Rebold, comunque, dà un'altra forma alla Leggenda e fa nascere la Massoneria Stuart in un periodo molto precedente. Nella sua Storia delle tre Grandi Logge dice che durante i contrasti che dilaniarono la Gran Bretagna intorno alla metà del diciassettesimo secolo e dopo la decapitazione di Carlo I nel 1649, i Massoni inglesi e in particolar modo quelli Scozzesi lavorarono in segreto per restaurare la Monarchia che era stata detronizzata da Cromwell. Per raggiungere questo scopo, crearono due gradi più alti per dare così alla Massoneria un carattere interamente politico. I contrasti di cui il Paese era preda avevano già prodotto una separazione fra Massoni Operativi e quelli Accettati - vale a dire dei costruttori di professione - ed i membri onorari che non erano Muratori. Questi ultimi erano uomini di prestigio e di alta posizione, e fu per Ia loro influenza che Carlo II, essendo stato ricevuto come Massone durante l'esilio, fu messo in grado di riprendere il trono nel 1660. Questo principe riconoscente diede alla Massoneria il titolo di «Royal Art» perché fu principalmente la Massoneria che contribuì alla restaurazione della monarchia (1). Ragon, nella sua «Ortodoxie Maçonnique» (2), è ancora più esplicito e presenta alcuni particolari nuovi, Dice che Ashmole e altri Fratelli Rosacroce, vedendo che la Massoneria Speculativa superava in numero quella Operativa, abbandonò la semplice iniziazione di quest'ultima e stabilì dei nuovi gradi basati sui Misteri d'Egitto e Grecia. Il grado di Compagno fu creato nel 1648 e quello di Maestro poco tempo dopo. Ma la decapitazione di Carlo I e la parte presa da Ashmole in favore degli Stuart produssero grandi modifiche a questo terzo e ultimo grado, che ha preso un carattere Biblico. Nello stesso periodo nascevano i gradi di Secret Master, Perfect Master ed Irish Master di cui Carlo I fu l'eroe sotto il nome di Hiram. Tuttavia questi gradi, egli dice, non furono allora praticati apertamente, sebbene divenissero poi l'ornamento dello Scozzesismo. Ma i membri non operativi o «Accettati» dell'organizzazione dettero segretamente, specialmente in Scozia, una tendenza politica all'Istituzione. I capi o protettori dell'Arte in Scozia, lavoravano nell'ombra per restaurare il trono. Si servivano dell'isolamento delle Logge Massoniche come luoghi d'incontro e per concertare i loro piani al sicuro. Per vendicare l'esecuzione di Carlo I, i suoi partigiani crearono un grado Templare, col quale la morte violenta di Giacomo de Molay richiamava alla vendetta. Ashmole, che condivideva quei sentimenti politici, modificò quindi il grado di Maestro e il contenuto dottrinario Egizio del quale era composto e lo conformò ai due precedenti gradi adottando un'allegoria Biblica incompleta e inconsistente, in modo che le iniziali delle parole sacre di questi tre gradi componessero quelle del nome e titolo del Gran Maestro dei Templari. Northouck (3), che dovrebbe essere meglio conosciuto, dà credito a queste soperchierie della storia affermando che Carlo II fu fatto Massone durante l'esilio, sebbene prudentemente egli ometta di dirci quando, dove e come o da chi egli venisse iniziato; ma cerca, con una disinvoltura che può solo far sorridere, di provare che Carlo II prese un grande interesse alla Muratoria e all'architettura citando il preambolo dello statuto della Società Reale, un'associazione il cui oggetto era solamente di coltivare le Scienze filosofiche c matematiche, specialmente l'astrologia e la chimica e i cui membri non ebbero alcun interesse all'arte muratoria. Il Dr. Oliver, il cui sfortunato errore fu di accettare senza un attento esame tutte le asserzioni dei precedenti scrittori, per quanto assurde esse potessero essere, ripete sostanzialmente queste storie apocrife circa la Massoneria Stuart. Egli dice che, verso la fine del diciassettesimo secolo, i seguaci di Giacomo II che accompagnarono lo sfortunato monarca in esilio, portarono la Massoneria in Francia e gettarono le fondamenta di quel sistema di innovazioni che in seguito gettò nella confusione l'Ordine, creando un nuovo grado che chiamarono di Cavaliere Massone Scozzese, lavorando ai dettagli nella Loggia a St. Germain Quindi, egli aggiunge, furono inventati altri gradi nelle Logge del Continente, che divennero il luogo d'incontro dei partigiani di Giacomo e per mezzo loro comunicarono coi loro amici d'Inghilterra (4). Ma poiché gli alti gradi non furono creati se non quando un terzo del secolo diciottesimo era già trascorso, e poiché Giacomo morì nel 1701, siamo colpiti dalla confusione che risulta in queste asserzioni, sia per le date che per le persone. È molto penoso e imbarazzante, per chi sia veramente alla ricerca della verità, incontrarsi con tali grotteschi della storia, in cui gli assunti più sfacciati e più volgari sono offerti al posto dei fatti, le più assurde favole sono presentate come racconto di avvenimenti reali, non è rispettata la cronologia, sono con disinvoltura perpetrati anacronismi, gli eventi del XVIII secolo sono trasportati al diaciassettesimo, il terzo grado è detto esser stato modificato nel suo rituale durante il Commonwealth quando sappiamo che non esisteva il terzo grado fino a dopo il 1717, e ci è detto che gli alti gradi furono creati nello stesso periodo sebbene sia storicamente accertato che il primo di essi non fu creato fino al 1728 circa. Tali scrittori, che veramente hanno potuto credere ciò che hanno scritto, devono aver adottato l'assioma del credulo Tertulliano che dice «Credo quia impossibile est: Credo perché è impossibile». Sarebbe meglio ricordare il detto di Polibio, che se eliminiamo la verità dalla storia non rimarrà che un racconto futile. Dobbiamo perciò rifiutare la teoria che ci sia stata connessione fra la famiglia Stuart e la Massoneria durante la vita di Giacomo II, per la semplice ragione che in quel periodo non ci fu nessun sistema di Massoneria Speculativa esistente, che avesse potuto essere snaturato dai partigiani di quella famiglia in strumento politico per la loro ripresa. Se ci fu davvero alcuna relazione, la si deve attribuire ad un periodo successivo.
1. Histoire de Trois Grandes Loges, p. 32. 2. Ortodoxie Maçonnique, p. 29. 3. Constitutions, p. 141. 4. Historical Landmarks. II, p. 28. |