Da parte nostra, appartenenti
all'emisfero boreale, e in coincidenza con la festa di S.
Giovanni Battista, che cosa si può dire? Che rapporto ci può
essere? Anche perché ognuno di noi, per essere qui, in
Massoneria, possiede la sua luce. Qualunque sia la nostra
apertura mentale laica su tutto ciò che ci circonda, ci
concediamo - spesso o qualche volta - soste meditative, affacciandoci alla finestra del mondo, volgendo lo sguardo alla
immensità dei cieli. Non può che conseguirne, forse, un
desiderio di pace di umiltà e di amore verso le cose.
Un Grande Architetto. Se non sono nella mente, e nel cuore, le
parole A.G.D.G.A.D.U. non si pensa possano avere grande significato.
La Massoneria e S. Giovanni Battista. Se pensiamo alla pratica
esoterica (ma solo ad essa), la Muratoria si perde nella notte
dei tempi. Come libera associazione di costruttori di regie
dimore e di templi, la sua origine si può collocare
approssimativamente ai tempi di Salomone, fra le civiltà
culturalmente progredite nei paesi del Mediterraneo orientate.
Tante le sette che praticavano l'esoterismo. In occidente le
associazioni di mestiere sorgono nel medioevo e nelle città che
si reggevano con ordinamento politico autonomo. Scopi
principali: la mutua assistenza, la preparazione nel mestiere,
la difesa dei segreti di quest'ultimo. I costruttori di
cattedrali - in tempi di marcata impronta spirituale cattolica -
scelsero (es. i maestri comacini) come patrono S. Giovanni
Battista più per la loro pratica religiosa che per la estrazione
esoterica del protettore. Col passare dei secoli quando la
massoneria operativa diventa speculativa e si formano le prime
logge, quando la ragione subentra al dogma e ad esso si
sostituisce, S. Giovanni resta al suo posto nella famiglia, ma
con il ruolo di iniziato e iniziatore. Al suoi tempi terreni fu
un Esseno (come Cristo).
Esseno, dalla voce aramaica = pio. Nei loro segreti romitaggi,
gli Esseni provvidero a custodire riti e vestigia
(1).
Sui Rotoli del Mar Morto consultare in questa stessa sezione
I
rotoli del Mar Morto
Sugli Esseni consultare in questa stessa sezione:
Gli Esseni
Non si può dubitare della appartenenza del Battista (ma anche di
Cristo) alla setta degli Esseni. Mentre la cristianità ha
riservato nel calendario gregoriano il 24 giugno come giorno
cultuale in suo onore, la nostra Istituzione lo ricorda nello
stesso giorno per unirlo alla celebrazione esoterica del
solstizio d'estate.
Giovanni grande iniziato e grande iniziatore. Gli Esseni: segni
di riconoscimento, simboli, parole. L'adepto doveva sottoporsi
al lavacro lustrale, al soffio d'aria, spirituale. Pensiamo a
noi: "che passi dopo essere stato purificato dall’acqua".
Va bene per i fratelli massoni dell'emisfero boreale e per i
fratelli dell'emisfero australe? C'e l'altro S. Giovanni
(2). In
Massoneria sono presenti tutti e due, oltre che attraverso il
significato esoterico dei solstizi, anche nella manifestazione
operativa della comunità - loggia; il Battista (24 giugno) segna
la fine dei lavori dell'anno massonico e la rievocazione
istituzionale (1717), I'Evangelista (27 dicembre) è presente
sull'Ara con l'Evangelo dello spirito, simbolo della più alta
espressione iniziatica. Insomma il Battista, prima di cominciare
la sua vita pubblica e la sua missione di battezzatore nel
Giordano, era stato iniziato presso gli Esseni e dagli Esseni,
che praticavano l''esoterismo, una specie di investitura, affine
o quasi a quella di un nostro fratello elevato alla carica di
M:.V:. Si sa anche che a lui si presentò Gesù e che anche costui
aveva cominciato la sua vita pubblica non prima dei trenta anni
di età. Cosi Gesù va da Giovanni per farsi iniziare col
battesimo, ma i due si conoscevano da tempo. Era nel mondo
(punto da sottolineare) che volevano e dovevano entrare, un
mondo ritenuto in dissoluzione, sotto l'azione del male, per
indicare una via di salvezza. Si metteranno contro i potenti e
finiranno per essere condannati: uno alla decapitazione e
l'altro alla crocifissione. Ma il seme era stato sparso.
