A.M. 2554 - 1450 a.C. E dopo esser venuti in possesso del, paese di Canaan, gli Israeliti parteciparono alla Muratoria non meno degli antichi abitanti ma la migliorarono molto per speciale guida del Cielo. Essi fortificarono e perfezionarono le loro case di città e i palazzi dei loro capi e poco lavorarono nella sacra Architettura mentre eressero per breve tempo il Tabernacolo. Trai le più raffinate costruzioni sacre dei Cananei si trova il Tempio di Dagon (23) in Gaza dei Filistei, veramente magnifico e capace di ricevere, sotto il suo tetto 5000 persone. Esso era artisticamente sostenuto da due ordini di colonne e fu una autentica rivelazione: per cui va riconosciuta la eccezionale maestria di quel popolo nell'Arte Muratoria. Ma il Tempio di Dagon e le più raffinate costruzioni di Tiro e di Sidone non possono essere paragonate al Tempio al Dio Eterno a Gerusalemme iniziato e finito, stupefacendo tutto il mondo, nel breve tempo di sette anni e sei mesi dal saggissimo Re di Israele, il principe della pace e dell'Architettura, Salomone (figlio di David al quale era stato negato quell'onore essendo stato uomo di sangue (24) sotto la divina direzione). Né si verificarono disordini fra gli operai intorno ad esso nonostante ve ne fossero occupati non meno di 3600 Principi o Maestri Muratori (25) che condussero il lavoro secondo le direttive di Salomone; inoltre nelle montagne lavoravano 80.000 tagliatori di pietra o Compagni d'Arte e 70.000 lavoratori: in tutto 153.600. Inoltre la Tribù di Levi, sotto Adoniram, lavorava nelle montagne del Libano in turni con i Sidoniani: altri 30.000 lavoratori. In totale 183.600; Per questo grande numero di abili Muratori, Salomone fu molto grato ad Hiram o Huram, Re di Tiro, che mandò i suoi Muratori e Carpentieri a Gerusalemme e abeti e cedri del Libano a Ioppe, il più prossimo porto di mare. Ma cosa più importante di tutto, egli inviò il suo omonimo Hiram o Huram, il più perfetto Muratore della Terra. E la sua prodigiosa esperienza aumentò i suoi grandi meriti. La vasta preparazione di David, di suo figlio Salomone, di tutti gli Israeliti e dei nobili dei regni circostanti, contribuirono largamente a fornire oro, argento e gioielli che ammontarono a una quantità veramente incredibile. Noi veniamo a conoscere che nessuna cosa fu in Canaan così grande come il muro che lo circondava, essendo di 7700 piedi di circonferenza, Nessuna santa costruzione era più adatta di essa, più esattamente proporzionata e bella di dimensioni, dal magnifico portico ad Oriente al glorioso e venerabile Sanctum Sanctorum ad Occidente con i suoi più graziosi e confortevoli appartamenti per i Re, i Principi, i Sacerdoti, i Leviti Israeliti ed anche Gentili, essendovi una casa di preghiera per ogni nazione. Il Tempio vero e proprio era capace di accogliere, fra tutte le sue corti e i suoi appartamenti non meno di 300.000 persone, secondo un modesto calcolo assegnando a ciascuna persona un cubito quadrato. E se consideriamo le 1453 colonne di marmo pario con pilastri su due ordini, aventi ambedue magnifici capitelli di ordini diversi e circa 2246 finestre, collocate alte dal pavimento con straordinarie decorazioni intorno ad esse (e potrebbe esser detto molto di più) possiamo concludere che il suo aspetto va oltre la nostra immaginazione e che fu giustamente stimato tra i più fini pezzi di Muratoria sulla Terra e la maggiore meraviglia del mondo. Esso fu dedicato e consacrato nel più solenne modo da re Salomone (26). Ma tralasciando quanto non ci è stato o ci e potuto essere comunicato per iscritto, possiamo sicuramente affermare che comunque siano stati ambiziosi i Pagani nel coltivare l'Arte Reale, essa non fu mai perfetta fino a quando Dio non accodiscese ad istruire il suo popolo ad innalzare lei già menzionata Tenda e a costruire questa magnifica casa adatta allo splendore della Gloria di lui e dove egli risiedette fra i Cherubini nel Propiziatorio. Da qui egli dava loro frequenti oracoli. Questo suntuosissimo, magnifico, leggiadro e nobile edificio attrasse presto l'attenzione degli artisti di tutte le nazioni che passarono molto tempo a Gerusalemme ammirando i suoi pregi e ciò fu consentito anche ai Gentili. Da ciò essi subito rilevarono che, nonostante l'unione di tutte le capacità del mondo, si era fatto molto meno di quanto avessero fatto gli Israeliti, sia in saggezza, sia in abilità, sia in architettura, quando il saggio Re Salomone era stato Gran Maestro della Loggia di Gerusalemme, il sapiente Re Hiram Gran Maestro della Loggia di Tiro e l'ispirato Hiram Abif Maestro del Lavoro e la Muratoria era sotto la immediata cura e direzione del Cielo. Quando i nobili e i saggi ritennero loro onore essere assistiti dalle capacità dei Maestri e dei Compagni e quando il Tempio del vero Dio era divenuto la meraviglia dei viaggiatori, in base ad esso, come al più perfetto modello, essi al loro ritorno, modificarono l'Architettura dei loro paesi. Cosicché dopo la erezione del Tempio di Salomone la Muratoria fu perfezionata in ogni nazione circostante per opera dei molti artisti impegnati in essa sotto Hiram Abif. E dopo che esso fu finito, tali artisti si portarono in Siria, in Mesopotamia, in Assiria, in Caldea, in Babilonia, nella Media, in Persia, in Arabia, in Asia Minore, in Grecia ed in altre parti d'Europa dove insegnarono questa Arte liberale ai figli nati liberi di eminenti persone. Con tale abilità furono costruiti molti gloriosi edifici di Re, di Principi e di potentati e in seguito a ciò, ciascuno di essi divenne, il Gran Maestro del proprio territorio e si emularono in eccellenza in questa Arte Reale. Anche per quanto riguarda l'India, con la quale furono stabiliti i contatti, possiamo concludere la stessa cosa. Ma non tutte le nazioni poterono rivaleggiare con gli Israeliti: costoro eccelsero in modo considerevole nella Libera Muratoria e il loro Tempio rimase costantemente come un modello.
