atto la giovane donna fu nuovamente portata al suo regno perduto, ed incoronata, e con queste insegne regali, condotta per il paese con straordinaria gioia. Dopo questo molti e vari ambasciatori si presentarono a lei, non solo per augurarle prosperità, ma anche per contemplare la sua gloria. Ma non mantenne ancora per molto la sua integrità, e cominciò presto a guardarsi intorno sfacciatamente, e ad ammiccare agli ambasciatori ed ai signori; in questo lei agiva veramente come parte della vita.

 

 

La donna si comporta in un modo che potremo definire moralmente discutibile. Questo è un sottile riferimento a Maria Maddalena. Era una prostituta, ma ciononostante, ha una enorme importanza sia per la cristianità “ufficiale” che per lo Gnosticismo. Maria unge Gesù, e questo Lo trasforma nel Cristo. Coloro che hanno gli occhi, vedano.

 

 

 

Questi suoi modi furono presto noti al Moro, che non avrebbe certo perso una simile opportunità, e poiché l’attendente della donna non le prestava sufficiente attenzione, fu facilmente accecata da grandi promesse, e così non prese buona confidenza con il suo re, ma, privatamente, si sottomise interamente al volere del Moro. Quindi questi si affrettò e avendola (per consenso di lei) riavuta nelle sue mani, continuò a dirle delle belle parole, fino a quando il suo regno non si fosse completamente assoggettato a lui. Dopo di che, nella terza scena di questo atto, fece in modo che lei fosse condotta avanti, completamente denudata, quindi legata e  messa sopra un patibolo di legno, ben flagellata, e infine condannata a morte. Questo era uno spettacolo così orribile che gli occhi di molti vennero distolti. Così nuda come si trovava, fu portata in prigione ad aspettare la morte che le sarebbe stata procurata col veleno; ma in realtà non la uccise, ma la ricoprì di pustole come di lebbra. Così quest’atto fu per la maggior parte doloroso.

 

 

Non dimentichiamo che questa rappresentazione è stata introdotta come commedia. Naturalmente si è voluta richiamare l’attenzione circa il modo in cui scegliamo di vivere le nostre vite. Anche la più grande opera di Dante è chiamata commedia, La Divina Commedia, ma quali terribili scene vengono raffigurate!

 

 

 

Tra un atto e l’altro gli atti, venne portata sul palco un’immagine di Nabucodonosor, ornata in tutte le maniere sulle braccia, sulla testa, sul petto gambe e piedi, e simili, ma a riguardo parlerò diffusamente nelle spiegazioni future.

 

 

Quello che accade negli intervalli è veramente importante. Sono state nominate 5 parti dell’immagine. Questo è un riferimento ai 5 Sephiroth, incluso Da’at, sul pilastro centrale dell’Albero della Vita.

 

 

 

Nel quinto atto accadde che il giovane Re fu informato di tutto quanto era accaduto tra il Moro e la sua futura sposa; lui prima decise di intercedere per lei con suo padre, supplicandolo di non lasciarla in quelle condizioni; ed essendo suo padre d’accordo, furono inviati gli ambasciatori per confortarla nella sua malattia e prigionia, ma anche per farle notare la sua sconsideratezza. Ma lei ancora non volle riceverli, ma acconsentì di diventare la concubina del Moro, e così fu ed il giovane Re ne ebbe presto notizia

 

 

La mancanza di fiducia della donna è un commento riguardo il nostro atteggiamento nella vita interiore. Comunque noi dovremmo anche ripensare alla figura di Maria Maddalena.

 

 

 

Dopo di questo arrivò una banda di sciocchi ognuno dei quali portava con sé un randello; e nel tempo di un attimo fecero un grande globo del mondo, e subito lo disfarono ancora. Era una pura idea d’intrattenimento

 

 

Un altro interludio. Cosa significa fare e disfare il globo del mondo? Cosa è reale e cosa non lo è?

 

 

 

Nel sesto atto il giovane Re decise di dare battaglia al Moro, e così fece. E anche se il Moro era sul punto di essere sconfitto, ancora tutti temevano che il giovane Re fosse morto. Ma lui si recò dal Moro, liberò la sua sposa, e la consegnò all’assistente e al cappellano. Il primo la tormentò grandemente; infine le tavole furono girate ed il prete fu così insolentemente meschino che quando ciò fu riferito al giovane Re,  questi rapidamente inviò uno dei suoi, che ruppe la spalla del prete, e adornò la sposa in qualche modo per il matrimonio.