Il solstizio d'estate neII’esoterismo massonico. Si, ma come
trovare una spiegazione logica che metta insieme S. Giovanni,
esoterismo massonico, solstizio d'estate.
In una Loggia abbiamo davanti a noi la Bibbia, la squadra e il
compasso, i tre simboli che esprimono le tre grandi luci della
Massoneria. Sentiamo il
Lennhoff. "La Bibbia luce sopra di noi, non come autorità
dogmatica, ma come Luce di espressione di una fede in un
ordinamento etico dell'Universo; la squadra, la Luce dentro di
noi, simbolo delle idee del diritto e del dovere, della attività
etica; il compasso, Luce attorno a noi, simbolo della
fratellanza al sevizio dell'umanità". Dunque, simboli per
iniziati.
Lo sappiamo, simbolo: metto insieme, comprendo, congrego ecc.;
iniziazione (muratoria): cominciare a penetrare per meglio
accogliere, per meglio saper squadrare la propria pietra cubica.
In Officina il compito è mutare la propria pietra grezza in
pietra cubica per la elevazione del proprio tempio spirituale e
del Tempio di Loggia nel lavoro di gruppo, che è poi espressione
di armoniosa catena fraterna. Diciamo - sempre per cercare di
affrontare il nesso - che si va dal razionale all'ideale, dal
basso verso l’alto, dall'io microcosmo all'io universo. A noi
che viviamo sulla terra, sembra di starcene qui fissi a goderci
lo spettacolo delle primavere, delle estati, degli autunni e
degli inverni. E sulle stagioni misuriamo lo scorrere del tempo
e il trascorrere degli anni. Diciamo:"E' spuntato il sole; e
tramontato il sole". Ma non sappiamo forse che la terra il sole
se lo porta in giro con la sua rotazione, con la sua
rivoluzione? Che poi di tutti i movimenti credo che rotazione e
rivoluzione siano i movimenti che più ci interessano (o che
forse meglio sappiamo individuare). Senza il primo avremmo la
illuminazione e il riscaldamento solare soltanto su di un
emisfero; senza il secondo, non avremmo stagioni.
La Bibbia, si è detto, è la luce al di sopra di noi (non come
autorità dogmatica). Si aggiunga, ora, che la Luce e anche nel
Tempio, ove noi operiamo, ed è in noi che operiamo in catena. E'
stato anche detto che il compasso è la luce attorno a noi
perché, mentre la riceviamo da COLUI CHE E' per mezzo dei nostri
simboli e con la pratica del nostro rituale, non possiamo non
sentire che la nostra coscienza illuminata dovrà diffonderla nel
mondo profano attraverso il nostro adeguato comportamento, saldo
sui principi etici di uguaglianza, giustizia, fraternità, per
non parlare di quello fondamentale di libertà.
Si è detto pure che la squadra è il saggio equilibrio di ogni
nostra attività. Potremmo essere (allora) indotti a considerare
che il G.A.D.U. con il suo compasso di perfezione, fa sì che i
raggi del sole piovano sul pianeta per inondarlo di luce, di
calore, fonti primarie della nostra vita. Questo compasso di
perfezione da alla terra una inclinazione sempre diversa durante
il giro di rivoluzione, ma è per tutti i giorni dell'anno, ed
una costante sulla ellittica - (ossia orbita che il sole
descrive apparentemente, nel suo giro annuo, intorno alla terra
- piano dell'orbita descritta dalla Terra, in un anno, intorno
al sole) - da cui gli equinozi, i solstizi e le stagioni.
