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Preparazione della shulchan operativa [7] . Per prima cosa è utile, se non indispensabile, redigere una griglia con il valore delle lettere dell’alfabeto ebraico, cosa del resto non difficile giacché le lettere ebraiche sono utilizzate anche come valori numerali.

In verità quanto è, in questi appunti, numero dovrebbe essere lettera, ed è soltanto per una comodità occidentale che utilizziamo le cifre in luogo dei segni dell'alfabeto ebraico.

 

a

=

1

 

y

=

10

 

q

=

100

b

=

2

 

k

=

20

 

r

=

200

g

=

3

 

l

=

30

 

c

=

300

d

=

4

 

m

=

40

 

t

=

400

h

=

5

 

n

=

50

 

]*

=

500

w

=

6

 

s

=

60

 

\*

=

600

z

=

7

 

u

=

70

 

}*

=

900

j

=

8

 

p

=

80

 

[*

=

800

f

=

9

 

x

=

90

 

{*

=

900

* sono lettere finali

 

Per avere le migliaia si possono adoperare le lettere tracciate in carattere più grande, ma altri scrivono, invece, come appresso:

 

1000

900

800

900

600

500

a

ttq

tt

tc

tr

tq

 

Tutti gli altri numeri, dice il "De Occulta Philosophia" sono formati con le combinazioni di tali lettere. È da osservare che il numero 15 non è mai ottenuto accoppiando il 10 con il 5, bensì il 9 con il 6 e cioè wf. Ciò per rispetto al nome divino hy, che, come vedremo, è elemento della magia del quadrato.

Calcolo del numero dello lyupm (Operatore)

L’operatore (lyupm) deve, prima di ogni altra cosa, calcolare il valore del proprio nome e cognome. È questo un passaggio preparatorio obbligato, che consente ad un soggetto di personalizzare il quadrato, renderlo, per così dire, unico.

Il noto cabalista ebreo, Eléazar di Worms [8] , nella sua opera "Sepher Retziel", testo che ha fornito alla Cabala applicata e in generale alla tradizione ebraica prima, e al magismo medievale poi, il ricchissimo arsenale di amuleti, talismani, formule propiziatorie, formule curative, scriveva: "I pitagorici, con Aristotele, affermavano che gli elementi delle lettere racchiudono certi numeri divini che permettono, se estratti dai nomi, di giudicare delle cose nascoste e future. Tale specie di divinazione è perciò chiamata da loro Aritmanzia, nella nostra sacra tradizione è conosciuta come Ghematriah, Temurah, Tziruph…".

A titolo di esempio, ipotizziamo che, una volta traslitterato, il cognome e il nome dello lyupm (operatore) abbia un valore di 2.947.

 

Calcolo della rswj (mancanza) e della hcxm (opera)

Trovato il numero dello lyupm (operatore), questo va diviso per la costante magica del quadrato che si intende usare [9] , poiché nella nostra ipotesi, utilizziamo la tavola di Marte (quadrato di cinque per lato), questa costante magica è 65 (che è poi il valore del nome divino Adonaï ynda).

 

16

10

1

12

26

9

21

19

13

3

15

11

14

25

5

6

23

24

7

20

17

22

2

4

Per cui avremo 2947: 65 = 45 hcxm (opera) con resto 22 rswj (mancanza), loro saranno i \ypwrfwpa (servitori, curatori) che presteranno aiuto allo lyupm (operatore)  per approntare la shulchan, e questa la disposizione dei valori nelle case del quadrato.

 

I numeri delle case del quadrato sono ripartiti secondo una disposizione speciale. Il testo "La guida dei ciechi per il libro dei Salmi", riferendo a proposito della shulchan aruk (tavola apparecchiata) iniziale, riferisce che: " Quelli che hanno accesso alla conoscenza l’hanno così apparecchiata". La verità è che la costruzione di un quadrato magico di ordine dispari (come anche quello di ordine pari) segue delle regole precise, dettate dalle necessità di costruzione nonché operative. Non è questo il luogo per disquisire delle varie metodologie di costruzione di un quadrato, ci è sufficiente sapere che il quadrato utilizzato è a costruzione discendente destra, con tutte le implicanze che il lato destro ha nella Qabalah.