 

 

L’infedeltà adesso proviene dal lato del re, e ancora ci si accinge a preparare il matrimonio.

 

 

 

Dopo questo atto un grande elefante artificiale fu portato avanti. Questo portava una grande torre con musicisti, che recarono a tutti un grande piacere.

 

 

Un altro interludio e più enigmi. Le molte immagini artificiali accentuano la sensazione di vivere un’illusione.

 

 

 

Nell’ultimo atto lo sposo apparve vestito con tale pompa come non si può credere, ed io ero meravigliato nel vederlo passare. La sposa lo incontrò in simile solennità, mentre tutta la gente gridava VIVAT SPONSUS, VIVAT SPONSA (lunga vita allo sposo! lunga vita alla sposa!) tanto che per questa commedia il nostro re e la nostra regina si congratularono nella maniera più maestosa, perché (come avevo già potuto notare) gli era piaciuta veramente tanto.

 

 

A dispetto di tutto, la vita interiore viene celebrata nel Matrimonio. Tutte le prove precedenti hanno portato a questo. Sicuramente una bella descrizione del nostro viaggio interiore. Anche un’indicazione che il matrimonio non è che un’analogia per un particolare stadio del processo di auto-trasformazione.

 

 

Alla fine loro camminarono nel palco in processione, fino a che cominciarono a cantare tutti insieme come segue:

I.

Questo tempo pieno d’amore

Porta molta gioia

Con il matrimonio del re

Così cantiamo tutti

Che questo risuoni

E la nostra gioia arrivi a lui

Che l’ ha data a noi

 

II

La bellissima sposa

Che ha a lungo atteso

Sarà fidanzata a lui

E noi abbiamo vinto

O felice lui

Che guarda se stesso

 

III

Il più grande bene

È permesso adesso

Perché a lungo loro sono cari

In molteplici onori

Che mille crescano

Dal vostro sangue

 

 

Queste non sono solo frasi sentimentali riguardo all’amore e al matrimonio. I genitori sono H'ocmâ (il Padre) e Binâ (la Madre). Il re è lo sposo (Thiphereth) e la sposa è Malcouth. Questi Sephiroth sull’Albero sono uniti insieme dall’amore. Ci sono 3 orientamenti a Dio, e l’amore è uno di questi. Così il Matrimonio è un processo che culmina in un approccio a Dio per mezzo dell’amore. Sull’Albero della Vita, l’orientamento di amore è usualmente espresso come il pilastro della Misericordia. Comunque, questo è bilanciato dal pilastro della Severità che sta per essere descritto.

 

 

 

Dopo che furono resi questi ringraziamenti, e la commedia fu conclusa con gioia, e con particolare divertimento delle persone reali, così (essendo la sera già vicina) andarono via insieme, nell’ordine sopraccitato. Ma noi dovevamo attendere alle persone reali su per la scale nella sala già menzionata, dove i tavoli erano già riccamente imbanditi, e questa fu la prima volta che fummo invitati al tavolo del Re. Il piccolo altare era posto al centro della sala, e le insegne regali prima citate erano indicate sopra.

 

 

Ancora, CRC sale le scale per un livello di realtà superiore, ed il numero 7 è portato all’attenzione; altare (1) + 6 insegne. La formula 1 + 6 = 7 è un sottile riferimento al modo i cui funzionano i nostri centri psichici. I primi 6 centri si riconciliano come gruppo nel sesto centro (il centro della Fronte) coincidente con la ghiandola pituitaria. C’è un salto ontologico tra essi ed il settimo centro conosciuto come la Corona. Questo è simbolizzato nel bastone di Hermes (caduceus) dove i serpenti gemelli si vedono avvolti per 6 volte e sormontati dal globo nella parte alta sul bastone centrale. Questo è anche un riferimento alla Apocalisse di Giovanni, nel modo in cui sono descritti i 7 Sigilli.

 

 

 

In questo tempo il giovane re si comportava molto gentilmente verso di noi, ma ancora non poteva essere assolutamente felice, e anche se si intratteneva un po’ con noi,  spesso sospirava, al che solo il piccolo Cupido lo canzonava, e scherzava con i suoi giochetti. Il vecchio Re e la Regina erano molto seri; solo la moglie di uno degli antichi re era abbastanza felice, anche se non so ancora comprendere perché. Nel frattempo le persone Reali si sedettero al primo tavolo, mentre al secondo ci sedemmo noi. Al terzo, alcune della principali vergini. Il resto delle vergini e gli uomini preferirono aspettare. Tutto ciò si svolse in stato di tale solenne tranquillità che ho paura di dire troppo al riguardo.

