"La Gamba"

Anonimo francese secolo XIII

 

 

 

 
 

Carissimi Fratelli, permettetemi di chiamarvi Fratelli anche se appartengo ad altra Obbedienza. Il vostro sito è ormai punto di chiaro riferimento per chi, come me, a volte si trova in netta difficoltà. Premetto di essere un Compagno, tollerate quindi la mia ignoranza. Questa la mia domanda: ho sentito parlare di un San Giovanni di Scozia, ma i San Giovanni sono due o tre? Fraterni Abbracci Remo O.

 


 

Carissimo Remo, in Montesion siamo convinti che un Fratello sia sempre un Fratello e la Massoneria sia da intendersi Universale; le distinzioni e divisioni appartenendo al transitorio.

Vediamo: Il Battista è il «precursore della Luce» e l'Evangelista segna «l'avvento della Grande Verità». Nell'approfondimento del discorso massonico, entrambi sono legati ai Solstizi: il Battista al solstizio d'estate (24 giugno), l'Evangelista al solstizio d'inverno (27 dicembre).

Queste due entità cicliche rappresentano a loro volta - secondo la Tradizione astrologica-magica, il Cancro (solstizio estivo) ed il Capricorno (solstizio invernale); il primo «entrata della caverna cosmica» (porta degli uomini), il secondo «uscita della caverna cosmica» (porta degli Dei).

I due Giovanni, in Massoneria, sono presenti, oltre che attraverso il significato esoterico dei solstizi, anche nella manifestazione operativa della Comunità-Loggia: il Battista (24 giugno) segna la fine dei Lavori dell'anno Massonico e la rievocazione Istituzionale (1717), l'Evangelista è presente sull'Ara, con il Vangelo dello Spirito, simbolo della più alta espressione Iniziatica tramandata sotto il segno del Verbo manifestato.

 

Ma vi è un terzo Giovanni in Massoneria, come chiedi?

Molte Logge - eredi di un certo tipo di Scozzesismo che confondeva Ordine e Riti - ancora oggi sono solite intestare i loro verbali a «Giovanni di Scozia», e molti sono anche indotti a ritenere trattarsi di un «terzo» Giovanni, magari di provenienza Scozzese-Anglo Sassone. Non è così: se storicamente il Battista è certamente vissuto; se l'Evangelista è discusso nella identità storica, ma rivive simbolicamente attraverso il quarto Vangelo non sinottico, un Giovanni di Scozia non è mai esistito storicamente e neanche ci risulta esprimersi come una Entità simbolica o allegorica a se stante.

In tutto il martirologio non vi è un Giovanni di Scozia, come non lo si trova nella Ritualistica Scozzese (che pure al grado 29° conosce di un S. Andrea di Scozia), per cui questo ricorrente terzo Giovanni, si può affermare che non esprima neanche un valore simbolico tipico ed esclusivo dello Scozzesismo.

 

Ed allora? Riteniamo che Giovanni di Scozia, sia impropriamente chiamato così, in quanto è né più né meno che «identico» a Giovanni il Battista, come primo riferimento simbolico della originaria fondazione Istituzionale, tant'è che ne ritroviamo una plausibile spiegazione ed interpretazione in una citazione contenuta in Encyclopedia of Freemasonry di Albert G. Mackey alla voce Massoneria di San Giovanni che riportiamo: «Le Costituzioni della Gran Loggia di Scozia (1848, cap. II) affermano che la Istituzione non pratica e non riconosce altri gradi di Muratoria che non siano quelli di Apprendista, Compagno d'Arte e Maestro Muratore chiamati Massoneria di San Giovanni».

Il WebMaestro

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