Angoli, linee disposti per la perfezione dell'Opera che il
massone prende come simbolo della sua apertura coscienziale, a
seconda delta sua capacità di ricevere e diffondere la Luce. E'
possibile, per la celebrazione del solstizio, congiunta a quella
del Battista, essere attratti dalle angolazioni e dalle linee
diverse, perche in tutte si può sempre vedere il simbolo
esoterico del nostro compasso, là sulla Bibbia, sotto la
squadra. Il 24 giugno, solstizio d'estate, festa di S. Giovanni
Battista, una festa che possiamo dire nostra, perché, con questo
lavoro, stasera, chiudiamo simbolicamente I'anno massonico e, se
bene abbiamo operato, andremo via contenti e soddisfatti.
Possiamo dire festa nostra.
Ma cosa significa il solstizio per un massone? Si può avanzare
qualche analogia? Forse si, col seminatore che sparge la semenza
sulla Terra, la quale la accoglie in seno, speranzoso di frutti
nella buona stagione. Seme in grembo alla madre e pia Terra.
Anche noi, ben livellati nel gabinetto delle riflessioni, dove
lasciammo i metalli del mondo profano, ci disponemmo alla
seminagione dell'esoterismo e bussammo alla porta del Tempio per
cercare la Luce. Ci facemmo seme. E siamo cresciuti nelle
diverse stagioni: apprendista, compagno, maestro. E se siamo
cresciuti, vogliamo crescere ancora. Nelle stagioni future.
Sempre! Anche quest'anno abbiamo lavorato (non sempre con
gioia), ognuno con il proprio compasso, che ogni fratello apre e
richiude, a seconda delle capacità di ripiegamento sulla propria
coscienza introspettiva al fine di conoscersi meglio e
migliorare. Il miglioramento dei singoli è poi il miglioramento
di tutti. Ognuno di noi ha lavorato, ha squadrato molte e varie
pietre informi e grezze per la crescita del suo tempio
interiore, contribuendo così alla elevazione del Tempio
universale della Grande Famiglia Massonica. Vengano altri a
cogliere i frutti, a bussare alla porta del Tempio. Ora si
chiede il riposo per l’estate, la stagione che il Battista ci
apre innanzi. Il Battista che sembra dirci: Fratello, ora va,
prendi il tuo riposo meritato - e muratorio - come io lo presi
lungo il Giordano. E sappi essere Luce, Luce di solstizio,
quella che mette nel granaio il seme di futura pianta, e quindi
di sostentamento spirituale e morale.
La Luce ci appare così; infinita ed eterna, ed è la luce di
un Architetto, un Architetto si, ma universale.
1. Scoperta dei rotoli, 1947: un
beduino, in un crepaccio della roccia, 11 rotoli di cuoio
avvolti in rozzo tessuto spalmato di cera e di bitume. Un
tesoro, pensò, e corse ad informare il capo tribù che -
interesse enorme sotto ogni aspetto - riunì il consiglio degli
anziani per decidere. Furono svolti i rotoli e, trovatili pieni
di scritti incomprensibili, fu deciso di portarli a Gerusalemme
e venderli. Comincia cosi la meravigliosa avventura di uno dei
documenti
più
importanti della storia del medioriente
nell'epoca biblica. 35 opere in 11 rotoli. Archeologi,
paleografi, etnologi ed altri si recarono sul posto, e nel mondo
scientifico
fu
appurato che quella era la sede, ai tempi di
Gesù, della setta degli Esseni e che i rotoli contenevano niente
meno che il Vecchio Testamento (i libri per antonomasia,
per eccellenza.
2. Sull'esistenza di un terzo
S. Giovanni consultare nella sezione delle FAQ:
Ma
quanti
sono i San Giovanni?
In Archivio presenti altri due
documenti:
Solstizio
d'Inverno
Solstizio d'Estate 2017