CAPITOLO X

Sopra un vasto campo viola scuro, un uomo rosso porpora, tiene il piede di un leone rosso come il vermiglio, che ha le ali, per cui sembra voglia artigliare e portare via l'uomo.

 

 

Questo campo violetto e scuro, ci dice che la pietra è stata ottenuta a seguito della sua completa decozione, il giusto Vestimento, dei soli colori Citrino e rosso, che lei chiedeva a San Pietro, che era anche vestito allo stesso modo; e la sua completa e perfetta digestione (rappresentata dall'intero colore Citrino) ha fatto che lasciasse il suo abito, il suo vecchio vestito di colore arancio.  Il colore vermiglio del Leone volante, come il puro e chiaro scarlatto in grano, che è del vero Granadored, dimostra che ora è stato compiuto in tutta esattezza ed eguaglianza. E lei che è un Leone adesso, divora ogni pura natura metallica, cambiandone la reale sostanza, in vero e puro oro, più fine di quello delle migliori miniere.

Ora lei può portare il suo uomo fuori da questa valle di miserie, che è come dire, dalla scomodità della povertà e dell'infermità, e con le sue ali gloriosamente lo solleva, fuori dalle acque morte e stagnanti dell'Egitto, (che sono i pensieri comuni degli uomini mortali) facendogli odiare questa vita e la ricchezza, e causandogli notte e giorno di meditare su Dio, ed i suoi Santi, per abbracciare i Cieli Imperiali, e bere dalle dolci sorgenti delle Fontane della speranza sempiterna.

Sia data in eterno lode a Dio, che ci ha dato la grazia di vedere la maggior parte delle cose giuste e tutto il perfetto colore purpureo; questo piacente colore del papavero selvatico della Roccia, questo colore brillante e fiammeggiante, che è incapace di Fluttuazioni e di cambiamenti, sul quale né lo stesso cielo, né il suo Zodiaco, possono avere dominazioni né poteri, i cui raggi sono di uno splendore brillante, che abbaglia gli occhi, e sembra come  comunichino all'uomo qualche cosa di supercelestiale, facendolo (quando egli li osserva e li conosce) rimanere esterrefatto, tremante, ed impaurito allo stesso tempo.

Oh Signore, donaci la grazia di usarlo bene, al servizio della Fede, a profitto della nostra Anima, e ad accrescimento della gloria di questo nobile Reame. Amen.

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