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Nei primi tarocchi i trionfi seguivano un ordinamento ispirato alla considerazione morale in cui ogni soggetto veniva tenuto, e da una sua lettura in chiave filosofica: per fare un esempio, le carte che raffigurano l'autorità umana l'Imperatore o il Papa, avrebbero avuto più valore (quindi nel corso del gioco avrebbero catturato) attività più futili quali quella espressa dal Bagatto, ma sarebbero state catturate a loro volta da soggetti di maggiore caratura, per esempio dalle tre virtù (la Giustizia, la Forza, la Temperanza). E la Morte poi avrebbe catturato tutte le carte correlate alla vita mortale dell'uomo, ma sarebbe stata surclassata da soggetti trascendentali quali le Stelle, la Luna, il Sole, e così via. Per tale ragione dovremmo ritenere che fra le varianti dell'ordinamento dei trionfi, nessuna fosse casuale; al contrario, la diversità andrebbe letta come un riflesso dei diversi patrimoni culturali locali. La tabella che segue confronta l'ordinamento dei trionfi della maggior parte degli stili esistenti di tarocco, seguendo la classificazione in tre principali gruppi archetipici che lo studioso Michael Dummett ha indicato. I criteri in base ai quali ogni tarocco viene attribuito a uno o all'altro dei gruppi è basato sulle affinità nell'ordinamento dei trionfi, somiglianza grafica dei soggetti, e sull'eventuale uso di soggetti inconsueti che rimpiazzino quelli classici. I rapporti di scambio commerciali e culturali che si ebbero nel corso del tempo fra aree vicine danno ragione della distribuzione geografica dei vari stili, e della somiglianza fra quelli che appartengono allo stesso gruppo.
Nella classificazione che segue, si fa riferimento ai tre archetipi come I, II e III tipo o, rispettivamente, come occidentale, orientale e meridionale (secondo il criterio di Tom Tadfor Little); quest'ultimo si correla meglio alla mappa di riferimento mostrata qui sotto. Si noti che il I tipo corrisponde a quello C di Dummett, mentre il III corrisponde a quello A.
Gli antichi tarocchi milanesi, quali quelli dipinti per la famiglia Visconti, vengono considerati i progenitori del tipo occidentale (Marsiglia, ecc.). Tuttavia, questi primitivi mazzi non compaiono nella tabella seguente, il cui unico scopo è di seguire le tendenze stilistiche dei tarocchi che originarono dalle tre principali varietà. Inoltre, nella gran parte dei tarocchi antichi ancora esistenti, qualcuno dei trionfi è andato perduto: ciò rende molto difficile ricostruire l'esatta sequenza dei soggetti. Anche le Minchiate non sono incluse nella tabella, sebbene rivelino affinità col III tipo (meridionale).
I tipo - stili occidentali (Dummett: C) | II tipo - stili orientali (Dummett: B) | III tipo - stili meridionali (Dummett: A) |
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LEGENDA DELLA TABELLA DEI TRIONFI
testo in color rosso : i nomi non sono menzionati sulle carte testo in verde scuro : soggetti che divergono da quelli "classici" (marsigliesi)
Marsiglia Lombardia [1] Piemonte [2] | Parigi [3] (Jacq.Viéville) XVII sec. | Bruxelles [4] (F.I.Van d.Borre) XVIII sec. | Besançon Svizzera XVIII-XIX sec. | Ferrara Venezia XV-XVI sec. | Bologna [5] | Sicilia [6] | Il Bagatto La Papessa L'Imperatrice L'Imperatore Il Papa Gli Amanti Il Carro La Giustizia L'Eremita La Ruota F. La Forza L'Appeso La Morte Temperanza Il Diavolo La Torre La Stella La Luna Il Sole Il Giudizio Il Mondo Il Matto | Il Bagatto La Papessa L'Imperatrice L'Imperatore Il Papa Gli Amanti La Giustizia Il Carro La Forza La Ruota F. Il Vecchio L'Appeso La Morte Temperanza Il Diavolo Il Fulmine La Stella La Luna Il Sole Il Giudizio Il Mondo Il Matto | Il Bagatto Capitan Fra. L'Imperatrice L'Imperatore Bacco Gli Amanti Il Carro La Giustizia L'Eremita La Ruota F. La Forza L'Appeso La Morte Temperanza Il Diavolo Il Fulmine La Stella La Luna Il Sole Il Giudizio Il Mondo Il Matto | Il Bagatto Giunone L'Imperatrice L'Imperatore Giove Gli Amanti Il Carro La Giustizia L'Eremita La Ruota F. La Forza L'Appeso La Morte Temperanza Il Diavolo La Torre La Stella La Luna Il Sole Il Giudizio Il Mondo Il Matto | Il Bagatto L'Imperatrice L'Imperatore La Papessa Il Papa Temperanza L'Amore Il Carro La Forza La Ruota F. Il Vecchio Il Traditore La Morte Il Diavolo Il Fuoco La Stella La Luna Il Sole L'Angelo La Giustizia Il Mondo Il Matto | Bagatto
Quattro Mori di uguale valore
Amore Il Carro La Temperanza La Giustizia La Forza La Fortuna Il Vecchio/Eremita Il Traditore La Morte Il Diavolo Il Fulmine (Torre) La Stella Luna Sole Mondo Angelo (Giudizio) Matto | Miseria Il Bagatto L'Imperatrice L'Imperatore La Costanza Temperanza La Forza La Giustizia L'Amore Il Carro La Ruota F. L'Appeso L'Eremita La Morte La Nave La Torre La Stella La Luna Il Sole Atlante Giove Il Fuggitivo |
NOTE In molte edizioni lombarde del XIX secolo il trionfo no.XIII, la Morte, è lasciato senza nome, ma nell'edizione di Dotti è denominato Uguaglianza. Ovviamente ciò non rappresenta un vero cambio di soggetto.