Nella tavola vi sono 25 case numerate da 1 a 26, mancano i numeri 8 e 18 (la cui somma da appunto 26, valore dell’ultimo numero inserito nel quadrato)[10] , la casa centrale è lasciata vuota, perché riservata all’azione dell’operatore.

Le case 1, 3, 11 20, 24 [11], sono chiamate hdym h tyb (Beit hé Midah), case della misura. Per riempire queste caselle, si moltiplica il numero di ciascuna di loro per hcxm (opera) e successivamente vi si aggiunge la rswj (mancanza).

Nel nostro esempio:

  • Casa 1 : (45 x 1) + 22 = 67

  • Casa 3 : (45 x 3) + 22 = 157

  • ……………………………..

  • Casa 24 : (45 x 24) + 22 = 1102

Per le altre case del quadrato, chiamate tyb h ]wpxm (Beit hé Matzpun) case della conoscenza [12] , ci si accontenta di moltiplicare hcxm (l’opera) per il numero della casa, senza aggiungere la rswj (mancanza)

Nel nostro esempio:

  • Casa 2 x 45 = 90

  • Casa 4 x 45 = 180

  • Casa 23 x 45 = 1035

  • Così di seguito per tutte le altre case.

 

Nel nostro esempio avremo una griglia di questo genere.

720

450

67

540

1170

405

945

855

585

157

675

517

630

1125

225

270

1035

1102

315

922

765

990

90

180

 

La casa centrale è lasciata vuota in funzione della azione che l'operatore intende perseguire. Questa finalità è scritta su di un foglio e successivamente se ne estrae la virtù numerica complessiva, sommando il valore delle lettere che costituiscono la frase. Si riporta questo valore nella casa centrale vuota ed allora la griglia operativa è completa.  

 

La tavola, a questo punto, deve essere acclarata, si sommano, allora le case per colonne, per righe e per diagonali e le somme così ottenute devono essere sempre eguali al numero dell’operatore, non si tiene conto nel computo della casa centrale. Nel nostro esempio il valore del quadrato dovrà essere uguale a 2947. Esso è il quadrato di quell’operatore e di nessun altro, la sua shulchan aruk (tavola apparecchiata).

 

 

[7] Utilizzeremo per queste note, un quadrato di lato cinque, con costante magica 65. [Torna al testo]

 [8] É il maggior rappresentante della così detta scuola mistico matematica, che caratterizzerà con il suo spiccato indirizzo. Discepolo di Yehudà, Eléazar non si è mai preoccupato dei problemi metafisici; anzi, ignora anche, o finge di ignorare le speculazioni della scuola di Isacco il Cieco; nelle sue opere non pronuncia una sola volta la parola Aïn-Soph, né quella di Sephiroth nel senso che le è dato da Isacco il Cieco e dai suoi discepoli. Esso è stato, al contrario, il più fecondo promotore della Cabala Applicata, universalmente conside­rato il cabalista che ha determinato, con la sua influenza su Abulafia,  il percorso della Cabala Teorica verso quella Pratica. [Torna al testo]

[9] Per ciò che concerne le “virtù” dei quadrati, le “costanti magiche”, le “Intelligenze” e i “Nomi divini che li governano”, si rimanda il lettore al XXII capitolo del “De Occulta Philosophia” edizioni Mediterranee 1972. [Torna al testo]

[10] La mancanza di questi due numeri non è condizione sine qua non, intendo dire che se i numeri mancanti fossero, per esempio 19 e 7 (26) o 20 e 6 (26) il quadrato sarebbe in ogni caso “operativamente” perfetto, purché costruito in maniera tale che la somma di ogni riga, diagonale e verticale dia sempre la gimatreya di Adonaï (65). [Torna al testo]

[11] La somma di queste case da 59, che è il valore della parola ebraica hdym (Midah), misura, ecco perché queste case sono così chiamate. [Torna al testo]

[12] La somma di queste case da 266, che è appunto il valore della parola ebraica ]wpxm (Matzpun) coscienza, conoscenza, consapevolezza. [Torna al testo]

 

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