 

 

Sono menzionati 3 tavoli, insieme a Cupido come personificazione dell’amore. Ancora è grande l’enfasi sui tre orientamenti verso Dio con particolare riferimento all’amore. Perché un silenzio carico di significati? Nei misteri un tale silenzio indica un passaggio veramente importante nel processo di auto-trasformazione.

 

 

 

Ma non posso omettere di raccontare del modo in cui tutte le persone reali prima di mangiare, indossarono uno abito splendente, bianco come la neve, e si sedettero al tavolo. Sopra il tavolo pendeva una grande corona dorata, le cui pietre preziose avrebbero potuto illuminare a sufficienza l’intera sala, senza necessità di altre luci. Comunque, tutte le luci vennero accese dalla piccola candela sopra l’altare, la ragione di ciò non conosco per certo. Ma notai con grande stupore che il giovane Re mandava frequentemente carne al serpente bianco sopra il piccolo altare, e la cosa mi divertì non poco.

 

 

I 3 tavoli e la grande corona sono riferimenti ai 3 pilastri sull’Albero della Vita. I 3 pilastri sono una descrizione alternativa dei tre orientamenti a Dio, perché il pilastro della Misericordia è l’amore, il pilastro della Severità è la conoscenza, ed il pilastro centrale della Grazie, è quello dell’azione sacrificale. Similmente potremmo dire per l’altare che già conosciamo, e contiene in sé 7 simboli del processo dei misteri. Quindi lo sposo (Thiphereth) nutre il serpente bianco. Thiphereth è al centro dell’Albero della Vita. Ci sono 7 singole vie che conducono ad esso. L’ottava è una doppia via. Il modo in cui gli aspiranti ai misteri usano l’Albero della Vita, è chiamato “la strada del Serpente”. Il messaggio nascosto è che il Thiphereth è Cristo, il centro. Cristo è il Messia e nella cabala Ebraica il Messia=358= Serpente. Inoltre Cristo deve essere crocifisso e la Via del Serpente è nutrita dal Suo sangue; come il giovane re nutre il serpente bianco, in questa scena. Infine, 358 è un riferimento criptico al terzo Sephirâ
 (Binâ), la quinta Sephirâ (Gevura) e all’ottava Sephirâ (Hod). Sono tutti sulla sinistra, nel pilastro della severità. L’Amore di Cristo è bilanciato dalla severità del Messia/Serpente. (
Piccola candela =Testimone.

 

 

Quasi tutte le portate di questo banchetto erano state fatte dal piccolo Cupido, che non riusciva stare con noi senza tormentarci con i suoi scherzi (a me in modo particolare), in continuazione. Comunque, non c’era grande allegria nell’aria, tutti erano silenziosi; e io intuivo un pericolo grave e imminente. Perché non c’era musica da sentire; ma se avessimo avuto qualsiasi esigenza, avremmo dovuto cercare di dare brevi risposte, e lasciare così il resto. In breve, tutte le cose sembravano ora così strane, che il sudore cominciò a percorrermi il corpo e pensai che anche l’uomo più forte al mondo, qui avrebbe perso il suo coraggio.

 

 

Il silenzio dei misteri è ancora enfatizzato. Il coraggio è infatti una componente importante nella tradizione dei misteri. Senza di esso, siamo persi. Non c’è una strada facile per arrivare alla salvezza.

 

 

 

La cena giunse alla conclusione, e il giovane Re, ordinò che gli fosse portato il libro dal piccolo altare. Così lo aprì e una volta ancora ci fu presentato da un uomo anziano, e ci chiese di essere pronti a vivere con lui ogni prosperità e avversità, cosa a cui noi acconsentimmo tremando; e ci chiese inoltre se avremmo mantenuto fede al nostro impegno, e, non potendo trovare alternative, acconsentimmo ancora. Quindi uno dopo l’altro ci alzammo e con la sua stessa mano lui scrisse il suo nome in questo libro. Quando anche questo fu  fatto, la piccola fontana di cristallo insieme ad un piccolissimo bicchiere di cristallo, fu portata più vicino, e tutte le Persone Reali bevvero una dopo l’altra. In seguito fu dato da bere anche a noi e così a tutte le persone. Ed era chiamato il Sorso del Silenzio. Quindi tutte le Persone Reali ci presentarono le loro mani, dichiarando che se non fossimo stati fedeli, non avremmo più visto i loro volti; e questo veramente fece volgere i nostri occhi al cielo. Ma il nostro presidente si impegnò essa stessa e fece grandi promesse nel nostro nome, e questo diede loro soddisfazione.