A.M. 3416 - 588 a.C.
A.M. 3468 - 536 a.C. A.M. 3489 - 515 a.C. Il Gran Monarca Nabucodonosor (27), nonostante la sua evidente superiorità, non poté mai portare la sua Muratoria alla forza ed alla magnificenza del Tempio-Lavoro che nella sua bellicosa rabbia egli aveva distrutto, dopo che esso era rimasto in tutto il suo splendore 416 anni dal giorno della consacrazione (28). Terminate le guerre fu ovunque proclamata la pace, ed egli si dedicò all'Architettura e divenne Gran Maestro Muratore; e avendo tratto prigionieri gli ingegnosi artisti di Giudea e di altre terre conquistate, costruì, in verità, il più grande lavoro sulla Terra, le mura, la città, i palazzi, i giardini pensili, il ponte ed il Tempio di Babilonia, la terza delle sette meraviglie del mondo. Tuttavia ciò era assai inferiore, nella sublime perfezione muratoria, al santo, bello, amabile Tempio di Dio. Ma come gli Ebrei prigionieri fecero un lavoro eccezionale a Nabucodonosor nella gloriosa costruzione, così essi posero le loro capacità al servizio della Muratoria, e continuarono, con molta abilità, la ricostruzione del santo Tempio e della città di Salem sulle vecchie fondamenta secondo quanto fu stabilito con editto o decreto del grande Ciro, secondo la parola di Dio, il quale aveva predetto la sua esaltazione e il suo decreto. E Ciro, avendo designato Zorobabele (29), figlio di Salatiel (della stirpe di David, di Nathan, fratello di Salomone la cui reale famiglia era estinta) capo o principe dei prigionieri e signore degli Ebrei, costoro tornati a Gerusalemme cominciarono la fondazione del secondo Tempio e l'avrebbero condotto a termine se Ciro fosse vissuto. Ma alla fine essi giunsero alla copertura (30) nel 6 anno di Dario, monarca persiano: poi esso fu consacrato con gioia e molti olocausti da Zorobabele, principe e generale Muratore degli Ebrei circa venti anni dopo il decreto del grande Ciro. Questo Tempio di Zorobabele si allontanò considerevolmente dal Tempio di Salomone perché non era così riccamente adornato con oro, con diamanti e pietre preziose e non contenne lo Shechinah e le sante reliquie di Mosè ecc... tuttavia, essendo stato esattamente costruito sopra le fondamenta di quello di Salomone e secondo il suo stesso modello esso fu il più regolare, il più simmetrico e più glorioso edificio del mondo come persino i nemici degli Ebrei hanno spesso testimoniato e riconosciuto. Alla fine l'Arte Reale fu portata in Grecia i cui abitanti non ci hanno lasciata , nessuna nessuna traccia di tali progressi in Muratoria anteriori al Tempio di Salomone, perché le loro più antiche costruzioni, come la cittadella di Atene con il Partenone, o come il Tempio di Minerva o il Tempio di Teseo o di Giove Olimpo ecc. o anche i loro portici e i loro fori, i loro teatri e ginnasi, le loro sale pubbliche, i loro precisi ponti, regolari fortificazioni, le navi da guerra e i palazzi augusti furono tutti eretti dopo il Tempio di Salomone e molti di essi dopo il Tempio di Zorobabele. Sappiamo che i Greci giunsero ad una considerevole conoscenza della Geometria prima del grande Talete di Milo, il filosofo che morì durante il regno di Baldassare (31) al tempo della schiavitù ebraica. Ma il suo discepolo, il grande Pitagora rivelò l'autore delle 47 proposizioni di Euclide, primo Libro che, se opportunamente studiato, appare come il fondamento di tutta la Muratoria sia sacra, sia civile, sia militare.
A.M. 3652 - 352 a.C. I popoli dell'Asia Minore, in questo periodo diedero molto incoraggiamento alla Muratoria per erigere tutte le sontuose costruzioni, una delle quali non deve essere dimenticata essendo di solito stimata come la quarta delle sette meraviglie del Mondo cioè il Mausoleo o Tomba di Mausolo, re di Caria; fra la Licia e la Jonia nell'Alicarnasso, in quella parte del Monte Taurus che sta fra questo regno e quello di Artemisia, sua infelice vedova, la quale, come affettuosa testimonianza del suo amore per lui, lo costruì con i più preziosi marmi con una circonferenza di 411 piedi, 25 cubiti di altezza e circondato da 26 colonne e dalle più famose sculture e aperto da tutte le parti da archi di 73 piedi, eseguito dai quattro principali Maestri Muratori di quel tempo; la parte orientale da Scopa, quella occidentale da Leocare, la settentrionale da Briasside e quella meridionale da Timoteo.
23 - Giu. 16, 23. 24 - 1 Re 5, 17. 25 - 1 Re 5, 27-30. 26 - 1 Re 8. 27 - 2 Re 25, 1 - 2 Cro. 36, 6. 28 - 2 Re 25, 8-9. 29 - Esd. 3, 2: 5, 2. 30 - Esd. 6, 15. 31 - Dan. 7, 1; 8, 1. |