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FILOTEO GIORDANO BRUNO NOLANO AL LETTORE AMICO E ZELANTE.
É in alto posto di Diana in Chio il volto, che triste sembra a chi nel tempio entra, allegro a chi ne esce.
Anche la lettera di Pitagora, eseguita con bicorne linea, a chi mostra il truce aspetto del destro sentiero, offre un'ottima fine.
Dell'ombre, che dalle profonde tenebre emersero, alfin diventeran graditi, ora più aspri, e il volto e la lettera.
A Enrico Terzo Serenissimo Re dei Francesi e dei Polacchi, eccetera Filoteo Giordano Bruno Nolano. A sue spese. Chi ignora, o santissima Maestà, che i doni importanti sono riservati ai personaggi importanti, quelli più importanti ai più importanti, e quelli importantissimi ai massimi personaggi? Nessuno perciò dubiti perché quest'opera, degna di essere annoverata tra le più grandi sia per la nobiltà del soggetto che tratta, sia per la singolarità dell'invenzione su cui si fonda, sia per la serietà della dimostrazione con la quale è comunicata, sia stata dedicata a te, egregia meraviglia dei popoli, ragguardevolissimo per il valore dell'animo prestante, celeberrimo per l'altezza del sublime ingegno, e perciò illustrissimo, magnanimo e degnissimo del giusto ossequio di tutti i dotti. É proprio di te, poiché sembri eminentemente generoso, potente e saggio, accogliere quest'opera con animo cortese, proteggerla con grande favore ed esaminarla con maturità di giudizio. Sta Bene |
▪ Preambolo e Dedica ▪ A Merlino ▪ Preliminare Dialogo Apologetico ▪ ▪ Trenta Intenzioni ▪ Trenta Concetti ▪ Musica: "Vinum bono et soave" (Carmina Burana secolo XIII) |