 

 

Questa è la classica descrizione dell’iniziazione al mistero, ed in particolare il passo finale che è richiesto ad ognuno di noi. Non ci possono essere alternative o equivoci. Dopo un simile, profondo, incarico, ci può essere solo silenzio. Quindi, stare “in silenzio” significa raggiungere il mistero.

 

 

 

Nel frattempo fu suonata una campanella, al che le Persone Reali divennero grandemente pallide in volto e sembravano sull’orlo della disperazione. Ancora si tolsero rapidamente l’abito, e ne misero uno interamente nero. L’intera sala era adesso drappeggiata di velluto nero ed il pavimento era coperto di velluto nero, ed anche il soffitto (tutte queste cose erano state preparate prima). Il tavolo fu portato via, e tutti ci sedemmo in terra a formare un cerchio e anche noi indossammo degli altri abiti. Venne di nuovo il nostro presidente, visto che era andata fuori e portò 6 sciarpe di taffettà con cui bendò gli occhi delle Persone Regali. Ora quando fu sicura che non potevano più vedere, furono immediatamente portate dentro dai servi sei bare coperte e lasciate nella sala; anche una piccola sedia nera fu posta nel mezzo.

 

 

La campanella segnale un cambiamento completo di circostanze. Il colore nero prende a dominare la sala ed i 6 centri psichici più bassi sono richiusi. Per sottile implicazione, ci si sta dicendo che a questo stadio non possiamo più contare su nulla di ciò che ci era familiare fino a questo momento. Possiamo solo contare, in ultimo, sulla nostra facoltà meno usata - la fede. Notiamo le sei bare. Dobbiamo “morire” al nostro ego inferiore. Stiamo per arrivare adesso alla morte e alla risurrezione rituale dei Massoni.

 

 

 

Infine arrivò un uomo in una veste nera come il carbone, un uomo piccolo, che portava tra le mani una scure affilata. Ora, dopo che il vecchio Re si fu seduto sulla sua sedia, la testa gli fu immediatamente mozzata via, e avvolta in un pezzo di stoffa nero; ma il sangue fu posto in un grande calice dorato, e sistemato con lui nella sua bara, che fu coperta. Così accadde anche agli altri, e  pensai che in ultimo sarei morto anche io, ma mi sbagliavo. Non appena le sei Persone Reali furono decapitate, venne fuori ancora l’uomo in nero; un altro lo seguiva e lo decapitò giusto fuori dalla porta, e portò indietro la sua testa insieme con l’ascia, che giaceva in un piccolo cesto. Questo mi sembrò veramente un matrimonio molto sanguinoso, ma poiché non potevo sapere ancora cosa sarebbe accaduto, dovevo sospendere ogni giudizio in attesa degli eventi successivi.

 

 

Ci sono 7 decapitati; le 6 persone reali ed il boia stesso. Dobbiamo fare di più per rendere ricettivi i nostri centri psichici; dobbiamo sperimentare l’orrore della Notte Nera dell’Anima.

 

 

 

E per questo ci disse: “La loro vita ora è nelle vostre mani, e se mi seguirete, questa morte darà la vita a molti”. E con queste parole, ci intimò di andare a dormire, e di non preoccuparci oltre per questa ragione, perché loro sarebbero stati sicuri di avere ragione e diritto. E così ci augurò la buonanotte, dicendo che doveva vegliare i corpi dei morti tutta la notte. Noi facemmo lo stesso, ed ognuno fu condotto dal proprio paggio nei suoi alloggiamenti. Il mio paggio mi parlò di parecchie e varie materie (che ricordo ancora bene) e mi diede motivo di ammirare la sua Comprensione. Ma la sua intenzione era di cullarmi per il sonno, come osservai bene alla fine; e così feci in modo di addormentarmi presto, ma nessun sonno veniva ai miei occhi, e non riuscivo a non pensare alle morti a cui avevo assistito.