I trionfi piemontesi hanno numeri arabi, compreso il Matto, che riporta lo 0.
I nomi della maggior parte dei trionfi vengono menzionati in un testo che appare su due carte dei semi.
I trionfi hanno numeri romani, compreso il Matto, che riporta il XXII.
I quattro Mori rimpiazzarono i quattro soggetti classici nel XVIII secolo; più tardi, ad alcuni trionfi fu dato un numero arabo, cominciando dal numero 5 - l'Amore (nonostante sia la sesta carta del mazzo) fino al numero 16 - la Stella. Gli altri soggetti sono privi di numero. La carta n.11 veniva chiamata il Vecchio, ma è ora detta l'Eremita. La carta n.12 è ancora chiamata il Traditore, a dispetto dell'uomo appeso ivi raffigurato. La carta n.15 veniva chiamala la Saetta, ma ora viene detta la Torre. Tutti i trionfi siciliani hanno numeri arabi, ad eccezione del primo e dell'ultimo della serie, Miseria e il Fuggitivo: quindi il Bagatto ha il numero 1.
Confrontando le colonne di dati, si vedrà che ad eccezione della carta il Matto (o il suo equivalente), nessun trionfo sembra corrispondere per soggetto e posizione in tutti quanti gli stili. Nella maggior parte dei casi il soggetto resta lo stesso ma ha un valore diverso; oppure, in un numero di casi più limitato, viene rimpiazzato da uno insolito, che ne mantiene però la posizione. Tuttavia, nel leggere le colonne bisogna fare bene attenzione agli stili di III tipo (meridionali), nei quali alcune posizioni appaiono slittate per via della particolare struttura della serie: il tarocco bolognese ha quattro Mori di ugual valore, che rimpiazzarono Papa, Papessa, Imperatore e Imperatrice; nonostante i numeri siano apparsi solo nei mazzi moderni, il primo soggetto ad averne dopo i Mori è l'Amore, segnato come 5 sebbene la carta sia in effetti la 6ª! Quindi, visti in colonna, tutti i trionfi successivi ai Mori sembrano perdere una posizione, mentre in realtà molti di essi rimangono ordinati nella stessa sequenza in cui si trovano nello stile di Marsiglia. Tale considerazione può essere fatta anche per il tarocco siciliano, nel quale la serie si apre con un soggetto insolito (Miseria), privo di numero, che produce lo slittamento delle carte successive: anche in questo caso il Bagatto ha il numero 1, sebbene sia la seconda carta. Se trascurassimo questo slittamento, il Bagatto sarebbe il primo trionfo nei tarocchi di tutti gli stili. In modo analogo, la Morte ha sempre il numero 13. Anche la Stella, la Luna e il Sole mantengono i loro rapporti gerarchici, sebbene nel II tipo la Giustizia prevalga su queste tre carte. Altri soggetti, invece, occupano posizioni diverse, più alte o più basse, a seconda dello stile del tarocco. Il perché di tale distribuzione a volte è comprensibile: per esempio, nel III tipo tutte le virtù vengono raggruppate assieme, mentre nello stile di Marsiglia ciascuna di esse è distanziata dall'altra di due posizioni. La differenza di valore che uno stesso soggetto può avere nei diversi stili in genere non supera le tre o quattro posizioni. Solo la Giustizia nel II tipo occupa un livello estremamente alto, quasi anomalo.
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