 

 

La chiave di questa scena è il commento della vergine, secondo cui questa morte sarà utile perché molti vivano. Questo è il mistero della Risurrezione. Non c’è ragione di riflettere sul punto, perché la logica non è in grado di fornire risposte. Come CRC, dobbiamo dormire ed usare il nostro intuito.

 

 

 

Ora il mio alloggio si trovava proprio davanti al grande lago, ed io potevo facilmente vederlo, essendo la finestra vicina al mio letto. Verso mezzanotte, non appena scoccarono le 12, vidi improvvisamente un grande fuoco in mezzo al lago, così ebbi paura e aprii rapidamente la finestra per vedere cosa stesse mai accadendo. In lontananza vidi 7 barche nel lago, tutte piene di luce, perché sopra ognuna di esse, sulla cima, bruciava una fiamma che passava avanti e indietro, e qualche volta scendeva dritta giù, e pensai che si dovesse trattare certo degli spiriti dei decapitati. Ora, queste barche gentilmente raggiunsero la terra. E ognuna di loro aveva non più di un marinaio. Come arrivarono alla spiaggia, vidi la nostra Vergine con una torcia andare incontro alle navi, dopo di che furono portate sei bare coperte, insieme con un piccolo cesto, e ognuna di loro fu segretamente fatta giacere in una nave.

 

 

Il lago è la nostra consapevolezza nella normale esperienza. Le barche sono veicoli di consapevolezza e le fiamme o gli spiriti sono veicoli ancora più elevati di quanto non siano le barche. I termini cabalistici, il lago è il livello dell’Azione, le barche sono il livello della Formazione, e le fiamme sono il livello della Creazione. Questo può trovare riscontro nei numeri; 12 è associato con l’Azione e 7 con la Formazione. Le 6 bare e (1) cesto sono poste sulle barche cosicché posano navigare sul lago. Così il contenuto delle bare e del cesto corrispondono al nostro veicolo di consapevolezza, il Corpo. Le barche corrispondono al nostro veicolo di consapevolezza, l’Anima; e le fiamme o spiriti corrispondono al nostro veicolo, lo Spirito. Oltre i nostri veicoli, c’è la nostra vera essenza, la nostra Scintilla Divina.

 

 

 

Così svegliai anche il mio paggio, che mi ringraziò grandemente, perché avendo corso su e giù per tutto il giorno, non sarebbe riuscito a svegliarsi, nonostante quello che stava accadendo, anche se sapeva molto a  riguardo. Ora, non appena le bare furono poste sulle barche, tutte le luci si estinsero, e le sei fiamme tornarono indietro insieme sul lago, così che non c’era più di una luce in ogni barca. C’erano anche alcune centinaia di spettatori accampati lungo la spiaggia, che mandarono la vergine indietro al castello; lei cautamente legò tutto di nuovo, così da farmi pensare che non ci fosse più niente da vedere per questa notte, ma che avremmo dovuto attendere il giorno; così ancora ci mettemmo a riposare. E di tutti i miei compagni solo io avevo una camera di fronte al lago, e solo io  avevo potuto assistere a  tutto questo,  mi sentivo estremamente affaticato, e caddi addormentato tra le molteplici speculazioni.

 

 

É facile tralasciare la circostanza che CRC svegli il suo paggio. Egli invece sta deliberatamente invocando la disciplina spirituale della guida. CRC ha assistito a parte del rituale dei misteri della morte e risurrezione e significativamente, è l’unico dei suoi compagni. Cade addormentato nella notte prima del matrimonio, alla fine del Quarto Giorno. Fermiamoci a considerare che a CRC sono stati necessari 4 giorni per arrivare a questo punto. Cosa significa? Un indizio arriva dal riferimento ai 7 centri psichici. Qui, CRC è avanzato di 4 passi nei quali egli ha progressivamente rettificato i suoi 4 centri psichici inferiori. Adesso si è fermato al centro psichico del Cuore. Questo si collega al Thiphereth con tutte le sue implicazioni. Il matrimonio, un processo che coinvolge i centri più elevati, deve ancora compiersi. Questo ha a che fare con gli elementi chimici (terra, acqua, fuoco e aria) essendo essi relazionati ai 4 centri inferiori e ai 3 principi alchemici (Sale, Zolfo e Mercurio), essendo relazionati ai 3 centri psichici superiori. Esiste una differenza qualitativa tra gli elementi ed i principi. Gli elementi sono passivi, e i principi sono attivi. I principi sono mascolini e gli elementi sono femminini. Il matrimonio li unisce secondo la legge cosmica.